#NepoDing – R1-2: Disastro Ding, Nepo già avanti 1½-½
8 min read
La firma dei formulari dopo la patta nella prima partita (Foto FIDE / Stev_Bonhage)
(Uberto Delprato)
Inizio di match letteralmente disastroso per Ding Liren, che dopo aver strappato una patta a fatica nella prima partita ha perso in maniera netta la seconda contro uno splendido Nepomniachtchi. Le difficoltà del cinese, in particolare quelle di tipo psicologico, sono chiare e confessate nelle conferenze post-partita, tanto che ci si deve già augurare che dopo la giornata di riposo Ding Liren e il suo team possano trovare energie ed equilibrio per non crollare.
In questo articolo vi racconto come sono andate le prime due partite e vi riporto anche ciò che è successo immediatamente prima dell’inizio del match, con qualche notizia di contorno rispetto agli scacchi giocati. Materiale interessante per un match che, dopo solo due partite, sembra già aver preso la strada che porta il titolo a Mosca.
La cerimonia di apertura

La cerimonia di apertura del match si è svolta venerdì 7 aprile e ha visto l’ormai solita formula dei vari dignitari locali, sponsor e vertici della FIDE (in primis il presidente Arkady Dvorkovich) a descrivere l’evento, inframezzati da spettacoli artistici in salsa locale (stavolta un balletto ispirato al musical Chess e un’esibizione di forza di due ginnasti kazaki).
Mi perdonerete la scarsità della cronaca, ma, pur comprendendo il motivo di questa cerimonia, a noi spettatori interessava solamente il sorteggio dei colori, dettaglio non da poco visto che, poiché il match è organizzato su coppie di partite in due giorni consecutivi seguiti da una giornata di riposo, il sorteggio avrebbe definito chi, nella prima metà del match, avrebbe ripreso dopo la giornata di riposo con il Bianco.

Per il sorteggio gli organizzatori hanno optato per un braccio meccanico che, dopo aver mescolato i pedoni bianchi e neri messi alla rinfusa in una grande ciotola, avrebbe dovuto estrarre un pedone il cui colore sarebbe stato quello di Nepomniachtichi nelle partite dispari.
Il Kazakistan ha una certa predilezione per i robot, come avevo potuto scoprire due anni fa a Dubai, visitando l’Expo 2020 durante una giornata di riposo del match mondiale tra Carlsen e Nepomniachtchi. Se avete qualche minuto libero, guardate le belle evoluzioni combinate tra una ballerina e una gigantesca mano robotica.
Quella che pomposamente chiamano “Intelligenza Artificiale” (che però è un’altra cosa), non è stata però ineccepibile ad Astana. Guardate, in questo breve video condiviso dalla FIDE, come per Nepomniachtchi il braccio meccanico abbia prima estratto… niente, poi, tra le risate generali, un pedone bianco e un pedone nero assieme, e infine un pedone bianco.
White, Black or maybe both?
The drawing of lots took place today with the help of a robot! Ian Nepomniachtchi will have White in the first game; Ding Liren starts with black. #NepoDing
Watch the funny moment when the robot first chooses both colours for Ian. pic.twitter.com/cB4W2YL0fW
— International Chess Federation (@FIDE_chess) April 7, 2023
Insomma, come Nebojsa Baralic, arbitro principale del match, ha mostrato alla platea, il match inizierà con il Bianco per Ian Nepomniachichi.
La conferenza stampa di inizio del match

Sabato 8 aprile ha avuto luogo un altro appuntamento caratteristico di questi eventi: la conferenza stampa con i due giocatori. Normalmente queste occasioni di porre domande diventano una sorta di elenco di banalità, visto che nessuno dei contendenti ha in realtà intenzioni di dire nulla che possa tornare utile all’avversario.
Molte delle risposte a domande dirette sul match (tipo di preparazione, componenti del team…) hanno ricevute risposte brevi o superficiali: Nepo per mestiere, Ding perché ancora non proprio a suo agio con l’inglese, anche se ha fatto notevoli miglioramenti e ha partecipato senza interprete.
Tre domande di tipo più generico hanno invece ottenuto risposte un po’ più elaborate: come gestiscono una sconfitta, a quale tipo di animale paragonano il proprio stile di gioco (ad esempio Kasparov = una tigre e Karpov = un pitone) e quali giocatori sono o sono stati i loro idoli.

