Scacchi960 – Divertenti, ma non per tutti
4 min read
(UnoScacchista)
Durante la settimana scorso si è giocato a Scacchi960 o Fischerandom a Saint Louis. Molti nomi famosi e, soprattutto, Garry Kasparov, si sono scontrati nel cosiddetto Champions Showdown 2018 in match rapid e blitz a puro scopo dimostrativo (e per divertirsi e guadagnare un po’ dei soldi messi a disposizione da Rex Sinquefield, certo). A parole si sono divertiti tutti, ma qualcuno, come Kasparov, ha perso molto nettamente.
[Tutte le foto sono di Lennart Ootes, prese dal sito ufficiale del torneo]
La formula della manifestazione era molto semplice: dieci campioni, cinque match su 6 partite rapid (30’+10″, punteggio 2-1-0) e 14 partite blitz (5’+5″, punteggio 1-½-0) in 4 giorni. Cinque posizioni di Scacchi960 sorteggiate e giocate in 4 partite consecutive, con un’ora per studiarla e prepararsi.
Gli accoppiamenti dei match sono stati questi:
Garry Kasparov – Veselin Topalov
Hikaru Nakamura – Peter Svidler
Wesley So – Anish Giri
Samuel Shankland – Maxime Vachier-Lagrave
Levon Aronian – Leinier Dominguez

Vi mostro in sequenza le cinque posizioni di partenza che sono state via via sorteggiate per i gruppi di 4 partite che costituivano i match.
Durante l’ora concessa per la preparazione, i giocatori hanno analizzato assieme ad almeno un altro degli altri giocatori (ovviamente non con l’avversario).

Svidler ha poi commentato con toni di grande soddisfazione l’occasione che ha avuto di analizzare insieme a uno dei suoi idoli, Garry Kasparov.

Purtroppo per Svidler, per la preparazione al quarto gruppo di partite ha riportato la posizione sbagliata sulla scacchiera, col risultato di analizzare per quasi un’ora inutilmente! Come ha poi commentato “Combinare quello che ho fatto io con uno dei tuoi idoli finisce direttamente nell’elenco dei motivi per svegliarsi alla 3 di notte coi sudori freddi!”

Il risultato è che Kasparov ha perso malamente, mentre Svidler è riuscito a cavarsela con una patta.

A parte questo gustoso aneddoto, tutti i giocatori hanno apprezzato la possibilità di giocare fuori dai soliti schemi. Aronian è quello che si è dimostrato più ricco di idee, mentre Topalov quello meno convinto: “Non credo che il giocatore medio, non così profondamente addentro agli schemi di apertura come noi professionisti, sia stufo degli scacchi classici“. Kasparov, unico giocatore non attivo, ha solo commentato di essere piacevolmente sollevato dal non dover preparare le partite come avrebbe dovuto fare se avessero giocato a scacchi “ortodossi” (salvo poi giocare sempre con la solita grinta).

Il risultato finale ha inevitabilmente premiato i giocatori sulla carta più forti (escludendo da questa valutazione Kasparov, che non essendo in attività deve essere considerato ad oggi inferiore a Topalov). Il match più equilibrato è stato quello tra Nakamura e Svidler; lo statunitense lo ha spiegato con l’osservazione che il loro match era l’unico che vedeva di fronte due giocatori esperti di Scacchi 960.
Ecco il tabellone con i risultati finali.
Personalmente ho trovato il torneo difficile da seguire, tra posizioni di inizio partita ovviamente non familiari, cambi di cadenza e contemporaneità di 5 partite interessanti. Rimane il fatto che gli Scacchi960 hanno di nuovo dimostrato di poter portare aria fresca nalle partite tra giocatori di alto livello. Sono d’accordo con Topalov che non tutti sentano in realtà il bisogno di giocare senza una propria preparazione in apertura ma, come ho scritto nel titolo del post, gli Scacchi960 possono essere divertenti (anche se non per tutti).
Tra le 100 partite giocate ci sono state, come sempre, sviste, ottime combinazioni ed occasioni perdute. Vi mostro, rapidamente qualcuna delle combinazioni che mi hanno colpito, anticipando il fatto che, ovviamente, non hanno nulla a che fare con il fatto che siano state giocate a Scacchi960.
Chiudiamo con una combinazione vincente di Kasparov: se una manifestazione di Scacchi960 lo ha riportato sulla scacchiera, ben vengano altri tornei simili!
