Un matto alla Torre
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(Topatsius)
Quando càpita l’occasione, il matto alla Torre è buono come quello al Re per vincere una partita. Non lo sapevate? Non bisogna però distrarsi e bisogna intuire quale è il momento buono per lasciar perdere altre iniziative meno utili e dedicarsi a intrappolare la torre nemica. E se arrivano i turchi dal mare con la loro temibile flotta, nessun posto è buono per avvistarli per tempo come la “Torre Matta” di Otranto (nella foto).
Nella finale del campionato georgiano 2017 non si distrasse affatto il bravo Davit Jojua (trentenne GM, nella foto), e a quel punto non ci fu niente da fare per il suo avversario, il giovane (classe 2002) Nikoloz Petriashvili.
Jojua avvistò il “matto alla torre” in quattro mosse. Eccolo:

In verità chi guarda questa posizione potrebbe immaginare che il conduttore dei neri abbia fatto cadere per terra tutti i suoi pezzi e poi li abbia rimessi del tutto a caso sulla scacchiera. O no? No!
Ed eccoci allora al matto in quattro, non troppo difficile effettivamente da trovare: 32.Cb5, obbligando il nero a spostare Re o Torre. 32. … Ta8 33.Ab6+ Re7 34.Cc7 Tb8 35.Aa7 e matto alla Torre!