La Domenica Scacchistica: Cutro
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Cutro
(Claudio S.)
Di solito questa nostra rubrica domenicale affianca l’avvio di manifestazioni di rilievo. Oggi vogliamo invece fare un passo indietro e collegarci ad un torneo che ha avuto luogo dal 25 aprile al 1° maggio di quest’anno, il XXIV Festival internazionale “Leonardo di Bona” a Cutro, in provincia di Crotone.
20 i partecipanti nel magistrale, 18 nell’open. Non molti, è vero, ma la località non è Roma o Milano, e già l’aver annoverato tra i presenti nel magistrale 2 GM e 6 MI (uno femminile) è cosa ragguardevole e apprezzabile. Vincitore è stato l’esperto (52 anni) GM montenegrino Dragisa Blagojevic (6,5), che ha preceduto di mezzo punto il GM russo Vladimir Burmakin, di appena un anno meno anziano e top list con i suoi 2523 punti Elo. Buona prova della nostra Desirée Di Benedetto, che al 3° turno ha battuto il vincitore e che al 5° conduceva ancora con 4 punti; ma Desiree ha ceduto purtroppo negli ultimi tre turni, chiudendo ottava con 4,5.
Ecco la presentazione integrale che di Cutro (“la città degli scacchi”) ci piacque fare nel 2015 nel primo dei nostri due volumi de “I luoghi degli scacchi”:
“Ad esempio a me piace la strada con il verde bruciato magari sul tardi, macchie più scure senza rugiada con i fichi d’india e le spine dei cardi. Ad esempio a me piace vedere la gonna nel nero del lutto di sempre, sulla sua soglia tutte le sere aspetta il marito che torna dai campi … Camminare con quel contadino che forse fa la mia stessa strada, parlare dell’uva, parlare del vino che ancora è un lusso per lui che lo fa. Ad esempio a me piace per gioco tirare dei calci a una zolla di terra, passarla a dei bimbi che intorno al fuoco cantano, giocano e fanno la guerra. Poi mi piace scoprire lontano il mare, se il cielo è all’imbrunire, seguire la luce di alcune lampare e raggiunta la spiaggia mi piace dormire”
Sono versi di “Ad esempio a me piace il Sud”, di Rino Gaetano, inimitabile cantautore-poeta nato a Crotone da genitori di Cutro e morto in un incidente d’auto a 31 anni, nel 1981. C’è, dentro quelle parole, tutta l’anima di un figlio della Calabria e del Sud. Cutro, la greca “Kyterion”, costa calabra, spiaggia chiarissima, immacolata come un lenzuolo bianco su cui davvero dormire.
Non siamo noi i primi a dirlo, stavolta non c’inventiamo nulla: Cutro è proprio conosciuta come “il luogo del pane e degli scacchi”. Giovanni Leonardo di Bona (o Leonardo da Cutro, o “il Puttino”) qui nacque nel 1542 e divenne in pratica campione del mondo di scacchi, il primo in assoluto della storia, sconfiggendo 3 a 2 (da 0-2) il Ruy Lopez nel 1575 a Madrid, dove era arrivato viaggiando sopra un carro in compagnia dell’amico Polerio. Leonardo (i cui scritti sono andati purtroppo perduti) non volle in premio alcuna somma di denaro, ma chiese e ottenne dal re Filippo II che la sua città, Cutro, rimanesse esente per venti anni dal pagamento di ogni imposta.
Altri tempi, lontanissimi, e altri pensieri. Si narrava ad esempio che Leonardo fosse riuscito a riscattare il fratello, rapito da pirati saraceni, sfidando e battendo a scacchi il loro comandante. Quest’ultimo non solo mantenne la parola, ma lo invitò a recarsi a Costantinopoli a giocare e far soldi: i “cattivi” di un tempo non erano evidentemente gli stessi di oggi; ma i “buoni”, purtroppo, da sempre restano con noi per poco tempo, come Rino Gaetano e come Leonardo, che sembra sia stato avvelenato a Napoli all’età di 45 anni, e come Cutro, alla fine risorta dal disastroso terremoto che la semidistrusse nella terribile notte dell’8 marzo 1832.
Oggi Cutro ricorda finalmente il suo eroe: a lui ha intitolato la piazza principale della città, dove è stata costruita una grande scacchiera pavimentale in marmo e dove a Leonardo è dedicato un obelisco; ogni 12 di agosto vi si svolge una grande storica rievocazione animata dell’evento che ha reso Leonardo di Bona il cutrese più celebre della storia.
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