La tecnica dei Grandi Maestri (33/2) – Andor Lilienthal
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Lilienthal contro Boleslavski al 12° Campionato Sovietico del 1940
(del MI Federico Manca)
Riprendiamo le partite selezionate di Andor Lilienthal da dove l’avevamo lasciata ieri, ovvero dopo la famosa vittoria su Capablanca. Nel 1940 Lilienthal ottiene il suo più grande successo in carriera, diventando campione sovietico a pari merito con Igor Bondarevsky.
Andor Lilienthal – Alexander Kotov
Mosca, 20 settembre 1940, Finale del 12° Campionato URSS
(Commenti del MI Federico Manca)
Lilienthal non era capace solo di condurre grandi attacchi; era dotato anche di una raffinata capacità di giocare i finali e condurli in maniera esemplare. Ecco la partita che gli valse il titolo di campione Sovietico.
Andor Lilienthal – Igor Tsakharovich Bondarevsky
Mosca, 2 ottobre 1940, Finale del 12° Campionato URSS
(Commenti del MI Federico Manca)
Le uniche due vittorie di Lilienthal contro il futuro campione del mondo Botvinnik furono nette sul piano posizionale. Ecco un frammento di una delle due.
Mikhail Moisevich Botvinnik – Andor Lilienthal
Leningrado/Mosca, 12 aprile 1941, Finale del 13° Campionato URSS
(Commenti del MI Federico Manca)

Veramente istruttivo il modo di condurre l’attacco contro il giovane David Bronstein che soli quattro anni dopo avrebbe sfidato Botvinnik per il titolo di campione del Mondo.
Andor Lilienthal – David Ionovich Bronstein
Leningrado, 17 febbraio 1947, Finale del 15° Campionato URSS
(Commenti del MI Federico Manca)
Andor Lilienthal – Leonid Stein
Kiev, 1957, 26° Campionato Ucraino
(Commenti del MI Federico Manca)
Andor Lilienthal – Bent Larsen
Mosca, 1962
(Commenti del MI Federico Manca)

Contro Keres, Lilienthal non ha mai avuto particolare successo, con uno score nettamente favorevole al campione estone. Ecco l’unica vittoria di Andor contro Paul.
Andor Lilienthal – Paul Keres
Leningrado/Mosca, 27 marzo 1943, Finale del 14° Campionato URSS
(Commenti del MI Federico Manca)
Non mi mai stato chiaro il motivo della scelta di Lilienthal di tornare in Russia nel 1935. Forse in Ungheria non si stava bene? Probabilmente dopo le leggi razziali del 1933 anche in Ungheria si cominciava ad avvertire un’aria pesante, e Andor colse quindi l’occasione di ritornare nella sua terra di origine per fare un salto di qualità confrontandosi con i giocatori sovietici che già all’epoca rappresentavano la scuola più importante e che per decenni avrebbero poi dominato la scena mondiale.
(2. Fine)