Ecco le risposte di Nepomniachtchi…
- “Reagisco molto male alle sconfitte, ma giocando da quando avevo 4-5 anni ho dovuto imparare a farlo. Non si può giocare a scacchi se non si impara a gestire le sconfitte, ovvero a cercare di ridurre al minimo il danno!”
- “Ogni giocatore deve per forza tentare di essere universale, ma nel mio caso posso dire che nelle mie giornate peggiori gioco come una scimmia!”
- “Appena iniziato a giocare adoravo Alexander Alekhine, il primo Campione del Mondo russo. Poi crescendo ho capito che si può imparare un po’ da tutti, non necessariamente solo dai Campioni del Mondo”.

… e quelle di Ding Liren:
- “E’ molto difficile e a volte non ho voglia di firmare autografi e fare foto con i fan. Voglio andare via subito dalla sala di gioco, andare dove posso non farmi vedere da nessuno e stare da solo.”
- “Mi piace giocare in maniera molto precisa, come l’Intelligenza Artificiale ma con qualche innovazione in apertura.”
- “Posso citare 4 giocatori. Primo fra tutto Kasparov: i libri sulla sua sfida con Karpov andavano alla grande anche in Cina e ho imparato molto. Poi Paco Vallejo-Pons, per il modo con cui giocava la Francese. In seguito Topalov, in particolare per il match contro Anand: ero un adolescente all’epoca e il suo gioco mi ha veramente ispirato. Infine Magnus Carlsen, il migliore della nostra generazione, dal quale ho imparato molto.
Ding Liren ha anche ammesso che sarebbe un grande onore diventare non solo il 17° Campione del Mondo, ma anche il primo cinese a vincere il titolo. Anche il fatto che il match si giochi in Kazakistan e non in Argentina (l’altra offerta a suo tempo sul tavolo) è importante per lui, perché permetterà a molti suoi connazionali di seguire le partite.
Partita 1: Nepo-Ding ½-½

Domenica 9 aprile finalmente il match ha inizio. Subito una differenza evidente rispetto agli ultimi match: non c’è nessuna separazione tra giocatori e pubblico, soprattutto quella “gabbia” di vetro spesso, che impediva ai giocatori di vedere il pubblico e li isolava acusticamente.
Nepo ha aperto 1. e4 e dopo qualche secondo di esitazione, Ding Liren ha risposto con 1… e5. I due hanno giocato una variante minore della Partita Spagnola, con un cambio ritardato in c6. Come avevo scritto, mi aspettavo qualcosa di più aggressivo da Nepo, ma lui e il suo team avranno avuto i loro motivi.


Mettiamola così: Ding ha giocato male e ha rischiato di perdere. E’ andato in confusione come lui stesso ha ammesso dopo la partita e ha avuto difficoltà di concentrazione. L’effetto emozione era prevedibile e trovo strano che Nepo non abbia tentato di sfruttare. Aveva comunque modo di guadagnare un pedone e pressare Ding a lungo (anche se la patta sarebbe rimasta il risultato più probabile), ma non l’ha fatto: segnale di scarsa fiducia? Già dalla partita successiva le cose saranno diverse. Come si dice “C’è solo una prima volta”.

La conferenza stampa dopo la partita ha, come sempre, detto molto poco, ma di nuovo Ding Liren è stato molto schietto nello spiegare i suoi stati d’animo durante la sfida con parole che ho già inserito all’interno dei commenti alla prima partita.
Oltre a questa candida ammissione, che potrebbe essere un’informazione molto importante per il team Nepo, il cinese ha anche tagliato corto sulle mezze illazioni su chi sia il suo secondo ad Astana: è Richard Rapport, con il quale, oltre ad affinità di stile, condivide la passione per lo stesso tipo di musica (rock anni ’80).

Due altre annotazioni non direttamente legate agli scacchi giocati:
- Ding Liren ha cambiato albergo il giorno prima dell’inizio del match. Ufficialmente per una questione di comfort, ma in molti pensano per evitare di avere troppi russi attorno.
- In una conversazione con Leontxo Garcia, riportata in un lungo articolo su El Pais, Nepomniachtchi ha ribadito il suo parere sulla guerra: “Ho firmato col cuore l’appello al Presidente (NdA: di inizio marzo 2002). La guerra è orribile, una tragica catastrofe. Comprendo in una certa misura le sanzioni contro gli atleti russi, anche se ho seri dubbi sul fatto che contribuiranno a migliorare la situazione. Se sarò costretto a giocare sotto la bandiera della FIDE, come è successo quando la Russia è stata punita per lo scandalo doping, lo farò. Ma non identifico la bandiera russa con la guerra, che mi fa orrore, ma con il mio Paese, che amo.”
Partita 2: Ding-Nepo 0-1

