Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

I luoghi degli scacchi: Livorno

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(Claudio S.)
Livorno è città di mare, con il suo porto, il faro, i fossi, i bagni. I Bagni Acquaviva furono costruiti nel 1840, primi in Italia in muratura. Nel 1846 sorsero lì vicino i Bagni Pancaldi, là dove il Granduca Leopoldo II di Toscana , detto Canapone per la barba bionda, si era fatto costruire un baldacchino in ferro per le bagnature estive. I Bagni Pancaldi erano un ambiente esclusivo e raffinato, con eleganti camerini da bagno, bagni idroterapici, bagni caldi di mare, una sala da pattinaggio e il famoso Caffè-Concerto Olympia, aristocratico ritrovo in stile parigino dell’alta società e di artisti e letterati come Carducci, Pascoli e Mascagni.

Francesco Piacenza ne “I campeggiamenti degli scacchi” del 1683 racconta che “nella città di Livorno si ritrova cattivo (in prigione) un Chiaus, o Ambasciatore de Regni di Egitto, che si spacciava per primo giocatore di scacchi che fosse nel mondo, e così io andai a giuocar seco nello Bagno (penale) di essa città….vinsi io….con tanta facilità…”.

Nell’ottocento Livorno fu uno dei poli scacchistici nazionali, grazie alla presenza di Emilio Orsini, ottimo giocatore, problemista (pubblicò i suoi “100 problemi di scacchi”) e grande organizzatore.

Nel 1875 nacque a Livorno la “Nuova Rivista degli Scacchi”, fondata da Orsini, Seghieri e altri appassionati labronici, che andò avanti con le pubblicazioni fino al 1903. Nel 1878 Livorno ospitò il II° torneo nazionale, vinto dal romano Sprega davanti al padovano Maluta. Marchettini ne pubblicò un simpatico resoconto.

Di contorno si svolse un torneo handicap, formula al tempo apprezzata quanto il torneo regolare. La spuntò il dilettante Axel Chun che in finale superò Matteo Maurogordato. Al primo turno del torneo handicap venne eliminato l’appassionato scacchista Giuseppe Ravizza, passato alla storia come l’inventore del “cembalo scrivano”, una macchina da scrivere meccanica così chiamata per i tasti simili a quelli del pianoforte.

Nella prima parte del Novecento Livorno formò tre maestri nazionali, Miliani, Bernheimer e Foraboschi, e organizzò un piccolo torneo internazionale nel 1926.

Livorno 1926: 1°Rosselli 7,5, 2°Davidson 7, 3°-Sacconi 6,5, 4°Calapso 4,5, 5°Calà 4, 6°-8° Rastrelli, Hellmann, Schroeder 3,5, 9°Landau 3, 10°-11°Matteucci e Guarini 2, 12°Geier 1

Devono passare cinquant’anni, per ritrovare a Livorno giocatori di livello internazionale. Nel marzo del 1976 la Bulgaria del GM Radulov e del MI Minev, vince il “Campionato Europeo dei Sindacati” precedendo Polonia, Romania, Italia A (Beggi e Cappello R.), Cecoslovacchia (col GM Filip), URSS (col GM Balashov), Italia B e C.


Puoi trovare “I luoghi degli scacchi” nelle principali librerie on-line, come MondadoriStore, ibs e laFeltrinelli.

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