Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Vette (e abissi) a Sochi

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Esipenko nei dintorni di Sochi, contento di essere salito a 2320 (metri, non Elo!)

(Topatsius)
Nei Campionati russi a squadre giocati a Sochi e da poco conclusi, ho visto alcune partite che nei miei anni giovanili avrebbero fatto arrabbiare alcuni dei giocatori esperti del mio circolo: “Ma come è possibile giocare così male? Chi gli ha insegnato le basi delle aperture?” avrebbero sicuramente esclamato. Ecco le partite a cui mi riferisco.

Al primo turno del Campionato di Premier League (il torneo maggiore), Maxim Matlakov ha sfruttato in maniera molto ispirata il ritardo di sviluppo dell’Alfiere c8 del Nero, fino alle estreme, brillanti conseguenze. Sono sicuro che dopo aver visto questa partita guarderete con maggiore attenzione allo sviluppo dei vostri pezzi.

Matlakov durante la sua partita contro Truskavetsky (foto di Vladimir Barsky)

Al terzo turno, Timofeev ha invece giocato un’apertura di attacco come non ne vedevo da tempo al di fuori del mio circolo!

Per chiudere vediamo come il diciannovenne Esipenko, arma vincente dei neo-Campioni del “Cavaliere di Bronzo” (Медный всадник), batte non un 2300 (come la quota della foto di apertura), ma il molto più esperto GM Mikhail Kobalia.

Esipenko contro Kobalia nel 6° turno (foto di Vladimir Barsky)

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