Uno Scacchista

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Carlsen e Nakamura in Fischerandom

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Carlsen e Nakamura giocheranno a Bærum (Norvegia)  un match Fischerandom (da: Fischer e “random”) su 16 partite Rapid, con cadenza varia, dal oggi 9 al 13 febbraio. Il maestro Adolivio Capece ci racconta qualcosa su questa variante degli scacchi. 


(Adolivio Capece)
Fischerandom  è la “variante” del gioco proposta da Fischer nel 1996 per controbattere l’eccessiva teoria e lo strapotere dei computer. All’atto pratico si è visto che contro i software anche questo tentativo serve poco.

Il concetto base è che la disposizione dei pezzi all’inizio della partita viene sorteggiata: delle molte combinazioni che teoricamente possono verificarsi, solo 960 sono utilizzabili, in quanto Fischer voleva che fosse garantito l’arrocco e che gli Alfieri fossero su case di colore opposto. I pezzi vanno ovviamente posti in modo simmetrico per i due colori.

Quella di Fischer non era però un’idea del tutto nuova: era già stata proposta a metà Ottocento dall’olandese Elias van der Hoeven e in precedenza, in embrione, da suo zio Jules Filippe van Zuylen Nyevelt, per i quali però tutte le combinazioni possibili erano accettate.

Il conte Jules Filippe van Zuylen Nyevelt (Rotterdam 5.1.1743 – Utrecht 20.2.1826) intraprese la carriera militare, divenne generale, poi Consigliere di Stato e infine alto comandante delle truppe batave.

Come scacchista fu il primo trattatista olandese e fece tra l’altro studi approfonditi sui finali di Re e Pedoni. Ideò anche una scacchiera ‘per signore’ in cui i Pedoni erano rappresentati da cuori e la Donna da una stella a otto punte.

1792_Schaakspel_Van_Zuylen_van_Nyevelt
“Het schaakspel veel gemaklyker om te leeren en veel vermaaklyker om te speelen gemaakt”, Philippus Julius van Zuylen van Nyevelt (1792)

Tra gli insegnamenti ai principianti, consigliava di giocare le partite disponendo i pezzi dietro ai Pedoni a caso, ma in modo simmetrico per i due schieramenti.

Questa sua idea venne ripresa dal nipote Elias van der Hoeven (1778-1858) che fu un grande propugnatore della disposizione “casuale” dei pezzi sulla prima traversa, ma non sembra abbia trovato molti seguaci.

Comunque nel 1844 Elias giocò due match con il colonnello P. Michaels, perdendo 5.5-3.5 quello a gioco classico ma vincendo quello con i pezzi messi in modo casuale per 5 a 1.

Inoltre nel 1851 a Baden-Baden giocò la partita che segue con Van der Lasa (nero):

Posizione pezzi da a1 a h1: A T R T A C C D
[Commento di UnoScacchista: notevoli le due coppie di Alfieri di colore contrario]

 

van der Hoeven-Van der Lasa, 1951 - posizione iniziale
van der Hoeven-Van der Lasa, 1951 – posizione iniziale

1.Cf3 b5  2. d4 d6  3. Aa5 f6  4. Ce3 e5  5. De1 A:f3  6. e:f3  e:d4  7. T:d4 Ce7  8. b3 Cc6  9. Cd5 Tb7  10. Te4 Ag6  11. Ce7+ C:e7  12. T:e7 Cd7  13. De6 Dg8  14. D:g8 T:g8  15. Ad4 Ce5  16. A:e5 f:e5  17. Rb2 Rd8  18. T:c7 T:c7  19. Tc1 Rd7  20. A:c7 R:c7  e il Nero vinse.

van der Hoeven-Van der Lasa, 1951 - posizione finale
van der Hoeven-Van der Lasa, 1951 – posizione finale

Si ha poi notizia di una partita che sarebbe stata giocata con questo sistema e vinta da Marshall a E. Cohn a Berlino nel novembre 1911.


Informazioni sul match sono disponibili sul sito ufficiale.

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