L’affogato
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(Topatsius)
Tra i matti più belli, forse l’affogato è sempre il più bello.
A proposito, qualcuno ancora crede che per parlare di matto affogato il Re soccombente debba trovarsi in un angolo della scacchiera.
Non è proprio così: basta che il Re si trovi in una qualunque casa laterale.
Guardiamo questo esempio, tratto da una partita realmente giocata nel lontano 1903 a Losanna.
W.Renold – R.Agassiz, Losanna 1903
1.e4 e5 2.f4 exf4 3.Cf3 g5 4.Cc3 g4 5.Ce5 (il “Gambetto Quade”!, oggi tra le aperture classificato con “C37”) 5. … Dh4+ 6.g3 fxg3 7.Dxg4 g2+ (forse è meglio cambiare subito le Donne) 8.Dxh4 gxh1=D 9.Dh5

9. … Ae7?!
Lo scorso anno (2016) in Bundesliga la partita Petr-Velicka proseguì con 9… Ch6 10.d4 d6 11.Axh6 dxe5 12.Dxe5+ Ae6 13.Dxh8 Cd7 14.Axf8 000 15.Dxh7 Cf8 16.Dh6 Ag4 17.Df4 Dg1 e, dopo lunga lotta, finì patta alla mossa n.74.
10.Cxf7 Cf6?? (ed è la fine) 11.Cd6++ Rd8 12.De8+ Txe8 13.Cf7 matto

Questa partita apparve all’epoca pubblicata in una rubrica del giornale “L’Eclaireur de Nice”.
Il matto affogato è un tema divertente per chi lo agisce ma orribilmente frustrante per chi lo subisce! In genere è dovuto a un momentaneo cedimento della capacità di mantenere costante la concentrazione sulle sessantaquattro case, a causa, ad esempio, di quelli che in psicologia si definiscono come “pensieri molesti”, oppure alla vulnerabilità intrinseca del principiante, detta anche “pollagine”… la stessa che fa lasciare un pezzo “sotto” ossia in presa o a non far vedere una combinazione, anche se è vero che fior di Maestri nei tornei, qualche volta subiscono l’oltraggio di una ingenuità come il matto affogato… particolarmente elegante, a mio modesto parere, il matto affogato dato col cavallo. Matteo Maglia
In particolare l’affogato su colonna centrale è ancora più bello di quello su casa d’angolo, in quanto il Re “affogato” deve essere circondato da ben 5 pezzi anziché 3.
Matteo, grazie e un saluto cordiale.