Lo studio e un problema
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(Riccardo M.)
Studiare “è” un problema. Così sentivo dire ieri fuori da una scuola. E allora è sufficiente togliere l’accento e il problema sarà risolto. Come qui per noi.
Lo studio è del grande Alexey Alexeyevich Troitzky (1866-1942), russo, considerato il padre della “studistica” moderna, geniale autore di oltre 1.000 studi, forse anche 1.400. Purtroppo molti dei suoi manoscritti andarono perduti durante l’assedio nazista di Leningrado, assedio che causò un milione e mezzo di morti, per lo più civili, con fini particolarmente tragiche come quella del povero Troitzky, deceduto per fame.

Semplice e intuitivo, questo studio. Basta avere l’intuizione giusta, che qui è rappresentata dall’occupazione della casa g6 (sì: g6!) che deve essere interdetta alla fuga del Re nero. La semplicità è nelle prime due mosse, che avremmo fatto anche noi:
1.Db6+ Rd5 2.Cf4+ Re5 L’intuizione arriva adesso 3.Cg6+! fxg6 (obbligata). Il resto è quasi noia 4.Dd4+ Rf5 5.Df4+ e vince

Il problema è di Rudolf Svoboda, giocatore e prolifico compositore cecoslovacco (1885-1948), autore del libro “Selezione di 100 problemi di scacchi”. Neppure questo è troppo difficile, ed è divertente e scoppiettante.

1.Ce2++ Rd1 2.Dc1+! Axc1 3.Cxc3+ Rd2 4.Cxb1+ Rd1 5.c4 matto
Un cavallo stupefacente! Se non erro, i problemisti chiamano questo tema proprio “la crociata di Cavallo”.
Alla prossima puntata di “Lo studio e un problema”!
Due veri gioielli combinativi!