Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

[R] Il gioiello di Simagin

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R I S T A M P A

(Riccardo M.)
Ricordo che nel libro di Sericano e mio ebbi il piacere di soffermarmi pochi attimi su un giocatore del XX secolo che è sempre stato particolarmente nel mio cuore (dovete sapere che il mio “cuore scacchistico” batte da sempre in modo indipendente dalla nazionalità del giocatore su cui cade la mia attenzione): Vladimir Pavlovic Simagin (Mosca 21.6.1919-Kislovodsk 25.9.1968).

Chi è stato, anzitutto, Simagin?

Recupero le mie stesse parole tratte da quel lavoro: “Primo a Sochi 1967, diede un contributo notevole allo studio di alcune aperture. Era un tattico audace e innovativo. Qualcuno scrisse di lui: ‘fu una persona semplice ed umile, ma quando vedo le sue partite capisco perché gli scacchi sono un’arte’ ”.

Simagin divenne maestro assai tardi, nel 1961 in Ungheria, giungendo 4°-7° al torneo di Budapest, quando già aveva più di 40 anni. Nel 1963 fu 2° a Sarajevo e nel 1966 1° a Varna. E’ stato soprattutto un notevole studioso ed un ottimo allenatore. Così ne parlava anni più tardi uno dei suoi allievi, del quale non ricordo più il nome: “Ai suoi studenti Vladimir non ha mai imposto alcun dogma; lui era uno di noi, al massimo si poteva dire che lo sentivamo come un ‘primus inter pares’; ma le sue lezioni, insieme alla sua gentilezza e pazienza, sono state un esempio e una guida per tutti noi”.

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Simagin è stato campione di Mosca (1947, 1959) e campione sovietico per corrispondenza (1963-64)
[HT: Douglas Griffin]

Nella prefazione alle quattro pagine dedicate a Polanica Zdroj (Polonia) citai anche un significativo episodio, ovvero il momento in cui, durante il torneo ivi svoltosi nel 1968, piombò improvvisa in sala la notizia che i carri armati sovietici erano entrati nella vicina Praga a soffocare la breve “Primavera” di Dubcek. Si era al penultimo turno e il destino volle che si stessero affrontando proprio il sovietico Simagin e il cecoslovacco Kavalek.

Qualche anno dopo, nel suo blog, Kavalek (che non tornò mai più a Praga) rammenta così quei momenti: “Ho visto Simagin improvvisamente trascurare la nostra partita e mettersi a camminare avanti e indietro nella hall dell’albergo polacco, ripetendo: ‘Che gente stupida! Che gente stupida!’ ….. Simagin era esausto e disperato. Seguitammo a giocare, ma nervosamente, e arrivai in un finale favorevole di Torre contro Cavallo; tuttavia avevo la sensazione che la mia torre stesse lottando contro centinaia di carri armati. Ci accordammo alla fine per la patta. Le altre partite proseguivano invece regolarmente e in particolare Smyslov, col quale ero in lotta per il primato e che era stato a lungo allievo di Simagin, appariva del tutto tranquillo, imperturbabile”.

Smyslov vinse quel torneo, Kavalek fu secondo e Simagin terzo.

Appena un mese dopo, il 25 settembre, a soli 49 anni, Vladimir Simagin moriva a seguito di un attacco cardiaco durante il torneo di Kislovodsk”.

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La mia presentazione del GM sovietico è stata forse soltanto una scusa per ripresentare qui uno dei gioielli della fantasia di Simagin, quello mostrato contro un grande avversario, David Bronstein, nel 1947 a Mosca. Considerate che all’epoca Bronstein aveva 23 anni e già era uno dei più forti giocatori al mondo.

Probabilmente quasi tutti i nostri lettori conosceranno questa celebre “chiusa”, ma mi fa piacere mostrarla lo stesso perché magari non è nota a qualcuno dei più giovani. E gli colmiamo quindi la lacuna.

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V.Simagin-D.Bronstein, Mosca 1947

Bronstein, che poche mosse prima aveva rifiutato la patta per perpetuo, ha appena giocato 47. … h2. Come poteva lui qui immaginare che stava sul punto di perdere questa partita? Come non pensare che Simagin avrebbe a sua volta dovuto rifugiarsi in un perpetuo, visto che non si poteva impedire in alcun modo l’apparire di una seconda Donna nera sulla scacchiera?

Ecco invece materializzarsi una inattesa e spettacolare interferenza: 48. Ag5!!

L’alfiere non può essere catturato, perché a 48. … fxg5 segue 49. f6 e poi matto, mentre a 48. … Dxg5 il bianco replica con 49. Dc8+ seguita da Dc7+ e poi Dxh2 restando con decisivo vantaggio materiale.

Non rimane che 48. … h1=D 49. De8+ Rg7 50. Dg6+ Rf8 51. Dxf6+ Rg8 52. Dd8+ Rg7 53. De7+ Rg8 54. De8+ e Bronstejn qui abbandona perché le sue due regine non possono evitare il matto. 1-0

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Il Nero Abbandona

Infatti se 54. … Rh7 55. Dg6+ Rh8 56. Af6 matto, mentre se 54. … Rg7 55 f6+ Rh7 56. Df7+ Rh8 57. Dg7 matto.

Questo incredibile successo consentì a Vladimir Pavlovic Simagin di conquistare il titolo di Campione di Mosca. Avrebbe poi rivinto il Campionato di Mosca nel 1959, mentre fu secondo nel 1956, battuto da Petrosjan nello spareggio.

E soprattutto avrebbe visto questa sua creazione entrare fra le immortali dello scorso secolo. Meritatamente!

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