La tecnica dei Grandi Maestri (38) – András Adorján
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Adorján ad Amsterdam, nel 1978 (Foto R. Croes)
(del MI Federico Manca)
András Adorján (Budapest, 31 marzo 1950 – 11 maggio 2023) è stato uno dei più forti e geniali giocatori ungheresi di sempre. Quattro volte campione nazionale ungherese (1973, 1984, 1992, 1993), ottenne il titolo di Grande Maestro nel 1973 all’età di soli 22 anni. Grazie al terzo posto nell’interzonale di Riga del 1979 ottene la prestigiosa ammissione al torneo match dei candidati perdendo contro Robert Hübner.
Adorján ha partecipato dal 1978 al 1992, a ben sei olimpiadi degli scacchi con la squadra ungherese, vincendo le olimpiadi a Buenos Aires 1978 (le uniche non vinte dall’Unione Sovietica in tutte le sue 19 partecipazioni). Adorján grazie al suo notevole ingegno tattico nelle aperture e mediogioco, fu chiamato da Garri Kasparov a collaborare in diversi match per il titolo mondiale contro Karpov. Adorjan ha anche il merito di aver scoperto Peter Leko portandolo al titolo di Grande Maestro.
A. Zakharov – A. Adorjan
Sochi, 1976
(Commenti del MI Federico Manca)
Essere uno dei più forti giocatori in Ungheria voleva dire scontrarsi costantemente con dei colossi. Ho scelto due belle partite di Adorián con un altro grande giocatore ex candidato al titolo mondiale, nonchè componente del magic team di Buenos Aires, Zoltan Ribli.
A. Adorjan – Z. Ribli
Budapest, 1979
(Commenti del MI Federico Manca)

Z. Ribli – A. Adorjan
Ungheria, 1983
(Commenti del MI Federico Manca)
Probabilmente il più grande successo di Adorjan deve essere considerato la qualificazione al match dei candidati ottenuta grazie al terzo posto all’interzonale di Riga. Non dimentichiamoci però che Adorjan appartiene a quel fantastico gruppo di giocatori che fu capace di una impresa storica: la vittoria delle Olimpiadi del 1978 a Buenos Aires davanti all’Unione Sovietica.
Fu un risultato di eccezionale importanza; basti pensare che non era mai capitato all’Unione Sovietica di perdere le Olimpiadi in tutte le edizioni disputate! I giocatori magiari ritornarono in patria e furono accolti come delle star. Fu lo stesso presidente ungherese Kadar in persona a congratularsi con tutti i giocatori della nazionale Ungherese.

Nel 1956 Budapest fu invasa dai carri armati sovietici e dopo 22 anni con questo risultato storico gli ungheresi ebbero una piccola grande rivalsa. Tutti i sei componenti della nazionale (Lajos Portisch, Zoltan Ribli, Gyula Sax, Istvan Csom, Andras Adorian e Vadasz Laszlo) ricevettero un vitalizio dallo stato per la grande impresa compiuta.
A. Miles – A. Adorjan
Riga, 1979
(Commenti del MI Federico Manca)
Adorjan incrocia i pezzi con Kasparov una sola volta e precisamente nel 1979 quando Garry era in piena ascesa. Due giocatori dallo stile spumeggiante non poterono che giocare una partita avvincente che terminò con una patta tutt’altro che pacifica.
A. Adorjan – G. Kasparov
Banja Luka, 1979
(Commenti del MI Federico Manca)
Adorjan è famoso anche per aver scritto una pietra miliare dello scacchismo mondiale: “Black Is Still OK!”, libro con cui con diversi esempi pratici dimostra come il nero possa mettere in difficoltà il Bianco in diverse aperture. La seguente partita contro Nunn ne è un ottimo esempio.
J. Nunn – A. Adorjan
Londra, 1975
(Commenti del MI Federico Manca)
A. Adorjan – B. Larsen
Riga, 1979
(Commenti del MI Federico Manca)

L’unica difficoltà nello scrivere questo articolo è stata quella di dover scegliere in mezzo a tante gemme le partite più meritevoli, tanto alto era il livello di gioco del campione Ungherese. Allo stesso tempo però ho provato una notevole gratificazione estetica rivedendo alcune delle partite piu famose di Adorjan . Una costante dello stile di Andras era sicuramente la capacità tattica, che spesso riusciva a far pendere dalla propria parte in modo sottile e inatteso. Nella seguente partita giocata contro Cardoso, Adorjan sfrutta il momento favorevole per squilibrare la posizione con un sacrificio, o più precisamente un cambio della Donna per due pezzi.
R.T. Cardoso – A. Adorjan
Lanzarote, 1975
(Commenti del MI Federico Manca)
Un altro importante libro scritto da Adorjan è quello sulla Grunfeld (“Winning With the Grunfeld”) in collaborazione con Jeno Dory. Adorjan era un grandissimo esperto della Grunfeld e probabilmente si deve a lui la scelta di Kasparov di inserire tale linea nel proprio repertorio nei diversi match con Anatoly Karpov.
Spero che questo breve articolo possa aver dato un’idea della forza e dello stile di questo campione probabilmente poco conosciuto dalle nuove generazioni.