I vincitori del Premio Internazionale di Poesie: “Scacchi, desiderio di infinito”
6 min read
Immagine creata da Carlo Alberto Cavazzoni
(Carlo Alberto Cavazzoni)
Ad ogni età si hanno “desideri”, essi rivestono un ruolo basilare nella vita di ciascuno di noi, indicandoci i sentieri da seguire.
La parola desiderio rimanda al De bello Gallico, lo scritto più noto di Gaio Giulio Cesare (100 a.C.-44 a.C.), nel quale si definiscono i “desiderantes” che erano i soldati sopravvissuti ai combattimenti che attendevano speranzosi, durante la notte e sotto un cielo stellato i compagni che ancora non erano rientrati dalla battaglia.
Da bambini si desidera diventare: calciatori, ballerine, principi e principesse, maghi o piloti di Formula uno.
Crescendo si alza l’asticella, si vuole scavalcare la siepe di Giacomo Leopardi (1798-1837), raggiungere l’orizzonte ed esplorare mondi lontani.
Ad alcuni intrepidi questo non basta ancora, forse ammaliati da divine voci di sirene di omerica memoria, cercano di seguire il suggerimento di Jim Morrison (1943-1971), il carismatico poeta statunitense leader della rock band californiana The Doors che affermava: “Non accontentarti dell’orizzonte cerca l’infinito”.
Ma che vertigini!!! Nessun altro tema ha affascinato e conquistato così profondamente l’animo umano come questa esplorazione.
E come ci si muove per vivere questa epica ricerca?
Il poeta Milan Kundera sostiene: “Chi cerca l’infinito non ha che chiudere gli occhi”.
Io consiglio una strada ugualmente semplice e a mio parere più efficace: iniziare una partita a Scacchi.
Cf3, e4, d4, c4 e via… si salpa verso l’ignoto, non importa se su un veliero o su una piccola barca a remi, l’importante è avere uno spirito curioso e indomito ed è così che si diventa navigatori dell’infinito.
Navigate sulla scacchiera giocando con il passatempo più ipnotico mai escogitato da mente umana, risultato di molte civiltà nel corso di numerosi secoli.
Indossate l’abito mentale di Samantha Cristoforetti, opponetevi alle rotte seguite da tutti, ascoltate la dolce musica delle onde ed il coro del vento del mare degli Scacchi e potrà capitare che in una giornata limpida, con il sole alto nel cielo di intravedere all’improvviso l’infinito, l’incommensurabile, l’irraggiungibile e l’inesauribile.
La ricerca dell’immenso attraverso il “Nobil Giuoco” è stato l’ingrediente segreto del 1° Concorso Internazionale di Poesie “Scacchi desiderio di infinito” organizzato dall’Associazione Culturale “Le pergamene di Melquiades” presieduta da Danilo Mallò, in collaborazione con la Casa editrice LE DUE TORRI di Bologna.
La competizione, riservata a poesie aventi come tema il gioco degli Scacchi, ha visto giungere in redazione ben 35 componimenti di ottima qualità che hanno seriamente impegnato la qualificata giuria che ho avuto il privilegio di dirigere.

La premiazione si è svolta in modalità on line, la sera di lunedì 10 ottobre 2022, sotto la regia della poetessa Gisella Fidelio e con gli interessanti interventi del Maestro Mario Leoncini, Coordinatore della Commissione Attività Culturali e Benemerenze della FSI, che ha ricordato quanto sia antico il legame tra gli Scacchi e la poesia, e del poeta Glauco Senesi che ha recitato un suo componimento ispirato dalla scacchiera appartenente al mosaico pavimentale della Cattedrale di Otranto realizzato dal monaco Pantaleone tra il 1163 ed il 1165.
Di seguito la classifica delle prime cinque opere classificate e la loro pubblicazione non prima di aver ringraziato la Federazione Scacchistica Italiana per il prestigioso patrocinio concesso, il Blog UnoScacchista per il valido sostegno all’aspetto culturale degli scacchi, e tutti i concorrenti per l’impegno profuso.
- 1 classificata: Un eterno duello in bianco e nero, di Nino Grasso (Avellino)
- 2 classificata: Parole in scacco, di Sergio Rossi (Cornate d’Adda-MB)
- 3 classificata: Quel paladino urlando furioso, di Angelo Rischiatutto (Settimo Milanese-MI)
- 4 classificata: Orfani avversari, di, Stefano Gresta (San Giovanni La Punta-CT)
- 5 classificata: Viaggio in 64 caselle, di Alessandro Corbetta (Milano)
Buona lettura e buon infinito.
1° – Un eterno duello in bianco e nero
Ah, di spietate leggi adamantine
e libera e fallace fantasia
sapessi dir la magica alchimia
che vita infonde in queste statuine!
Fragili Re, temibili Regine,
vispi Alfieri, Cavalli pronti al via,
Torri possenti e stoica fanteria:
siete gli eroi di un rito senza fine.
