Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Le infinite battaglie di Hastings

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(Riccardo M.)
Vediamo se indovinate cosa hanno avuto in comune i seguenti giocatori: Pillsbury, Capablanca, Rubinstein, Euwe, Maroczy, Alekhine, Vidmar, Tartakower, Marshall, Flohr, Alekhine, Fine, Reshevsky, Szabo, Gligoric, Smyslov, Keres, Botvinnik, Korchnoi, Tal, Uhlmann, Hort, Bronstejn, Larsen, Portisch, Andersson, Vaganjan e Sveshnikov.

Mi dispiace, avete impiegato troppo a leggere i nomi e avete “perso per il tempo”! Ma avete una possibilità per rifarvi: diteci i nomi dei giocatori qui sopra immortalati da un fotografo di altri tempi. Cinque minuti (un blitz) per rispondere correttamente. E’ ammesso un solo errore, e l’errore non potrà riguardare l’unico giocatore italiano del gruppo, che era … ?

Sì, facile la risposta al primo quesito: tutta quella bella gente all’inizio citata ha alzato la coppa del vincitore del torneo di Hastings, tra il 1895, anno della sua prima edizione (foto), e il 1985. Anni di gloria per la celebre località inglese (tuttavia alla prima edizione, quella del 1895, fece seguito la seconda soltanto nel 1919).

Già però verso la fine degli anni Settanta il torneo di Hastings aveva iniziato a non vedere più al via tutti i migliori giocatori del mondo, e un declino più accentuato è stato evidente nel presente secolo. La manifestazione non è stata più interrotta (a parte il periodo bellico 1940-44), Hastings è andata avanti anche dopo il 1985 e fino ai nostri giorni, ma sempre più in tono minore.

Nemmeno questa volta (28 dicembre 2016 – 5 gennaio 2017) assisteremo alle grandi battaglie fra quelli che sono oggi gli “over 2700”, perché qui non ce n’è nemmeno uno, e appena uno è “over 2600”: Sethuraman. Un po’ poco, anzi pochissimo, purtroppo. Anche questo è forse un simbolo del declino della civiltà occidentale e di quella anglosassone in particolare? Chissà? Alla storia l’ardua sentenza.

Per il momento non ci resta che ricordare le grandi battaglie di Hastings fra i campioni del passato e quella che nessun torneo di scacchi farà mai oscurare e che è stata tra le più celebri della storia europea: la battaglia di Hastings del 14 ottobre 1066 fra Guglielmo II di Normandia (poi detto “il Conquistatore”) e Aroldo II re d’Inghilterra. Vinse l’esercito normanno, dopo che negli anglosassoni subentrò lo scoramento a seguito del ferimento di Aroldo, colpito mortalmente ad un occhio da una freccia nemica.

L’esito della battaglia fu determinante per la storia dell’isola. La morte di Aroldo è illustrata nel prezioso “Arazzo di Bayeux”, conservato a Bayeux (Francia) nel Musée de la reine Mathilde.

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Particolare de “L’arazzo di Bayeux”, un ricamo ad ago, per certi versi piuttosto raccapricciante, nel quale sono rappresentati ben 626 personaggi

Chi vuol approfondire, può consultare vari testi e diversi siti, fra i quali Ars Bellica e Historie Medievali.

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La battaglia di Hastings, 14 ottobre 1066: i due schieramenti (da Ars Bellica)

Quanto ho detto del torneo di Hastings non esclude che ugualmente potremmo vedere  fra pochi giorni partite e combinazioni piacevoli (anche giocatori non di primissima fascia sono in grado di offrircele), che lo spirito di Hastings e la sua tradizione storica paiono in grado di esaltare. Eccone una dimostrazione.

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Hamann-Brinck Claussen, Hastings 1962-63

Ritenete che i due alfieri neri siano qui più forti dei due cavalli bianchi e che vadano oculatamente adoperati? Sì? Ebbene, il conduttore dei neri, un IM danese, non la pensa come voi (o come me). Pertanto egli gioca subito 16. … Axg2! (“adescamento” del re bianco); 17.Rxg2 Axc3 (“eliminazione” di un difensore) 18.bxc3 …. e per finire un “attacco doppio” 18. … Cd5! 0-1. L’alfiere in e3 è perduto e Hamann (IM danese anche lui) resta con un pezzo in meno.

Una miniatura, più che una battaglia.

2 thoughts on “Le infinite battaglie di Hastings

    1. Grazie! Giro i tuoi complimenti, Fabrizio, alla Direzione del Blog (io sono soltanto un modesto scribacchino). Auguri di buon anno da “UnoScacchista” e miei personali.

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