Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

I luoghi degli scacchi: Mannheim

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(Claudio S.)
Il 12 giugno del 1817 Karl Drais coprì la (breve) distanza tra Mannheim e Rheinau con la sua nuova invenzione, la “draisine”. Questa era una bicicletta senza freni e pedali, che come metodo di propulsione si avvaleva di gran pedate al suolo…

Passarono i decenni, ed a Mannheim accadde un secondo evento fondamentale per la storia dei trasporti.

Il 3 luglio 1886, Karl Benz coprì la distanza di qualche decina di metri lungo la Ringstrasse, con la sua Benz Velociped. Questa fu la prima automobile della storia, un triciclo mosso da un motore a scoppio. Il figlio di Benz, Eugen, fu costretto a seguire a piedi il veicolo per rabboccare in continuazione il carburatore, non essendo previsto un serbatoio di carburante. Dato lo scarso successo del mezzo, il buon Benz cadde in depressione, ma ci pensò la moglie Bertha a far arrivare il successo: il 5 agosto del 1888 “rubò” l’autovettura al marito, ed insieme ai due figli percorse i 100 km. che la separavano dalla casa dei suoi genitori a Pforzheim, per poi fare ritorno a Mannheim per un’altra via. Di colpo l’opinione pubblica si rese conto delle potenzialità dell’automobile. Quel percorso di 194 km. è oggi una famosa strada turistica storico-culturale, la “Bertha Benz Memorial Route”.

Il 30 settembre del 1929, il coraggioso aviatore Julius Hatry volò da Mannheim a Francoforte a bordo del suo Rak 1, il primo aerorazzo della storia.


Il Congresso di Mannheim, comprendente numerosi tornei, rimase, al pari del torneo di Baden Baden del 1870 e dell’Olimpiade di Buenos Aires del 1939, uno degli eventi più drammatici della secolare storia degli scacchi.

Il Congresso iniziò il 20 luglio 1914, ma le cose precipitarono rapidamente: la Germania dichiarò guerra alla Russia il 28 luglio, alla Francia il 1° agosto e alla Gran Bretagna il giorno seguente. Il torneo venne interrotto dopo l’undicesimo turno, il primo di agosto. Vi fu una frettolosa distribuzione di una parte dei premi, e tutti scapparono come poterono.

L’australiano Gundersen racconta che riuscì ad arrivare in treno fino ad Oslo impiegando sei giorni, per un viaggio che ne doveva durare uno e mezzo, e durante quel periodo mangiò solamente due volte.

L’americano Marshall scappò ad Amsterdam, ma durante l’attraversamento della frontiera perse il bagaglio che conteneva anche i premi del torneo di San Pietroburgo. Miracolosamente ricevette il bagaglio, intatto, cinque anni dopo a New York!
Ai numerosi giocatori russi impegnati nel torneo andò peggio: Alekhine ed i suoi colleghi vennero rinchiusi nel posto di polizia di Mannheim, dal quale vennero presto trasferiti prima a Ludwigshafen e poi a Ratstatt., il 4 agosto. Qui Alekhine, Bogoljubow, Rabinovich e Weinstein divisero la camera, giocando alla cieca.

Nella seconda metà di agosto vennero trasferiti in un Hotel a Baden Baden. Il 14 settembre Alekhine, giudicato da un medico fisicamente inabile al servizio militare, venne rilasciato, e attraverso la Svizzera, l’Italia (Genova), l’Inghilterra e la Scandinavia ritornò a San Pietroburgo. Per gli altri invece vi fu la prigionia a Triberg.

Ora parliamo di scacchi, per raccontare che dopo undici turni il giovane Alekhine si stava avviando verso il primo grande successo della sua carriera, anche se doveva ancora affrontare i diretti rivali in classifica, Vidmar, Spielmann, Marshall e Reti.

Il torneo minore venne interrotto quando in testa era, a sorpresa, il turco residente in Francia B.Hallegua.

Torneo sussidiario A: B.Hallegua 8/11, I. Rabinovich 7,5/10, O.Tenner 7,5/11, Ahues 6,5/10, Asztalos 6/10, Bohatyrchuk, Herland, Schelfout e Studt 5,5/10, Selezniev 5,5/11, Opocensky 5/11, Maljutin 4,5/10, Hilse 4/11, W.Henneberger 3,5/10, Schonmann 3/11, H.Duhm e Gundersen 2,5/10

Il russo Pjotr Romanovsky giunse secondo nel suo girone del Torneo sussidiario B.

Nel 1922 Mannheim tornò alle cronache con un triangolare ad apertura obbligata, la Saragoza (1.c3). Vinse Tarrasch (3,5/4), davanti a Leonhardt (1,5) e Mieses (1).


Puoi trovare “I luoghi degli scacchi” nelle principali librerie on-line, come MondadoriStore, ibs e laFeltrinelli.

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