Cadete e risorgete sul sentiero
di un eterno duello in Bianco e Nero:
Notte e Dì? Male e Bene? Vita e Morte?
Suggestioni di allegorie profonde…
Chissà quale segreto si nasconde
nella tenzon tra Bianca e Nera corte!
Cantò già Borges l’aureo mondo vostro,
i suoi rigori, labirinti e forme:
perché dunque calcar siffatte orme,
versando indegnamente quest’ inchiostro?
Non saprei dir, qualcosa mi costringe,
qual pezzo ignaro di colui che spinge
i passi suoi durante una partita.
E chissà i passi nostri chi indirizza,
e dove, e quali son le parti in lizza
in quest’altro gran gioco ch’è la vita.
Nino Grasso
2° – Parole in scacco
Gioco contro il re di me stesso
in equilibrio tra parlare e tacere,
digitando a seconda dei giorni
tasti neri d’ardesia o di marmo.
Mi difendo dall’obliqua rettitudine
d’impeccabili alfieri arroccando
di dubbi e di pene. Offro in sacrificio
l’innocenza di un pedone
all’offesa alterità di una regina,
la follia ambigua di un cavallo scosso
alla logica ottusità quadrata di una torre.
Senza vinti né vincitori, depongo i pezzi
e le armi, occulto prove. Straccio fogli e rinnego
le tormentate parole d’amore
pensate scritte cancellate,
e che più non oso dirti.
Sergio Rossi
3° – Quel paladino urlando furioso
Le donne, i cavallier, torri, gli alfieri,
Le strategie, l’audaci prese io canto
Che furo al tempo, in scacchi bianchi e neri,
Che Bobby Fischer ruppe il russo impianto.
Con Karpov e Kasparov rieccol ieri!
Poi scisma e il titolo pel doppio vanto.
Re Carlsen vinse la riunione indiana,
In blitz Karjakin e l’Usaital Caruana.
O gran bontà dei giocatori antiqui
Gens Una in Fide, pur di suol diversi,
Cadenze stabil, no a incrementi iniqui,
D’apertura al mezzo obiettivi tersi
E tecnicismi nel final proficui
Che nel quick play finish van dispersi.
Del computer l’efferata tattica
Cassa di Caissa la grammatica.
Si scrisse che con buste in sospensione
Da aiuti esterni non saremmo indenni;
Ma studi, analisi, acculturazione,
Nel volgere di quasi due millenni
Guidar il re dei giochi a perfezione.
Il cyberchess degli ultimi decenni
La storia e la teoria condanna al rogo?
In questo amaro mar non dolce affogo!
Angelo Rischiatutto
4° – Orfani avversari
Tutto suona artificiale
tutto scorre innaturale
rallentato dal ticchettio dell’orologio.
Analisi elaborate
nel silenzio cerebrale
sbocciano e appassiscono nell’attesa
della mossa.
Frammenti di estranei pensieri
accompagnano le paure.
Gli occhi chiusi
sentiamo fredda nebbia
invadere la scacchiera.
Gli altri pezzi eliminati
infrante le regole
oggi
i padri Re lasceranno il campo
e solitari pedoni avanzeranno oltre il limite
soldati perduti in una sconosciuta dimensione.
Resteremo solo noi
due alfieri su case di opposto colore
orfani avversari
eterni prigionieri
delle nostre diagonali.
Stefano Gresta
5° – Viaggio in 64 caselle
e4. tocco il pedone apro la partita
la storia si riavvolge in un viaggio nel tempo
che dà le vertigini, anche ai più saldi.
Cc6. Eccomi ora nell’antica India, terra mitica e leggendaria
che già il Grande Alessandro vide e ammirò nella sua insaziabile fame di conquista
Ac4. In viaggio in una carovana mercantile portata da persiani che provano a comprendere meglio
come vendere questo strano gioco
di carri e di fanti, che tanto piace agli indiani
Cf3. Mare aperto, tempo oscuro.
Sono diretto in Europa, terra cristiana di storia e di innovazioni.
Forse è lì che troverò nuova linfa per le mie 64 case.
O-O. Nelle corti e nei castelli tutti parlano di me
del nobil giuoco
che è in realtà uno specchio dove ognuno può trovare il suo sé.
Cinque mosse. Un tempo infinito. Un unico viaggio.
Alessandro Corbetta
Sono nato a Carpi il 17 settembre del 1953. Diplomato nel 1972 in Perito Tecnico Industriale ho successivamente superato il biennio d’Ingegneria chimica. Sono Maestro di Scacchi ad honorem ed Istruttore della F.S.I. Autore di libri di buon successo come: “Il Castello degli Scacchi” (Ed. LE DUE TORRI 2008), “I segreti del Castello degli Scacchi” (in collaborazione con il Maestro Internazionale Roberto Messa Ed. LE DUE TORRI 2011 ), “Il piccolo Cavaliere del Re degli Scacchi” (Ed. La Fondazione di Vignola). Nel 2010 ho ricevuto il premio per il migliore istruttore del nord Italia 2009.