I luoghi degli scacchi: Nizza
5 min read
(Claudio S.)
1925, la Francia è il centro del mondo artistico. La eco della I Guerra Mondiale è ancora vicina ma c’è aria di rinnovamento, e Parigi ospita la “Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes“.
Lo stile Art Déco, appunto, del grande mobiliere e arredatore Jacques Emile Ruhlmann e dei gioielli ed orologi di Cartier in quell’anno viene universalmente rilanciato, dopo la sua nascita nell’ambito della moda datata 1910, grazie allo stilista Paul Poiret.
Nel 1925 Bottecchia vince per la seconda volta il Tour de France, a Nizza l’amazzone italiana Fanny Vialardi di Sandigliano è campionessa del Mondo “sidlesaddle” (monta con entrambe le gambe sullo stesso lato) e sempre nella capitale della Costa Azzurra si gioca il IV Campionato Nazionale Francese di scacchi.
Ma è nel 1930 che Nizza si consacra alle 64 caselle grazie al primo grande torneo internazionale. I protagonisti, Tartakower, Znosko Borovsky, Colle, Maroczy e Marcel Duchamp, il grande artista-giocatore che decise di dedicarsi totalmente agli scacchi, li immaginiamo oziare, dopo le lunghe partite pomeridiane, sulle terrazze dei grandi Hotel di lusso, costruiti in quegli anni in stile Art Déco, nella splendida cittadina d’oltralpe ma che sapeva ancora d’Italia.
Nel 1931 toccherà anche al “nostro” marchese Stefano Rosselli del Turco, direttore de L’Italia Scacchistica e in quell’anno campione italiano, cimentarsi in questo torneo e passeggiare serenamente per la Proménade des Anglais. Anche il “francese” Alekhine nel 1937, l’anno in cui riconquistò la corona di Campione del Mondo ai danni di Euwe, giocherà nella città rivierasca e si lascerà affascinare dalla splendida Place Masséna…

Ma questi meravigliosi lidi raggiungeranno l’acme scacchistico nei tempi moderni, nell’estate del 1974, con l’Olimpiade del “dopo Fischer”. L’evento è dominato dall’Armata Russa composta da tre ex campioni del mondo, Petrosjan, Tal e Spasskij, da quello del futuro, Karpov, e da Korchnoi, che senz’altro avranno ammirato la Cattedrale Ortodossa di San Nicola, un incredibile scorcio della Madre Russia sul Mediterraneo. Ma Nizza è nei cuori degli scacchisti italiani per il “bronzo” in prima scacchiera di Sergio Mariotti, con lo straordinario punteggio di (+12 =4 -3), e il raggiungimento del titolo di Grande Maestro.
Il primo evento internazionale tenutosi nella città rivierasca fu il torneo del 1930, che vide al via quattro rinomati grandi maestri, Tartakower, Maroczy, Kostic e Colle. La vittoria finale arrise al polacco, che dovette difendersi dall’assalto di due outsiders, l’inglese Thomas e il russo residente a Parigi Znosko Borovsky. Anche il famoso pittore e scultore francese Marcel Duchamp si difese con onore.
Nizza 1930: 1°Tartakower 9/11, 2°Thomas 8,5, 3°Znosko Borovsky 8, 4°Kostic 7, 5°-6°Colle e Maroczy 6,5, 7°Seitz 5,5, 8°Araiza 5, 9°Duchamp 4,5, 10°Reilly 4, 11°Maas 1, 12°O’Hanlon 0,5
Nel 1931 si disputò un secondo torneo internazionale, con un solo grande maestro tra i partecipanti, il tedesco Mieses. Vinse un po’ a sorpresa l’irlandese Reilly, che precedette il rumeno Baratz e l’italiano Stefano Rosselli del Turco. Al quarto posto lo sfortunato olandese Noteboom, che verrà a mancare pochi mesi dopo alla tenera età di 22 anni non compiuti. I tre favoriti si fermarono al 50%, mentre il forte maestro ungherese Vajda deluse.
