Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Un’intermedia mai giocata

3 min read

(Topatsius)
Confesso che nemmeno con le bottiglie sotto la scacchiera ho mai giocato! E mica penserete che sono abbastanza sobrio da indicarvele tutte qua, le “intermedie mai giocate”!

In effetti di mosse intermedie non giocate ce ne saranno a milioni, perché l’intermedia è una mossa spesso molto, ma molto, nascosta (lo sapevate, vero?).

Quindi ve ne propongo una per tutte, e la curiosità di questa è che (non) si è vista in una partita addirittura “per corrispondenza” e addirittura “in apertura”, quando cioè ci sarebbe tutto il tempo del mondo per analizzare a casa tutto quanto c’è di più sottile e imprevedibile.

Si tratta della:

Krasilnikov – Beckman
Per corrispondenza 1974-75

Dopo aver deciso per questo bel tratto (bello nevvero?), immagino che la videocamera di casa lo abbia inquadrato stropicciarsi le mani dalla soddisfazione: la partita è appena iniziata e pare già finita. Come si può salvare il Nero? Naturalmente la prima mossa da escludere è:

Ed è senza dubbio ancora peggio:

Null’altro si vede in circolazione, con tutta la buona volontà. Tutta?? E ci chiediamo cos’abbia sbagliato il Nero.

Insomma, Krasilnikov scrive la mossa, chiude la busta, la spedisce e resta in attesa della risposta dell’avversario. Immagino che per la cena abbia detto alla moglie che avrebbe aperto una bottiglia di Muskotály Château Chizay (o qualcosa di simile, un buon vino ucraino). La risposta di Beckman non tarda ad arrivare e indovinate quale è:

14 … abbandono”! Lo sospettavate o no? Abbandono??

Il punto è che Krasilnikov ha brindato con troppo anticipo e deve soltanto alle scarse analisi dell’avversario la conclusione a lui inopinatamente favorevole. Infatti il giorno dopo la ricezione della mossa, non del tutto convinto, egli si è soffermato a lungo ad esaminare la posizione del diagramma. A lungo (e nemmeno troppo) … fino a trovare la sorprendente “intermedia mai giocata”, ovvero:

E adesso con quale scacco di scoperta si potrebbe vincere? Non:

Purtroppo non paga nemmeno l’idea iniziale, quella del doppio scacco:

In fin dei conti la mossa dell’Alfiere nero di case nere non era inimmaginabile, e un maestro la poteva trovare benissimo anche in partita viva. Questo fattaccio poteva accadere naturalmente nel gioco “per corrispondenza” negli anni ’70 o prima, oggi con l’aiuto dei computer nessuno dei due contendenti potrebbe combinare un orribile simile guaio. Domanda: era meglio ieri o è meglio oggi? Ai giocatori “per corrispondenza” l’ardua risposta.

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