La tecnica dei Grandi Maestri (15)
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(del MI Federico Manca)
Gli scacchi attuali non riscuotono più di tanto il mio interesse. Mi riferisco ai primi giocatori del mondo. Mi sembrano un po’ tutti troppo interessati al risultato. Credo che un campione oltre all’aspetto agonistico dovrebbe anche porsi come risutato finale quello di realizzare qualcosa di bello esteticamente. Kasparov prima del suo ritiro si poneva come priorità, oltre al fatto di essere il numero uno, anche indubbiamente quello di creare un opera d’arte. Dal mio punto di vista Alekhine e Kasparov rappresentano l’apice degli scacchi dal punto di vista della creatività scacchistica. Ovviamente questa è solo una mia opinione. Credo però che ci siano giocatori destinati a rimanere nella storia degli scacchi per le centinaia di partite creative
giocate. Uno di questi è sicuramente Aleksander Khalifman.
[Nell’immagine di apertura, un giovane Khalifman)]
Aleksander Khalifman – Igor Novikov
Leopoli (Ucraina, URSS), 1985
(Commenti del MI Federico Manca)
Nella posizione iniziale il nero ha un pedone in più ma deve ancora terminare lo sviluppo.