Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Deviazioni e inchiodature sulla grande diagonale nera

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(Riccardo M.)
Sì, figure come deviazioni e inchiodature non sono soltanto un fastidio o un’esercitazione teorica accademica. Qualche volta sono terribilmente e praticamente decisive.

[Nella foto, il GM Vlastimil Jansa nel 2017]

Facciamo due esempi, che hanno molte analogie: anzitutto uno dei due protagonisti è sempre lo stesso giocatore (V.Jansa) e poi entrambi hanno in comune il disgraziato posizionamento di un pezzo nero sulla casa “h8” e conseguenti elementi combinativi esiziali per il risultato a favore del conduttore dei pezzi bianchi. E si tratta di due partite separate da ben 44 anni! Iniziamo dal più recente esempio, anzi recentissimo: luglio 2018.

Il GM Vlastimil Jansa (75 anni, Elo 2451!) ha finito da pochi giorni di giocare l’Open di Benasque, nei Pirenei spagnoli, deve ha ottimamente figurato il nostro Vocaturo. Ha il Bianco contro il GM venezuelano Eduardo Iturrizaga Bonelli, dal quale lo dividono ben più di 44 anni, visto che Eduardo ne ha appena 28, ed esattamente 200 punti Elo (2651 per Eduardo).

Qualcuno dei nostri lettori ricorda senz’altro il Grande Maestro Jansa (per anni punta fissa della nazionale cecoslovacca), e magari ci ha pure giocato, forse a Madonna di Campiglio nel 1973, quando il GM di Praga seppe precedere tutti gli altri protagonisti.

Jansa ancora oggi si diverte alla sua veneranda età, e talvolta azzarda attacchi pericolosi, come qui con il venezuelano, attacco che però stavolta non sembrava approdare a nulla.

Jansa-Iturrizaga Bonelli, Benasque 2018, 4° turno

La mossa numero 33 del Bianco è stata Tfd1, attaccando la Donna nera. Iturrizaga mette clamorosamente il piede in fallo, o meglio mette qui la sua Torre in h8: 33…Th8??, casa che scotta sulla fatidica grande diagonale nera.

L’esperienza di Jansa è veramente tanta (era già maestro internazionale nel 1965!), e i suoi riflessi, 75 anni permettendolo, sono ancora ben funzionanti. E allora non si lascia sfuggire l’occasione ghiotta, nonostante abbia appena due minuti scarsi per arrivare al controllo del tempo: 34.Tg6+! 1-0. La torre in g7 è terribilmente riluttante a muoversi (“deviazione”) a causa delle catture prima in h8 (con scacco!) e poi in d4.

Chissà se in quegli attimi a Jansa sarà venuta in mente una partita (anzi, una miniatura!), che invece lo vide soccombere nel 1974 contro il GM austriaco Karl Robatsch (1929-2000). Il tema in quella occasione fu la “doppia inchiodatura”. La grande diagonale nera (sempre quella!) trema ancora oggi da quel giorno!

Guardate la posizione:

Robatsch-Jansa, Sochi 1974

Come dite? Il Nero ha guadagnato un pedone? Sì (con 11…Axc3), ma ha perso la partita perché qui seguì la scenica 12.Dd2! Non vi fu scampo per Jansa che continuò con 12…Dxd5 (che altro?), ma abbandonò dopo 13.Dxc3+,e5 14.Cxe5! 1-0 (se 14… Dxe5 15.Dc2).

Corsi e ricorsi storici: terreno delle combinazioni, in entrambe le partite mostrate, è stata la grande diagonale nera e perno delle combinazioni è stata la presenza di un importante pezzo nero nella casa “h8”. Nella prima partita Iturrizaga Bonelli ha inopinatamente portato in “h8” la sua torre, nella seconda (44 anni prima) è proprio la posizione disgraziata del Re nero di Jansa in “h8” ad aver permesso al Bianco di realizzare l’inchiodatura incrociata!

Deviazioni o inchiodature, possiamo chiamarli come ci pare questi elementi combinativi che a volte si presentano sulla scacchiera improvvisi come una tromba d’aria estiva. E a volte fanno molto, molto male ….

E gli scacchi son sempre molto, molto sorprendenti e affascinanti, grazie anche a quei protagonisti (come il GM Jansa) che hanno sempre cercato di regalare a se stessi e al pubblico momenti di divertimento, esperimento, novità e suspence.

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