Uno Scacchista

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Waz-up (10)

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(UnoScacchista)
Dopo la seconda giornata di riposo, è ripreso il Tata Steel Chess 2017 con il nono turno. La terza “tappa” è molto breve: ci sono solo due turni, infatti, prima del terzo giorno di riposo, programmato per giovedì prossimo.

Il nono turno è stato caratterizzato da sei patte e una sola vittoria, quella, prevedibile, di Carlsen contro Van Wely. Questo risultato dovrebbe essere di buon auspicio per il norvegese, visto che ha vinto WaZ solo quando ha battuto Van Wely!

So ha “neutralizzato” il turno pericoloso con Aronian e guarda fiducioso vero i prossimi turni, tutti contro giocatori abbordabili. Poche emozioni anche nelle Wojtaszek-Karjakin e Giri-Rapport. Hanno comunque mantenuto alta l’attenzione le rimanenti tre partite.

Nepomniachtchi le ha provate tutte per venire a capo della resistenza di Harikrishna, ma ha dovuro accettare la divisione della posta alla 79a mossa. Peccato però per la grande occasione tattica sprecata alla 27a mossa.

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Nepomniachtchi-Harikrishna dopo 26. … Tf6

Il Nero ha appena giocato 26. … Tg6-f6. Dopo quasi 4 minuti di riflessione, Nepo gioca 27. Dh5, senza accorgersi di una bella combinazione: 27. Cf5! Txf5 (non ci sono alternative; a 27. … Dxf5 segue 28. Ah6+ e il Nero perde la Donna o prende matto; a 27. … De8 segue 28. Te2 e l’alfiere è perso) 28. Ah6+ Re8 29. Db8+ Ad8 30. Txd7 Rxd7 31. Dxb7+ e la Donna bianca farà rapidamente razzia di pedoni.

Ultima a concludersi la Wei Yi-Adhiban, con il cinese sempre in vantaggio, ma mai decisivo. Una precisa manovra nel finale di Torri e Cavalli ha permesso all’indiano di mantenersi nella parte nobile della classifica, a pari punti con Aronian a Karjakin.

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Baskaran Adhiban ancora stenta a crederci!

Ho lasciato per ultima la partita più complessa del turno, quella tra Andreikin e Eljanov. Il russo, dopo aver sperimentato 1.c3 contro Harikrishna al settimo turno, ha di nuovo giocato un’apertura poco frequente (1. d4 Cf6 2. Ag5 e6 3. Cd2 h6 4. Ah4 d5 5. e3 c5 6. c3) ma sulla falsariga delle varianti minori spesso tentate da Carlsen (senza grande successo, in effetti). Eljanov ha occupato con successo il centro e ottenuto una posizione decisamente promettente. Andreikin ha deciso di “buttarsi” e ha sacrificato ben due qualità per due pedoni minacciosi e avanzati. La cosa però non gli stava riuscendo un granché e nella posizione del diagramma la penetrazione sulla colonna h avrebbe dovuto decidere la partita a favore del nero.

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Andreikin-Eljanov dopo 35. g3

La continuazione 35. … Teh8 36. f4 Df7 avrebbe posto grossi problemi, difficilmente risolvibili nella scarsità di tempo d cui stava soffrendo Andreikin. Invece Eljanov ha giocato prima 35. … Td8  e dopo 36. De6 Tdh8 37. f4 Th1+ 38. Rg2 T1h2+ 39. Rf3 Tf2+ 40. Rxe3 Thh2 41. Ad1 la posizione raggiunta è assolutamente confusa, ma le possibilità di patta per entrambi sono molte, viste le posizioni esposte dei Re.

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Andreikin-Eljanov dopo 35. g3

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Dopo una lunga riflessione Eljanov ha provato a trovare qualcosa strada facendo con 41. … gxf4+ 42. Cxf4 Db6+ 43. Re4 Db1+ 44. Rd5 Dxd1+ 45. Rc5, trovandosi però obbligato a giocare l’unica continuazione per pattare: 45. … Txf4! 46. De7+ Rg6 47. De8+ Rg7 e dopo poche mosse i due si sono accordati per la patta. Eljanov rimane  pienamente in corsa, a solo mezzo punto da So assieme a Carlsen e Wei Yi, ma ha già molte occasioni sprecate su cui recriminare.

Domani il torneo di sposta ad Haarlem, al De Philharmonie. Vediamo se Eljanov e Wei Yi troveranno la giusta ispirazione per continuare la rincorsa a So.

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Tutto pronto al De Philarmonie (foto da Tata Steel Chess)

Il decimo turno ha detto chiaramente che Wesley So non ha nessuna intenzione di rallentare la sua marcia verso la vittoria nel torneo (e magari, complici alcune notizie da Gibilterra, verso il numero due in classifica Elo). La sua vittoria con Wojtaszek è stata così naturale da impressionare anche chi aveva pensato che, in fin dei conti, il ragazzo era stato anche un po’ fortunato fino ad ora. No, Wesley gioca bene, non fa errori e, quando gli si presenta l’occasione, colpisce.

