Scacchi Rossi, Rossetto e Rossolimo
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(Riccardo Moneta)
Gli scacchi sono un gioco per pezzi Bianchi e Neri. Inconfutabile. Ma chi di noi non ha mai incontrato sulla scacchiera un ‘Rossi’ giocatore? Il primo che io ricordo è quel Pietro Rossi (Treviso 1924 – Matera 2020) che fu un bravo compositore e che nel 2007 ricevette dalla FSI una meritata medaglia d’oro alla carriera.
E poi ricordo bene Giampiero Rossi, un maestro milanese, classe 1934, che incrociai spesso quando per pochi anni, intorno al 1980, mi ero affacciato nel gioco vivo dei tornei. Mi ricordo i suoi lunghi capelli neri accortamente spettinati e il suo aspetto di assorto pensatore sempre nascosto dietro dei piccoli occhialini. E vedo che oggi abbiamo anche un Carlo Rossi Maestro Internazionale di Padova (classe 1960), un Aldo Rossi Maestro FIDE romano (classe 1984) e diversi altri ‘Rossi’ Candidati Maestri in svariate località del Paese. Ma Rossi è un cognome tanto comune … !
Poi c’è addirittura una squadra, la A.S.D. “Scacchi Rossi”, che ha sede ad Altamura (Bari). Questa associazione, da quanto so, è sempre più attiva, sempre molto impegnata anche in attività meritorie di carattere sociale, e di recente due suoi ragazzi, Alberto e Michele, sono diventati, nelle rispettive categorie, campioni italiani di scacchi per corrispondenza. Bravissimi i ragazzi e i dirigenti dell’associazione!
Tutto ciò sembra quasi una scusa (e forse in parte lo è) per arrivare a presentarvi una bella partita, altrettanto ben commentata da un giornalista d’eccezione, il nostro magnifico Mario Monticelli, il grande maestro ‘ad honorem’ veneziano (1902-1995) che è stato tra i più forti scacchisti italiani di sempre.
Ed i protagonisti di questa partita, oggi, non potevano essere altri che … Rossetto e Rossolimo!
Héctor Decio Rossetto (1922-2009) è stato tra i migliori GM argentini di ogni tempo. Gli scacchisti argentini del secondo dopoguerra, guidati da Miguel Najdorf, potevano battere qualunque squadra: Eliskases, Pilnik, Guimard, Panno sono solo la punta di un movimento che negli anni ’50 raggiunse il massimo splendore.
Suo avversario in questa partita è Nicolas Rossolimo (1910-1975), GM statunitense, a lungo vissuto a Parigi, di origine ucraina e di padre greco. Ex fattorino, tassista, musicista e cantante, partecipante a cinque edizioni di olimpiadi scacchistiche, alla fine il suo nome è rimasto impresso negli annali di scacchi quale inventore della variante Rossolimo della difesa Siciliana (1.e4,c5 2.Cf3,Cc6 3.Ab5).
Eccoci. Siamo al secondo turno del torneo di Mar del Plata 1950. Si tratta di una miniatura istruttiva quanto spettacolare. Se già non la conoscete, non perdetevela per tutto l’oro del mondo! E allora lascio subito la parola al nostro Monticelli.
Rossetto – Rossolimo
Mar del Plata 1950
Cosa aggiungere d’altro? Mah, si può dire che il bravo Hector Rossetto qui ha saputo colpire con mano ferma e precisione infallibile, quasi come l’arma del Guglielmo Tell di … Gioachino Rossini!
Scherzi a parte, nel torneo di Mar del Plata 1950 si ebbe fino all’ultimo turno un vero duello all’arma bianca fra i giocatori argentini e quelli jugoslavi. Prevalsero questi ultimi grazie a Svetozar Gligoric (p.11,5/17). Hector Rossetto (che aveva vinto con p. 13/17 l’edizione dell’anno precedente) divise il secondo premio con Carlos Guimard (11/17), mentre al quarto posto giunsero Julio Bolbochan e Vasja Pirc (10,5/17). Al bravo Rossetto il bis vittorioso sarebbe riuscito nel 1952, sia pure a pari merito con il connazionale Bolbochan.