Bella l’indipendenza
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(Topatsius)
10 ottobre. Non ho bisogno di nessuno e non mi manca nulla. Vivo in Garfagnana. Sono abbastanza ricco e non mi va più di pagare le tasse ad uno stato inefficiente, marcio e corrotto. Sono il fondatore del movimento “Garfagnana libera”.
20 ottobre. Oggi abbiamo votato per l’indipendenza della Garfagnana: 90% di SI’, un trionfo, tutti a piangere con me in piazza. Finalmente liberi! Al diavolo l’Italia e l’Europa! La nostra nuova moneta sarà l’escudo garfico. La nostra capitale sarà: Garraf di sotto. Evviva l’indipendenza!
30 ottobre. Oggi abbiamo scoperto che in Garfagnana non abbiamo il caffè, i cerotti, la cioccolata, il karkadè e lo shampoo. Che per acquistarli all’estero servono già almeno due milioni di escudi garfici. Ma per stampare gli escudi garfici ci vuole tempo e noi ancora li dobbiamo disegnare. E il disegnatore è emigrato all’estero.
10 novembre. Oggi qui è sparito a tutti il collegamento internet. Non posso più giocare la solita partita a scacchi col mio “Play chess with your free program”. Ce l’hanno con noi i poteri forti: i bancomat non erogano nulla perché quasi tutte le banche sono emigrate (è una congiura della finanza internazionale) e da ieri non arrivano più a Garraf di sotto nemmeno i rifornimenti di benzina, gas e cianuro di potassio.
20 novembre. Ce l’hanno con noi perfino i turisti, anche loro tutti emigrati all’estero. Mia moglie non è emigrata solo perché alla frontiera con l’Italia (sfortunatamente) non l’hanno fatta entrare. Oggi è finita pure la riserva di Voltaren: dev’essere una congiura delle grandi case farmaceutiche mondiali. Ma “Play chess with your free program” è ciò che più mi manca.
30 novembre. Ce l’hanno proprio con noi i cattivi banchieri di Schengen e Bruxelles: l’escudo garfico oggi vale la metà di ieri e la decima parte di un mese fa. Ebbene, io oggi ho deciso che posso fare a meno di tutto ma non del mio “Play chess with your free program”. Sì, ho deciso.
E allora? E’ bella l’indipendenza, sì, molto bella, ma forse qui in Garfagnana torneremo presto a votare … anche se per ora non abbiamo più le schede elettorali, esaurite.
E poi qui già abbiamo una piazza che si chiama così: “Piazza Indipendenza” … Potrebbe bastare, no?
P.S.: ogni riferimento alla nostra splendida e tranquilla Garfagnana, e l’utilizzo del nome stesso, è puramente casuale e finalizzato alla satira politica nei confronti di un certo strisciante (in Europa) e attuale pensiero anche inconsapevolmente anti-europeo.
divertente,molto attuale vista la Catalogna e la sua richiesta d’indipendenza,ciao Gianfelice
Piazza Indipendenza più che sufficiente.
Dopo la Caporetto arrivò il Piave uniti per la patria si trovarono, urlando non passa lo straniero .