I luoghi degli scacchi: Varna
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(Claudio S.)
Petrosjan punti 10 su 12, Geller 10,5 su 12, Tal 10 su 12. E poi Botvinnik, Spassky e Keres. Vista in Bulgaria forse la più forte squadra della storia: vittoria a mani basse dell’Unione Sovietica. Chi voleva battaglia all’olimpiade di Varna nell’ autunno del 1962 non è stato accontentato.
Chi vuole rivedere e ricostruire altre battaglie a Varna deve andarsi a sfogliare a ritroso cinque secoli di storia e ripassarne una, ben più importante e sanguinosa.
Era sempre d’autunno, ma il 10 novembre del 1444: la squadra crociata voluta e allestita dal papa Eugenio IV schierava, in ordine di scacchiera, il mitico condottiero ungherese Jànos Hunyàdi, detto “Il Cavaliere Bianco”, poi Ladislao III Jagellone (re di Polonia e Ungheria), l’infido Durad Brankovic (re di Serbia), Mircea II di Valacchia (figlio di re Vlad II “Dracula”). Riserve erano Franco Talotsi (governatore di Slavonia) e Simon Rozgonyi (vescovo di Eder). Allenatore-giocatore il legato pontificio cardinale Giuliano Cesarini. Accompagnatore il comandante della flotta navale Francesco Condulmer (nipote del Papa). Di fronte a loro la temibile squadra ottomana, col sultano Murad II in prima scacchiera, poi i pashà Dawud e Karadzha, gli altri tutti inclassificati ma numericamente più preponderanti e dotati di oltre sessantamila pedoni, il doppio dei pedoni cristiani.
Gli ottomani per primi attaccarono sulle due ali degli schieramenti, una variante spregiudicata. Ma la superiore tecnica degli alfieri crociati e l’abilità di manovra del “Cavaliere Bianco” e dei suoi forti cavalli valacchi si concretizzarono presto in un decisivo vantaggio posizionale. Murad II era sotto scacco, la partita sembrava segnata, ma a quel punto da una dubbia e prematura iniziativa di Re Ladislao nacque una furibonda lotta sulle case centrali, che causò la morte dello stesso Ladislao e, nella colonna a fianco, del cardinal Cesarini, vittime dei giannizzeri turchi. Le sorti della partita si erano capovolte in poche mosse. I crociati abbandonarono la battaglia di Varna, l’impero ottomano rinsaldò per lungo tempo il suo potere nel cuore d’Europa.
Nel 1962 Varna ospitò la quindicesima Olimpiade di scacchi. Le 38 formazioni vennero suddivise in quattro gironi eliminatori e tre di finale. L’Unione Sovietica dominò il torneo. L’Italia non partecipò all’evento.
Olimpiadi di Varna 1962:
1° URSS (Botvinnik 8/12, Petrosian 10/12, Spassky 11/14, Keres 9,5/13, Geller 10,5/12, Tal 10/13) 31,5
2° Yugoslavia (Gligoric 12/17, Trifunovic 9/15, Matanovic 8,5/15, Ivkov 13,5/16, Parma 5,5/8, Minic 7/9) 28
3° Argentina (Najdorf 12,5/17, Bolobochan 10/17, Panno 9,5/14, Sanguinetti 13,5/16, Rossetto 5/10, Foguelman 5/6) 26
4° USA (Fischer 11/17, Benko 8/12, Evans 7/11, Byrne R. 8,5/13, Byrne D. 9,5/12, Mednis 5/7) 25
5° Ungheria (Portisch 9,5/16, Szabo 7,5/14, Bilek 10/14, Barcza 8,5/13, Lengyel 8,5/12, Honfi 7/11) 23
6° Bulgaria 21,5
7° Germania Ovest 21
8°-9° Germania Est e Romania 20,5
10° Cecoslovacchia 18,5
11° Olanda 18
12° Austria 10,5
Negli anni seguenti a Varna si disputarono alcuni tornei internazionali.
- Varna 1964: 1°Vasiukov 9/13, 2°Hort 8,5, 3°-4°Geller e Bilek 8, 5°Spiridonov 7, 6°-8°Barczay, Milev e Radulov 6,5 (14)
- Varna 1965: 1°Kavalek 11/15, 2°Kolarov 9,5, 3°-5°Bobotsov, Matulovic e Lengyel 9, 6°-8°Popov, Padevsky e Minev 8
- Varna 1968: 1°Sakharov 10,5/14, 2°-3°Flesch e Radulov 9, 4°Nikolaevsky 8,5, 5°Padevsky 8 (15)
- Varna 1969: 1°Krogius 11,5/15, 2°Hort 11, 3°Tseshkovsky 9,5, 4°-5°Liebert, Kostro 8 (16)
- Varna 1971: 1°Vasiukov 11/15, 2°Gheorghiu 10,5, 3°Smejkal 10, 4°Spasov 8,5, 5°-7°Minev, Bobotsov e Nikolic 8 (16)
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