Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Pari o dispari?

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(Marco B.)
Il matto in 16 citato nell’articolo natalizio di Uberto mi ha fatto venire in mente un famosissimo problema di Sam Loyd. Nel problema di Natale (il terzo) il bianco deve perdere un tempo e lo fa spingendo un pedone di un solo passo invece di due.
[incidentalmente ho trovato autore e fonte: il problema è di Ottó Bláthy pubblicato su “The Chess Amateur” nel 1922].

Nel problema di Loyd che vi presento oggi il meccanismo del matto è simile, ma è il Re che deve perdere un tempo (“triangolare”), e non è così facile.

Sam Loyd – 1856

Loyd 1856 - Matto in 16
Il bianco muove e matta in 14 mosse

Analizziamo la posizione: il nero ha poche mosse a disposizione: può muovere l’Af1, ma prende immediatamente matto con Axg2 del bianco. Può muovere anche l’altro alfiere, ma solo oscillando fra h2 e g1. Se il bianco potesse con un balzo muovere il Re da d4 in h4 sarebbe fatta: dopo “Rd4xh4!!!” il nero deve muovere 1… Ag1 e il bianco matta con 2. Txg3# Ottimo, forse ci siamo, ma vediamo un momento: dopo 1. Re5 Ag1 2. Rf5?? Ad3+! seguita da 3… f1=D il bianco perde! Quindi il Re deve muovere solo su case nere, quindi arriva in h4 con un numero di mosse pari e perciò quando sarà in h4 (al più presto dopo 8. Rxh4) l’Alfiere sarà in g1 e dopo 8 … Ah2 il bianco dovrà allontanare il Re e il matto non c’è più. Quindi il Re deve perdere un tempo, ma come farlo senza passare dalle case bianche? Apparentemente impossibile, a meno che non ci sia una casa bianca dove non si prenda scacco, come ad esempio… a8!! La sorprendente soluzione è

1. Rc5! Ag1 2. Rb6 Ah2 3. Ra7 Ag1 4. Ra8!! Ah2 e la parità è cambiata! Adesso segue 5. Rb8 Ag1 6. Rc7 Ah2 7. Rd8 (o d6) Ag1 8. Re7 Ah2 9. Rf8 Ag1 10. Rg7 Ah2 11. Rh6 Ag1 12. Rg5 Ah2 13. Rxh4! uff… finalmente! 13…Ag1 14. Txg3#

Il problema è del 1856 quando Loyd aveva 15 anni! Sam Loyd (Philadelphia 1841 – New York 1911) è stato un buon giocatore ed un grandissimo problemista, ma in America era noto già in vita soprattutto come creatore di giochi intelligenti. In questo secondo aspetto, purtroppo, le ricerche degli anni dopo la guerra hanno portato alla luce il lato oscuro di Loyd che spesso plagiava giochi altrui e cercava di brevettare giochi che aveva copiato. Il Loyd scacchista e problemista è fortunatamente immune da questi difetti: il problema che abbiamo visto è al contrario stato imitato, copiato, riutilizzato per anni e anni (come ad esempio da Blathy).

Loyd, La vita e le opera - Copertina

Su Loyd esistono molti libri un po’ in tutte le lingue e non solo di scacchi. Incredibilmente ne esiste uno in italiano sul Loyd problemista. Edito nel 1972 era l’omaggio agli abbonati di “Scacco!” di quell’anno. L’autore è Rafael Kofman, ero convinto che la traduzione fosse di Porreca, ma risulta a cura della redazione di “Scacco!”, senza altre indicazioni. Qualche copia usata si trova ancora in rete.

E a proposito di parità come posso non proporvi un esempio di retroanalisi?

Karl Fabel
Am Rande des Schachbretts

Fabel - Chi dà matto in una?
Matto in una

E’ un banale matto in una, che interesse può avere? Il problema è che non si sa a chi sia la mossa, al bianco o al nero? Pari o dispari?

Non è difficile, la soluzione la vedremo la prossima settimana!

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