Indian summer
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(UnoScacchista)
Gli anglosassoni indicano con “Indian Summer” quel periodo di bel tempo, breve e inusuale, che talvolta li riscalda in autunno. Noi lo chiamiamo “Estate di San Martino”, tanto per non smentire la nostra propensione per il sovrannaturale e i miracoli. Ma nei successi raccolti dagli scacchisti indiani nel Torneo di Hastings e nella Rilton Cup, entrambi conclusi ieri, non c’è nulla di miracoloso.
(Foto di Amy LV)
Avevamo già introdotto il tradizionale torneo di Hastings, preannunciando una edizione un po’ in tono minore. In effetti, tra i 99 giocatori iscritti (50 dei quali inglesi), solo l’indiano Sethuraman aveva un Elo superiore ai 2600, ma non per questo la battaglia (parlando di Hastings…) è stata meno vivace.

(foto di Brendan O’Gorman, dal sito ufficiale del torneo)
Come il titolo suggerisce, la partecipazione di scacchisti indiani è stata particolarmente nutrita (in sette ai nastri di partenza) e i loro risultati eccellenti: oltre al vincitore del torneo, Deep Sengupta, altri quattro indiani sono arrivati tra i primi 10.

(foto di Brendan O’Gorman, dal sito ufficiale del torneo)
Veramente rimarchevole la prestazione del giovanissimo (11 anni) Rameshbabu Praggnanandhaa: segnatevi questo nome, perchè il ragazzino a Maggio 2016 ha stabilito il nuovo record come più giovane Maestro Internazionale di sempre, quando aveva 10 anni e 9 mesi. Tanto per ricordarlo, il record di Sergey Karjakin come più giovane Grande Maestro di sempre è fissato a 12 anni e 7 mesi esatti.

Ma anche altri giovani indiani hanno lasciato il segno. Murali Karthikeyan (17 anni – chissà se è parente del Narain Karthikeyan ex-pilota di Formula 1) è arrivato 10°, Mahadevan Siva (15 anni) è arrivato 28° e Ramesh Babu Vaishali (anche lei 15 anni) è arrivata al 31° posto.

Veniamo adesso ai primi della graduatoria. Come detto, ha vinto il GM Deep Sengupta con 7 punti su 9, che ha sopravanzato di mezzo punto un quintetto arrivato in quest’ordine: il MI ungherese Miklos Galyas, il già citato MI indiano Praggnanandhaa, il GM croato Bogdan Lalic, il MI indiano Arghyadip Das e il primo degli inglesi, il diciassettenne MF Ravi Haria (di chiare origini indiane!).
Dal torneo di Hastings vi propongo tre posizioni che mi sono sembrate interessanti.

I cavalli del bianco hanno solo 12 case per manovrare, ma il Nero non riuscirà a sfondare. Nonostante il tentativo effettuato sacrificando uno dei Cavalli, l’islandese Kjartansson dovrà rassegnarsi alla patta alla 91a mossa.

In una posizione estremamente complessa, quasi selvaggia, i giocatori hanno già commesso qualche imprecisione potenzialmente decisiva, Adesso il Nero ha la possibilità di liquidare in un finale difficile ma equilibrato con 40. … Cf3 41. Dg3+ Dxg3 42. Cxg3 d2 43. Txd2 Cxd2 44. Cxe2 Cxc4. Il danese Rasmussen prova ad ottenere di più (se avesse vinto questa partita, avrebbe vinto il torneo assieme a Sengupta), ma finisce col perdere: 40. … Cc2? 41. h7+ Rg7 42. Ae7! Af3 43. Af6+ Rg6 44. Axf3 1-0, in previsione di 44. … Dxf3+ 45. Dg2+.
Ad Hastings ha giocato anche il nostro Carlo Marzano, che si è difeso molto bene, totalizzando 4 punti su 9 e guadagnando 18 punti Elo. Peccato per questa svista al 5° turno, quando, con 2,5 su 4, era in compagnia di Sethuraman al 16° posto.

Carlo ha calcolato dopo il cambio delle Torri, apparentemente forzato, la posizione del Nero è inferiore ma giocabile. Invece il diciannovenne australiano Bobby Cheng trova la chiave per scardinare il delicato equilibrio dei pezzi neri. 16. C1c3! e non c’è modo di salvare il Cavallo a causa della minaccia di scacco in d8 (con o senza il cambio delle Torri). La partita è continuata brevemente con 16. … Cxc3 17. Dxb6! Txd1+ 18. Txd1 1-0.
Passiamo adesso alla Svezia, e più precisamente a Stoccolma, dove si è giocata la tradizionale Rilton Cup, giunta alla sua 46a edizione. Anche qui un centinaio di partecipanti (per la precisione 105), con una folta rappresentanza locale (32 svedesi) e una nutrita compagine dall’India: ben 12 scacchisti, con Sasikirian a guidare una pattuglia comprendente cinque ragazzi sotto i quindici anni!

