L’Angolo del Finale/23
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(del GM Sergio Mariotti)
Questa volta ho deciso di pubblicare alcuni finali abbastanza semplici, che però non sono molto conosciuti e causano seri problemi di soluzione a chi poi in torneo si ritrova a risolverli sulla scacchiera, magari a corto di tempo. Purtroppo la legge dei finali è implacabile e non è come nel centro partita dove con una mossa geniale si può vincere la competizione: nei finali si deve conoscere la loro tecnica esatta per giocarli al meglio, come dimostreranno quelli che oggi vi presento.
AdF/SM-91
Julius Gunst
Suomen Shakki, 1925
Il Bianco muove e vince
Muove il bianco: non ci sono pedoni e quindi, come tutti sanno, la posizione con Torre ed alfiere contro Torre dovrebbe essere pari, ma qui c’è una situazione particolare, la torre del nero è su casa non attiva, perché se fosse ad esempio in h4 o h2 o su altre case attive allora si che sarebbe pari, ed il bianco sfrutta proprio questa prerogativa per vincere con…
I finali di pedoni ingannano molto spesso con la loro apparenza.
AdF/SM-92
Nikolai Grigoriev
Isvestia, 1925
Il Bianco muove e …
Il bianco ha un solo pedone libero, il nero ne ha tre liberi, chi vince?
Il Nero deve allora giocare 3… d6+ oppure 3… c6 e la tecnica per la vittoria del Bianco è la stessa: il suo Re entra nell’ottava traversa via Rc6-Rd7-Re8-Rf8 oppure via Rd6-Rxd7-Re8-Rf8 e poi, avendo impedito la casa g7 al re nero, spinge in h7 e promuove con scacco controllando anche la casa a1 in caso di eventuale promozione del pedone nero sulla colonna “a”.
AdF/SM-93
Ladislav Prokeš
Národní Stred, 1944
Il Bianco muove e vince
In certe posizioni è meglio avere un pedone in meno, se sacrificandolo si apre una linea fondamentale per un espediente tattico.
AdF/SM-94
Abdelaziz Onkoud
Diagrammes, 2004
Il Bianco muove e vince
In questa posizione i pedoni del Nero sono molto minacciosi e… veloci! Il Bianco deve giocare una sequenza precisa ma anche molto logica per vincere.
Una manovra da ricordare!
Un caro saluto a tutti.