Parham Maghsoodloo campione del mondo Junior
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(Uberto D.)
A Gebze ottiene la sua prima grande affermazione il diciottenne iraniano Parham Maghsoodloo, che si impone nettamente nel Campionato del Mondo Junior. Nel torneo femminile vince a sorpresa la sedicenne russa Aleksandra Maltsevskaya, che, imbattuta, ha vinto un torneo equilibratissimo. Ma in Turchia abbiamo probabilmente visto all’opera la generazione dei campioni del futuro, e viene dall’Asia.
[Tutte le foto sono tratte dal sito ufficiale del torneo (foto di Amruta Mokal)]
Campionato del Mondo Junior Open
Maghsoodloo si presentava come netto favorito in virtù sia del suo Elo di partenza (2649) che dei recenti successi nello Sharjah Masters di Aprile e nella Asia Nations Cup di Agosto. E il più forte esponente della “generazione di fenomeni” iraniana non ha tradito le attese, vincendo partita dopo partita e aggiudicandosi il torneo con un turno di anticipo quando, al 10° turno, i suo 9 punti e mezzo gli garantivano ben 2 punti di vantaggio sui più vicini inseguitori.

Alla fine è tornato umano, perdendo all’ultimo turno, ma raggiungendo comunque i 2684,5 punti Elo live.

Ai posti d’onore si sono piazzati due giocatori che hanno avuto la buona sorte di… non incontrare il vincitore: l’indiano Abhimanyu Puranik e il russo Sergei Lobanov.



Merita comunque una citazione e una foto il russo Andrey Esipenko, unico a battere il rullo compressore iraniano.

Buona la prestazione del nostro Lorenzo Lodici, che ha giocato un torneo sempre subito dietro i primissimi. Se all’ottavo turno avesse battuto Lobanov oggi staremmo parlando di un risultato molto migliore del pur eccellente 38° posto.

La classifica finale si presta ad almeno un paio di considerazioni.
La prima è che l’Iran ha a disposizione un gruppo di tre eccellenti giocatori, Maghsoodloo, Tabatabaei e Firouza la cui giovanissima età (rispettivamente 18, 17 e 15 anni) li rende sicuri candidati a calcare le scene dei tornei importanti nei prossimi anni. In una bella intervista a ChessBase India, Ivan Sokolov, che li ha allenati per un paio di anni fino all’Olimpiade di Baku, ha speso parole importanti nei loro confronti.


Se ha paragonato Maghsoodloo a Rafael Vaganjan (“ma sa calcolare meglio“), ha addirittura detto che vede in Firouza un nuovo Anand (“ha la stoffa di un futuro campione del mondo“). Di sicuro molto dipenderà dal supporto che i tre ragazzi avranno dalla federazione iraniana e dalle opportunità che avranno di competere nei tornei del grande circuito.

In questo senso, per Maghsoodloo le porte cominciano ad aprirsi: oltre ad essersi qualificato per la World Cup FIDE 2019 grazie alla vittoria nel campionato Junior, ha già annunciato che è stato invitato a giocare il Torneo B del Tata Steel Chess 2019. Sarà un piacere vederlo all’opera, con il suo stile solido e aggressivo, contro avversari affermati e di levatura internazionale.
Ecco la partita che gli ha consegnato il titolo:
Nel breve periodo, sarò molto curioso di vedere come si comporterà l’Iran nelle prossimo Olimpiadi: i tre ragazzi hanno ambizione di andare a medaglia!
La seconda considerazione viene spontanea guardando la classifica: tra i primi 18 della classifica, ci sono 10 giocatori asiatici (Iran, India, Cina, Uzbekistan), 3 giocatori russi, 2 giocatori armeni e 3 giocatori europei (Norvegia, Germania e Olanda); nessun americano, africano e australiano. Anche se a livello giovanile la Cina sembra non essere in grado di esprimere i talenti che solo pochi anni fa sfornava con incredibile continuità, rimane il fatto che l’Asia si conferma il continente scacchisticamente più dinamico.

Guardate che bell’attacco, lineare e implacabile, il 13enne uzbeko Javokhir Sindarov ha giocato contro la speranza norvegese Johan-Sebastian Christiansen.
Bisogna scendere ai 6 punti e mezzo (e al 28° posto) per trovare Awonder Liang, la più giovane promessa dello scacchismo statunitense. Nonostante i grandi campioni che attualmente difendono i colori USA, il loro vivaio non è ancora ricco come quello delle nazioni asiatiche.

Campionato del Mondo Junior Femminile
Il torneo femminile era già in partenza equilibrato e le promesse sono state mantenute. Dopo molti alti e bassi, si è imposta sul filo di lana la giovane russa Aleksandra Maltsevskaya che con la vittoria all’ultimo turno contro la connazionale Margarita Potapova ha raggiunto in testa l’uzbeka Gulrukhbegim Tokhirjonova.

Lo spareggio tecnico ha poi dato ragione alla russa, che si porta a casa il titolo di Grande Maestro femminile (ha iniziato il torneo senza alcun titolo) e la qualificazione al ciclo del Campionato del Mondo femminile 2019-2020.

Alle spalle delle due, un quintetto regolato, sempre allo spareggio tecnico, dalla georgiana Nino Khomeriki.

Il torneo della nostra Alessia Santeramo non è stato all’altezza delle aspettative: troppo buone posizioni sprecate l’hanno purtroppo relegata in basso nella classifica.
Anche in campo femminile valgono le considerazioni geografiche svolte per il torneo Open. Nei primi 17 posti della classifica, troviamo 7 giocatrici asiatiche (Uzbekistan, Kazakistan, India, Cina, Turchia e Mongolia), 5 ragazze russe, 2 giocatrici caucasiche (Armenia e Georgia), 2 giocatrici europee (Grecia e Bulgaria) e 1 statunitense. L’Asia la fa da padrone, anche per la precocità delle ragazze, prima fra tutte la russa Bibisara Assaubayeva (14 anni).

Se teniamo conto che Aleksandra Maltsevskaya a sedici anni è già una veterana, essendo arrivata seconda al Campionato Europeo Under 14 del 2015 e seconda (per spareggio) al Campionato del Mondo Junior del 2016, si capisce che le nazioni cosiddette “occidentali” avranno molto da lavorare e seminare per recuperare il gap.

Ecco la partita decisiva per la vittoria finale.
Chiudo questo resoconto, molto fotografico, con un’ultima immagine del podio con tutti i premiati dei Campionati: un plauso va fatto anche agli organizzatori del torneo.
La prossima edizione sarà a Nuova Delhi (India) tra poco più di un anno. Sappiamo bene la fucina di talenti che è l’India: i campioncini iraniani, russi e cinesi dovranno affrontare una sfida difficilissima per imporsi. Speriamo che anche l’Europa nel frattempo dia qualche segno di ripresa.
Ottimo e abbondante.
Very informative. Thank you
Molto informativo. Grazie
Sabine