(foto di Lars OA Hedlund, dal sito ufficiale del torneo)
Dopo una partenza fulminante dell’esperto Ivan Sokolov (primo a punteggio pieno dopo 4 turni), gli indiani hanno preso la testa per non lasciarla più. Prima Swapnil ha appaiato Gata Kamsky in testa dopo che quest’ultimo aveva battuto Sokolov, e dal sesto turno in poi Sasikirian ha guidato la classifica, inizialmente in coabitazione con Swapnil, e, dopo averlo battuto all’ottavo turno, da solo. Una sicura patta all’ultimo turno con l’unico inseguitore in grado di superarlo, il russo Sergey Volkov, ha coronato il bel torneo del GM indiano.

(foto di Lars OA Hedlund, dal sito ufficiale del torneo)
Solo al terzo posto il favorito Gata Kamsky, che però si sarà consolato con la molto convincente vittoria (9 su 9!) della sua compagna Vera Nebolsina nel torneo di contorno.

Non un buon torneo, invece, per la famiglia Bellon-Cramling: se papà Juan Manuel si è difeso bene con il suo 5,5 su 9, mamma Pia non è andata oltre un 4,5 su 9. La quattordicenne Anna è invece verso il fondo della classifica con soli 2 punti su 9, ma, vista l’età, è stata sicuramente tutta buona esperienza.
Anche di questo torneo vi propongo qualche posizione interessante, per la precisione tre.

Il giovane GM norvegese ha via via perso il filo della partita e al momento è sotto pressione. Invece di continuare con una difesa passiva, decide di tentare un controgioco e, magari, trovere un perpetuo con 55. Dd4? Dxa3 56. De5 Conseguente ma sbagliata; il problema è che il Re bianco è molto più in pericolo di quello nero 56. … Dd3+ 57. Rg1 Db1 e il Bianco è spacciato. La conclusione è rapida: 58. Rh2 Cd7 59. Da5 Db5 e dopo il cambio delle Donne, inevitabile a causa della minaccia di penetrazione in f1, il pedone c6 marcerà velocemente. 60. 0-1

La posizione è interessante ed equilibrata, ma il Nero, purtroppo per lui, non si avvede di un particolare tattico e gioca 35. … Th8? 36. Txh8 Rxh8 e dopo 37. Axd6 è obbligato ad entrare in una continuazione che concede al Bianco un pedone passato micidiale. 37. … Txb2 38. Ae5 Rg7 39. Axf6+ exf6 40. d6 Dd7 41. Df5 Dc6+ 42. Dd5. Il Nero può resistere a lungo con una difesa passiva, ma con ben poche speranza contro un giocatore come Sasikirian. Swapnil tenta di trovare controgioco su f2 e poi lo scacco perpetuo, senza però riuscirci: 42. … Db6 43. Td4 Tb5 44. Da8 Tb2 45. d7 Txf2+ 46. Rxf2 Db2+ 47. Rg1 Db1+ 48. Rh2 Db2+ 49. Dg2 1-0. Con questa vittoria, Sasikirian si è avviato a vincere il torneo.
Concludiamo con una sequenza che avrebbe fatto la felicità di Topatsius.

Il norvegese sta tentando di sfondare la difesa pedonale davanti al Re Bianco, ma Larson (statunitense e non svedese) invece di difendere la seconda traversa con 32. Tdd2, decide di difendersi avanzando i pedoni. Male, molto male: non sa che nella Indian Summer gli spifferi fanno malissimo ai monarchi? 32. Dc4? Dg6 33. g4 Dh6 34. h5 Dg5 35. Rh3 Th1+ 36. Rg2 Dh4 37. Qxf4 Qh3+ 0-1

(foto di Lars OA Hedlund, dal sito ufficiale del torneo)
Ultima annotazione per Fabrizio Bellia, unico rappresentante italiano, che si è ben comportato, chiudendo con 4,5 su 9. Peccato per la sconfitta all’ultimo turno, che gli ha impedito di arrivare in posizioni più consone alla sua bravura.