Da5??

(Topatsius)
Ebbene, sì: ho scelto stavolta un titolo piuttosto corto per risparmiare battute alla stanca tastiera del mio vecchio PC. Ma non ho scelto, come vedete, una donna qualunque.
Beh, ammetto di non averci mai capito molto di aperture negli scacchi. Il mio primo (e unico) maestro, Ernests, mi dava strani consigli. Uno di questi era che, non essendo per il Nero in apertura tutte le case uguali, MAI avrei dovuto azzardarmi a lasciare la Donna nella casa “a5”.

Perché? Ma perché con Marilyn in a5 i casi erano generalmente solo due: o la stessa Marilyn restava tristemente estranea alle azioni decisive, oppure veniva presa di mira e punta mortalmente dagli insetti bianchi.

Come esempio del primo caso Ernests mi mostrava questa partita giocata da Alekhine in simultanea (perdonatemi, non ricordo né quando né dove) ….

26.Dxe4! fxe4 27.Axe4+ Rh8 28.Cg6+ Rh7 29.Cxf8++ Rh8 30.Cg6+ Rh7 31.Ce5+ Rh8 32.Cf7 matto

Che ci faceva la Donna nella casa a5, fuori completamente dal vivo della battaglia?

Come esempio del secondo caso Ernests mi mostrò quest’altro, che non dimenticherò mai e che m’indusse a non giocare mai più Da5?? neppure quando pareva che fosse la miglior mossa della partita.

E’ una partita vera, non un caso libresco. E’ una partita fra Lajos Steiner e Carl Carls, partita che qui continuò con 16.Ac7!,Txc7 (necessità) 17.b4!,Cxd5 (che altro?) 18.bxa5,Cc3 19.De3,Cxd1 20.Txd1 con facile vittoria del Bianco.

Che avesse forse ragione il buon Ernests?

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topatsius

Di famiglia lituana, mi sono trasferito in gioventù in Svizzera, dove ho inventato per la Chessburger la famosa e inimitabile “scacchiera coi buchi”. Da sempre interessato agli scacchi, continuo a cercare le combinazioni migliori in giro per il mondo. Collaboro con la rivista “Matas, bet ne katės” (in italiano “Matti, ma non gatti”) e pubblico saltuariamente sul blog “UnoScacchista”.

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