La seconda partita ha visto Ding Liren con il Bianco e c’era molta curiosità per la sua scelta di apertura. Il cinese ha dimostrato subito di voler sfidare Nepo al di fuori dei sentieri più battuti, ma il suo attuale precario stato di forma e la mancanza di una condizione piscologica serena lo hanno portato ad una rapida debacle.
Va detto che per molti minuti entrambi i giocatori erano nei loro camerini privati, con la scacchiera, mostrata in diretta, desolatamente vuota. Non una buona promozione per il gioco, come in molti hanno fatto notare.
Una bellissima partita da parte di Nepomniachtchi, che vince finalmente una partita in un match di Campionato del Mondo al tredicesimo tentativo. Nella giornata di riposo Ding Liren e il suo team (che sia composto dal solo Richard Rapport o no) dovrà lavorare molto, scacchisticamente e psicologicamente, per recuperare e non crollare nelle prossime due partite.

In conferenza stampa è stato chiesto ai giocatori il motivo per il quale stiano così poco tempo alla scacchiera e preferiscano invece analizzare la posizione nei loro camerini. Mentre Nepo, chiaramente rilassato e soddisfatto, si è detto d’accordo che la cosa non è un bel biglietto da visita per gli scacchi, Ding Liren ha candidamente ammesso che preferisce analizzare sulla scacchiera a video che al tavolo di gioco. Risposta onesta ma … hey … gli scacchi si giocano a tavolino!

Situazione nel match
Questo il tabellino del match dopo la prima coppia di partite.
WCC 2023 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | TOT |
Ding Liren |
½ | 0 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | ½ |
Nepomniachtchi | ½ | 1 | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | – | 1½ |
Domani 12 aprile alle 11:00 italiane si gioca la terza partita, con Ding Liren che deve assolutamente fermare la slavina e recuperare fiducia in se stesso. Vedremo se Nepomniachtichi adotterà il vecchio adagio di scuola sovietica “Dopo una vittoria, non ti esaltare e fa’ patta.“. Io ci credo poco e penso che invece cercherà di sfruttare l’inerzia favorevole per assestare un altro colpo.

Impressioni miste:
– Grazie per questi articoli! Anche senza i racconti sul campo che avevano arricchito i precedenti mondiali, si sente la passione e la cura dietro questi resoconti!
– La questione delle immagini con la scacchiera vuota si risolverebbe reintroducendo le telecamere nei camerini. Certo, i giocatori non gradirebbero, ma se i contendenti dovessero continuare a offrire uno spettacolo poco fotogenico credo che organizzatori, almeno nelle future edizioni, dovranno ricorrere a questo rimedio.
– Contro il talento generazionale di Carlsen c’era poco da fare, ma in questa sfida ho l’impressione che il sostegno del sistema russo, che ha messo a disposizione gran copia di uomini e mezzi tecnici e finanziari, stia dando una grande mano a Nepo. Già solo il cambio di albergo deciso da Ding mostra i rapporti di forza fra le delegazioni dietro i due sfidanti.
– La forza mentale di Nepo è ammirevole. Altri giocatori sarebbero usciti distrutti dell’umiliazione degli scorsi mondiali. Lui invece, oltre a comportarsi con suprema classe di fronte a giornalisti non sempre educati, ha ripreso a vincere e convincere sui palcoscenici più prestigiosi.
Grazie molte. Mi sarebbe piaciuto molto andare anche ad Astana, ma tra costi, giorni di ferie e situazione politica mondiale non è stato possibile. Temo che sarà sempre più difficile per me assistere a questi eventi di livello mondiale visto il progressivo spostamento degli equilibri nel mondo degli scacchi verso l’Asia.
Ci sono le telecamere nei camerini, ma onestamente non è che sia comunque interessante guardare i giocatori stravaccati in poltrona o che si prendono un tè guardando uno schermo sulla parete. Quello che più mi affascina dei match che posso guardare dal vivo è proprio osservare il “linguaggio del corpo” e qui sta diventando tutto fin troppo simile ai tornei on line. Anche perché… in quale altra manifestazione è consentito ai giocatori di stare così tanto tempo lontani dalla scacchiera?
Il talento di Nepo è sempre stato riconosciuto e da quando ha deciso di mettere da parte il mondo dei videogiochi ha avuto una crescita costante, quasi inusuale per il tipico giocatore russo che di solito si stabilizza presto su un livello (mediamente alto). Certo, di fronte a Carlsen non ha e non avrebbe avuto speranza, ma contro tutti gli altri se la gioca alla pari.