Nel marzo del 1937 Alekhine vinse a Nizza un piccolo torneo quadrangolare con punti 2,5/3, precedendo Rometti (2), Kahn (1) e Reilly (0,5).
Per Barbato Nicola Rometti (Umbertide 1896-Nizza 1975), giocatore italo-francese non molto noto, fu il risultato più prestigioso della carriera; attivo negli anni ’30 e anche dopo la guerra, partecipò a tre Olimpiadi, giocando l’ultima, a Tel Aviv nel 1964, con la maglia del Principato di Monaco (n.d.r.).
Nel giugno del 1974 il Palazzo delle Esposizioni ospitò l’evento scacchistico più importante della storia di Nizza, la ventunesima Olimpiade. Le settantaquattro nazioni presenti vennero suddivise in otto gironi eliminatori. La finale A, a sedici squadre, venne dominata dalla corazzata sovietica.
L’Italia ottenne uno splendido terzo posto in finale B, alle spalle di Israele ed Austria, e Sergio Mariotti conquistò il titolo di Grande Maestro. Purtroppo la opaca prestazione nel girone eliminatorio, quarta dietro alla Jugoslavia e alle non irresistibili Finlandia e Cuba, negò alla nostra squadra la soddisfazione di giocare la finale A.
Olimpiadi di Nizza 1974 Finale A:
1° URSS (Karpov, Korchnoi, Spassky, Petrosian, Tal e Kuzmin) 46/60;
2° Yugoslavia (Gligoric, Ljubojevic, Ivkov, Planinc, Velimirovic e Parma) 37,5,
3° USA (Kavalek, Byrne R., Browne, Reshevsky, Lombardy e Tarjan) 36,5,
4°Bulgaria 36,5, 5°Olanda 35,5, 6°Ungheria 35, 7°Germania Ovest 32, 8°-9°Romania e Cecoslovacchia 29,5, 10°Inghilterra 26, 11°- 12°Filippine e Spagna 25,5, 13°Svezia 25, 14°Argentina 23,5, 15°Finlandia 22, 16°Galles 14,5 Finale B: 1°Israele 40,5/60, 2°Austria 38,5, 3°Italia 38 (Mariotti 14/19, Tatai 12,5/18, Toth 10/17, Cosulich 11/17, Zichichi 1/6, Cappello G. 5,5/11).
Migliori risultati individuali, in ordine di scacchiera, per Karpov (12/14), l’austriaco Dueckstein (10/12), Spassky (11/15), Petrosian (12,5/14), Tal (11,5/15), Tarjan e l’olandese Kuijpers (11/13).

N.d.R: mentre Uberto sta caricando e programmando questo articolo, giunge in redazione la voce del nostro Sergio Mariotti che su Nizza 1974 ci racconta un simpatico aneddoto:
“No, nessuna mia partita, stavolta niente su di me … Di sicuro Bela Toth, la nostra ‘terza scacchiera’, non se ne avrà a male, e poi come faccio a dimenticarmi quell’episodio e a non raccontarlo agli amici?
Dunque, si sta giocando nella fase preliminare contro una squadra sudamericana ampiamente alla nostra portata, se non sbaglio il Venezuela, ma non ne sono certo. Ad un certo punto, verso il centro di partita, incontro Bela nei corridoi e gli chiedo: ‘Come sta andando?’ ‘Beh’ -risponde Toth- ‘La posizione adesso è ancora più o meno pari. Ma io sono maestro e lui cane’. Ulp! Cane? Sorrido e torniamo alla scacchiera.
Guido Cappello m’informa poi che Bela ha abbandonato quella partita dopo appena un’altra quindicina di mosse! Acc … Cose che capitano anche ai migliori …”.
Puoi trovare “I luoghi degli scacchi” nelle principali librerie on-line, come MondadoriStore, ibs e laFeltrinelli.