[R] Richard Réti
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R I S T A M P A
(Marco B.)
Richard Réti, nato vicino a Bratislava (Pressburg) allora parte dell’Impero austro ungarico nel 1889 e morto a Praga (Cecoslovacchia) nel 1929 è stato uno dei grandi innovatori della teoria scacchistica, soprattutto delle aperture. Insieme a Nimzovic è il fondatore della scuola detta ipermoderna.
Chi mi conosce sa che io continuo allegramente a giocare gambetti e quindi perché sto scrivendo su di lui? Intanto agli inizi della carriera Réti era un giocatore di gambetti e estremamente combinativo, poi, come spero saprete, è anche stato un compositore di studi, e di altissimo livello. Fra le sue combinazioni conoscerete tutti quella contro Tartakower (sacrificio di Donna e scacco doppio) e lo studio di patta con il Re bianco che sembra disperatamente fuori dal quadrato del pedone nero e come per magia riesce ad acchiapparlo. Siccome li conoscerete tutti, ve ne propongo di diversi.
Cominciamo con una partita di un match giocato contro un giovane Max Euwe:
Passiamo adesso a uno studio di vittoria (la posizione è stata migliorata da Rinck nel 1935, ma l’idea è rimasta quella di Reti) che è anche il mio studio preferito.
Richard Reti
Kölnische Volkszeitung 1928
Il Bianco muove e vince
Il bianco è in enorme vantaggio materiale, ma il pedone e2 del nero sta per promuovere e come fermarlo? A una prima occhiata sembra facile, ad esempio
Facile? Vediamo se il nero può fare di meglio…
Proviamo a dare scacco dall’altra parte.
Uno dei motivi per cui questo studio è il mio preferito è proprio dovuto a questi due tentativi che falliscono in maniera simile, ma su case differenti. In uno però il Bianco può giocare meglio. Premete il bottone “pause” e date un’altra occhiata!
Il matto in e8 è parabile solo dando la Donna.
Ogni volta che lo riguardo provo la stessa sensazione di stupore!