Uno Scacchista

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[R] Caserta: una vivente partita a scacchi giuocata nel cortile della Reggia

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R I S T A M P A

(UnoScacchista)
Con questo titolo il Giornale Luce nel 1934 introduceva un filmato sulla partita di scacchi viventi giocata all’interno della residenza reale più grande del mondo: la Reggia di Caserta, oggi patrimonio dell’UNESCO.

(in apertura, la “Dichiarazione dei disegni del Reale Palazzo di Caserta alle sacre reali maestà di Carlo re delle Due Sicilie. Napoli, Regia Stamperia” di Luigi Vanvitelli, 1756)

Non esiste un Palazzo inventato con altrettanta grandezza, veramente Reale, in alcun altro Paese di Europa” è riportato nel “Catalogo ragionato dei Libri d’arte e d’antichità posseduti dal Conte Leopoldo Cicognara” del 1821; e davvero la Reggia è un complesso di una tale magnificenza, eleganza e ampiezza che non può che lasciare affascinato chiunque abbia la fortuna di poterlo visitare.

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Il Palazzo Reale visto dal Parco

Progettato da Luigi Vanvitelli, il Palazzo Reale e lo splendido parco sono un’espressione altissima del barocco italiano e della capacità di immaginare una realtà funzionale a scopi amministrativi armonizzata con il palcoscenico offerto dalla natura e con l’eleganza delle installazioni scultoree e dei giardini all’Italiana e all’Inglese.

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La fontana di Diana e Atteone

La pianta del Palazzo Reale è rettangolare, con i lati di  247 e 190 metri e in uno dei quattro cortili quadrati interni, il 21 Aprile 1934 si svolse una memorabile partita a scacchi con pezzi viventi.

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Vista aerea del complesso della Reggia di Caserta al giorno d’oggi

Fu una manifestazione che coinvolse tutta la città: i 32 personaggi in costume storico partirono da piazza Margherita (oggi piazza Dante) e percorsero corso Umberto (oggi via Douhet) fino al palazzo Reale tra due ali di folla festante, preceduti da 4 araldi che facevano squillare le trombe. Facevano parte del corteo e della partita ben 8 cavalli, perché anche i Re e le Regine erano a cavallo, accompagnati dai rispettivi palafrenieri. Il corteo entrò nel Palazzo Reale dove, nel cortile destro, era stata tracciata una scacchiera di 40 metri di lato. I due giocatori presero posto ed iniziarono la partita.

L’avvocato napoletano Lucio Del Vecchio, Maestro FSI e ASIGC, fu chiamato a giocare con il Bianco contro Giuseppe Menna nella spettacolare partita. Pur non esistendo la televisione, l’avvenimento ebbe risonanza nazionale perché fu proiettato spesso nei celebri Cinegiornali Luce. Ed ecco quello che dagli anni ’30 è arrivato a noi.

Dall’Archivio Storico Luce
Le mosse erano comunicate a mezzo di megafoni.
Vinse il Bianco per abbandono del Nero.

Questa la descrizione della sequenza del Giornale Luce B0464 del 1934:

“Cavalieri nel cortile della reggia, uomini mascherati avanzano portando trombe e modellini di torri; uomini in maschera e cavalieri si muovono sulla scacchiera disegnata sul terreno, spettatori intorno assistono alla partita.”

Ed anche noi, oggi, ci uniamo agli spettatori dell’epoca per ammirare lo spettacolo, ringraziando l’Archivio Storico Luce per aver conservato e reso pubblico questo splendido affresco di storia scacchistica e di cultura italiana.

PS: Non ho trovato traccia della partita Del Vecchio-Menna; qualcuno la conosce?


[La maggior parte nelle informazioni sull’evento scacchistico è ricavata
dall’articolo dell’ASIGC sul “1° Campionato Assoluto (1939-1941)”]

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