Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Le Donne si dimenticano quanto valgono?

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(Topatsius)
Le donne”, scrisse qualcuno un giorno, “hanno un solo difetto: a volte si dimenticano quanto valgono”.
A noi, proprio perché sappiamo quanto valgono, non facilmente viene in mente che possano essere sacrificate in una partita a scacchi. Ed invece tante partite si potrebbero concludere proprio così, in bellezza, col sacrificio di Donna, quando si è raggiunta una posizione nettamente superiore o quando si sa cogliere al volo l’attimo offertoci dall’avversario.

Persino il solitamente prudente Tigran Petrosjan, campione mondiale fra il 1963 e il 1969, è stato visto esibirsi in sacrifici di Donna! Del resto, come disse un giorno Mikhail Tal, le tante esagerate patte dell’ex campione mondiale armeno erano in gran parte dovute alla sue alte attenzioni per le opportunità potenziali dei suoi avversari, attenzioni che potevano portarlo a volte a sottovalutare le proprie possibilità.

Ma quando queste sue possibilità emergevano, anche Tigran sapeva essere implacabile. Come in questa allettante posizione:

Petrosjan-Pachmann, Bled 1961

Ludek Pachmann, 1924-2003

 

Si deve anche ricordare che Petrosjan di donne energiche se ne intendeva e parecchio: sua moglie Rona, a Buenos Aires 1971, dopo la sconfitta di Tigran nel match con Fischer, non esitò a prendere a schiaffi uno dei “secondi” di suo marito, il grande maestro Alexei Suetin! E questo è soltanto uno degli aneddoti che su di lei si raccontavano.

Mica poi è detto che si dev’essere campioni o ex-campioni per sacrificare la Donna! Quando la combinazione è di due mosse, la può (anzi, assolutamente la deve!) trovare chiunque, altrimenti significherebbe che è capitata lì per caso.

Eccolo un classico sacrificio di Donna, in questa partita giocata fra due non troppo conosciuti finlandesi, Ilkka Kanko e Toivo Salo:

Kanko-Salo, Helsinki 1959

Purtroppo per il Bianco qui il tratto non è a lui e quindi tutte le sue minacce resteranno tali per sempre! La posizione assai disgraziata del Re del maestro FIDE Kanko permette al Nero, Salo, che fu campione di Finlandia nel 1938, 1949 e 1956, una bella quanto abbastanza evidente conclusione:

Costringendo il suo antagonista all’immediato abbandono: se}30. gxf3 Txh3 matto e se 30. Rh2 Txg2+ e poi matto.

A domani per la seconda parte!

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