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I giocatori ad Haarlem (foto chess-news.ru) Adhiban è in giacchetta e Karjakin ben infagottato: mi aspettavo il contrario!

Insomma quello che non sta riuscendo bene a Carlsen: dopo aver vinto ieri con Van Wely, tutti si aspettavano la doppietta con Harikrishna, anche perchè il torneo volge alla fine e, non avendo più lo scontro diretto con So a disposizione, non è che gli sono rimaste tante possibilità di recupero. Invece il norvegese ha giocato di nuovo “imballato”, usando anche molto tempo di riflessione (brutto segno per lui), cercando di cavar fuori qualcosa da una posizione arida. Almeno stavolta non ha fatto harakiri come con Rapport (anche se un pedone in d2 l’ha spedito comunque…)

La partita tra gli altri inseguitori, Eljanov e Wei Yi, è stata tesa e interessante, con il cinese col pallino in mano per buona parte: poi la posizione si è semplificata e si è conclusa con la patta alla 55a mossa.

Detto rapidamente della insipida patta tra Van Wely e Giri, che sono andati avanti anche oltre il necessario, veniamo alle partite interessanti di oggi.

Prima fra tutte la bellissima partita di Aronian, che, fortunatamente per lui e per noi (ma sfortunatamente per Rapport), sembra essersi sbloccato. La sequenza di attacco giocata oggi, tutta basata sullo sfondamento pedonale, è da incorniciare.

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Aronian-Rapport dopo 14. … Ac5

Lo sguarnito lato di Re del Nero invita all’attacco, che Aronian sviluppa con naturalezza e brillantezza: 15. Cg5 f5 16. Axb7 Dxb7 17. Ac3 Af8 adesso comincia l’azione della fanteria: 18. e4! h6 19. exf5! (cosa volete che sia un Cavallo di fronte allo sfondamento delle difese del Re avversario?) 19. … hxg5 20. f6! (g7 è sotto attacco e chiaramente non si piò prendere in f6 a causa della penetrazione della Donna in g6) 20. … c5.

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Con 20. … c5 Rapport connette la Donna con il lato di Re, ma i pezzi in b8 e a8 continuano a non fare nulla

Aronian ha un pezzo in meno, sulla carta, ma in pratica attacca con tutti i pezzi. Basta aprire altre linee sul Re, quindi 21. f4! g4 22. f5! gxf6 23. fxe6 (missione compiuta per i pedoni e ed f) 23. …  Dh7 (per evitare l’ingresso della Donna bianca in g6) 24. Dg2 (guadagnando un tempo che si rivelerà decisivo e mettendo sotto osservazione la casa b7) 24. … Ca6 25. Td7 Dh5.

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A questo punto il matto è già inevitabile e la partita è durata ancora poco

26. Txf6 Tad8 27. Txf8+ Rxf8 28. Df1+ 1-0 Un massacro moderno.

Adhiban e Nepomniachtchi hanno giocato una partita selvaggia, con un sacrificio di pezzo chiaramente preparato da Adhiban contro la Najdorf. La partita è rimsta sul filo di una precaria parità fino alla 22a mossa, quando il russo ha deciso di restituire una qualità per sciogliersi. Il tentativo non ha funzionato è Adhiban ha potuto godere di un attacco molto pericoloso senza nemmeno essere in inferiorità materiale. La posizione esposta del Re Nero ha sempre dato l’impressione che il bianco sarebbe alla fine riuscito a dare matto o a guadagnare materiale decisivo, ma così non è stato e in una posizione molto complessa (dove forse solo i computer possono orientarsi), Adhiban ha deciso di non tentare la fortuna e di organizzare una patta con scacco perpetuo.

Ultima partita quella tra il Campione del Mondo Blitz e il Campione Europeo Blitz: i due “kin” del torneo.

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Dalla pagina Facebook e dall’account Twitter di UnoScacchista
(testo U.Delprato, elaborazione grafica G.Delprato)
Il gioco di parole è intraducibile in italiano

Karjakin ha giocato una buona partita, con pressione crescente sul lato di Donna che gli ha fruttato una falange pedonale inarrestabile. Andreikin ha provato ad organizzare un controgioco al centro, ma il massimo che è riuscito a fare è stato entrare in un finale di Torri nettamente inferiore, che il vice-campione del Mondo ha vinto con sicurezza alla 61a mossa.

Avviandoci al terzo giorno di riposo, quindi, Wesley So è in testa al torneo con un punto di vantaggio su un temibile quintetto di inseguitori: Carlsen, Karjakin, Aronian, Eljanov e Wei Yi. Da venerdì, inizia il rush finale, con gli ultimi tre turni.

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