Cavalli Pazzi
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(Riccardo M.)
Guardate questa posizione e provate ad immaginare come i due cavalli bianchi abbiano potuto sloggiare Re e Regina neri dalla loro regale reggia.
Beh, non è uno scherzo, né uno studio, né (per una volta) una mia partita col nero. E nemmeno sono gli eroici pronipoti del celebre capo dei Sioux.
E’ semplicemente la posizione finale della partita Khlovber-Nagy, giocata a Budapest nel lontano 1912 e riportata nel volume “The 1000 Best Short Game of Chess” di Irving Chernev.
Questa l’intera partita:
1.e4 c5 2.Cf3 Cc6 3.d4 cxd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 d6 6.Ag5 a6 7.Dd2 Cd7 8.Ae2 g6 9.Cd5 f6 10.Ce6 Da5 11.Cdc7+ Rf7 12.Cd8+ Rg7 13.Ce8+ 1-0
Irving Chernev (1900-1981), che ci ha fatto conoscere questa curiosa partita, era un americano di origine russa ed è stato autore di numerosi testi di successo, fra i quali: “Logical Chess” (il più noto, del 1957), “Combination the Hearth of Chess”, “The Age of Chess Learning” e “Capablanca’s Best Chess Endings”.
Non c’entra proprio nulla con la simpaticissima partita citata da Riccardo, ma mi è appena capitato di leggere una recensione davvero interessante dell’ultimo libro di Kasparov (il quale mi sta decisamente meno antipatico da quando si è ritirato dall’agonismo), e volevo sottoporla all’attenzione dei lettori.
Ecco il link: http://www.iltascabile.com/societa/pensare-in-profondita/