Grand Prix dell’Umbria 2024: una felice intuizione
(Uberto Delprato)
A volte bisogna proprio vedere un’idea realizzata per capire quanto fosse concreto un sogno. L’offerta di tornei weekend è certamente abbondante e per chi ha tempo e risorse non è difficile comporre un proprio calendario in giro per l’Italia. E allora… perché non ideare un circuito di tornei che condividano l’impostazione, il territorio e siano collegati per una classifica finale? E’ quello che si sono chiesti Daniele Ubaldi e Sergio Rocchetti dell’associazione scacchistica “A Gonfie Vele”: la risposta è stato il Grand Prix dell’Umbria 2024, che dopo Perugia, Todi, Acquasparta, Amelia e Spoleto si chiuderà a Bevagna a metà dicembre.
Quando fu lanciata, l’idea sembrava fin troppo ambiziosa: come convincere un numero sufficiente di scacchisti ad andare a giocare in Umbria, spesso in cittadine minori, nonostante la concorrenza? E, soprattutto, come mantenere un numero sufficiente di partecipanti durante così tanti mesi (da febbraio a dicembre)?

La formula organizzativa è complessa ma abbastanza semplice da spiegare: si organizza un torneo weekend a tre fasce, con l’obiettivo di avere in totale tra 100 e 150 giocatori, si sceglie come sede di gioco un palazzo storico di grande impatto e si condisce il tutto con una forte presenza sui social, con commentatori e youtuber, con simultanee e tornei lampo e, soprattutto, con tanta simpatia.
Mi fa piacere sottolineare la capacità degli organizzatori di ottenere dagli enti locali l’utilizzo di ambienti di grande valore storico ed artistico, che non possono che ispirare i giocatori offrendo una cornice così splendida.
Aggiungendo alcuni ingredienti caratteristici dell’Umbria, ovvero una posizione centrale e comoda da raggiungere da tutta l’Italia centrale, un’offerta turistica “slow”, lontana dalla frenesia dei grandi centri urbani e, ovviamente, una ospitalità ben nota, il Grand Prix è diventato quasi subito una delle opzioni più gettonate per le escursioni scacchistiche del fine settimana.
Considerando anche alcuni tornei “amici” non organizzati da “A Gonfie Vele”, come quello di Gubbio di inizio Marzo e quello di Trevi che si svolgerà dal 31 ottobre al 3 novembre (Vesus) , ecco che l’Umbria si è trasformata in un “circolo scacchistico diffuso”, con ben 8 tornei weekend nell’anno e la presenza di molti forti giocatori, primo fra tutti il MI Edoardo Di Benedetto, che non ha mancato un appuntamento.

Sergio Rocchetti è però anche molto orgoglioso di un altro aspetto molto speciale del Grand Prix: “Abbiamo deciso di non premiare i vincitori con le solite coppe, ma con oggetti artistici in ceramica, realizzati dai ragazzi con disabilità complessa del Centro di integrazione e riabilitazione di Porchiano di Amelia. In questo modo abbiamo voluto coinvolgere nell’iniziativa più componenti della società umbra possibile e dare al Grand Prix un significato maggiore del, comunque importante, indotto turistico.”

Inoltre, in alcune tappe come Acquasparta, Todi e Bevagna è stato e sarà allestito un concorso pittorico a tema scacchi. “Mi avvalgo della collaborazione del maestro di spatola Marco Giacchetti che ha abbandonato le competizioni agonistiche di scacchi e che ha un’associazione di pittori a Bastiola.” continua Sergio, che conclude con “La giuria del concorso pittorico sono proprio gli scacchisti, che votano tramite apposite schede.”

L’attenzione ai particolari ha poi portato ad un gran numero di scacchiere digitali (24 a Spoleto) per la ritrasmissione su lichess[dot]org e su chess[dot]com e per il commento dal vivo su Youtube da parte di commentatori noti come il MF Nicolò Napoli e Alessandro Fiorelli (il “Cobra“), nonché con una grafica ben studiata per i bandi, con magliette ricordo di ogni torneo per tutti i partecipanti e tante, tante foto dei partecipanti pubblicate sulla pagina Facebook della ASD “A Gonfie Vele”.
Personalmente ho partecipato al torneo di Spoleto di inizio ottobre quindi ho potuto vivere di persona tutto quello che vi ho descritto. A Spoleto, tutto esattamente come promesso, in particolare la sede di gioco, il palazzo Leti Sansi a Piazza del Mercato.
Il Grand Prix si chiuderà con il torneo di Bevagna previsto per il fine settimana del 13-15 dicembre (Vesus) con ulteriori premi per i vincitori della classifica combinata.

Visto il successo della formula e l’accoglienza degli appassionati (e famiglie, visto che di certo nei paesi che hanno ospitato i tornei le occasioni di passare ottime giornate di vacanza non sono mancate), non posso che augurarmi non solo che la manifestazione venga ripetuta nel 2025, ma che il modello venga adottato in altre regioni, auspicabilmente coordinando le date dei tornei.
Ci vediamo a Bevagna per l’ultima tappa del Tour e un piatto di gnocchi al Sagrantino?