Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

I luoghi degli scacchi: Leipzig

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(Claudio S.)
Il cinque di maggio del 1723 venne eletto, undici mesi dopo la morte di Johann Kuhnau, il nuovo direttore musicale della chiesa di San Tommaso a Lipsia. Il posto era ambito, ma la mancanza di fondi condizionò la scelta. Lo stimato Telemann, il più famoso musicista di Germania, preferì l’offerta di Amburgo. Il prescelto, un trentottenne di Eisenach, non parve essere una soluzione apprezzata, come scrive il consigliere comunale Platz: “dal momento che non si poteva ottenere di meglio, si doveva accettare una soluzione mediocre”. Il nome del nuovo “Tomaskantor” era Johannes Sebastian Bach.

Lipsia, da sempre città di cultura, diede i natali ad altri uomini d’ingegno: nel 1646 al grande scienziato e filosofo Gottfried Wilhelm von Leibnitz, nel 1813 a Richard Wagner, nel 1844 a Friedrich Nietzsche (nato nel vicino borgo di Rocken) e nel 1865 a Jacques Mieses, lo scacchista che vinse più premi di bellezza.


Lipsia fu insieme a Berlino la culla degli scacchi germanici. Nella seconda metà dell’ottocento vi si tennero importanti tornei.

Anderssen vinse i pentagonali del 1871, aggiudicandosi lo spareggio contro Samuel Mieses, e del 1876, davanti a Goering, Pitschel e L. Paulsen.

Nel 1877 Lipsia ospitò il torneo del giubileo di Adolf Anderssen, organizzato per festeggiare i primi cinquant’anni di attività scacchistica del campione, nato nel 1818.

Lipsia 1877, torneo del giubileo di Adolf Anderssen, che è seduto al tavolo centrale, alle sue spalle Zukertort, con barba. Allo stesso tavolo, col cappello in mano, Paulsen

Il festeggiato giunse secondo alle spalle di Paulsen, sconfitto nello scontro diretto, ed alla pari del temibile Zukertort.

Nel 1879 Lipsia organizzò il “1° Kongress des Deutschen Schachbundes”.

Lipsia 1879: 1°Englisch 9,5/11, 2°Paulsen L. 9, 3°Schwarz A. 7, 4°Bier 6,5, 5°Riemann 6, 6°-7°Pitschel e Schallopp 5, 8°-9°Flechsig e Schottlander 4,5 10°Paulsen W. 3,5, 11°Minckwitz 2,5, 12°Wemmers 2

Nel 1888 Von Bardeleben e Riemann vinsero con 5,5/7 un torneo che vide un deludente risultato di Tarrasch, giunto solamente settimo. Ma questi si rifece nel grande torneo del 1894, quando precedette il sorprendente Lipke e un manipolo di maestri.

Alle Olimpiadi di Lipsia del 1960 parteciparono 40 squadre, suddivise in 4 gironi eliminatori e 3 finali. L’URSS (Tal, Botvinnik, Keres, Korcnoj, Smyslov, Petrosjan ) vinse con 5 punti di vantaggio sugli USA del giovane Fischer. Terza giunse la Jugoslavia. Una Italia senza assi (Contedini 7,5/16, Tamburini 6,5/16, Palmiotto 9/16, Magrin 6/16, Mercuri 7/16), giunse 32a assoluta e 8a in finale C. Questo è il risultato della finale A:

Lipsia 1965: 1°Pietzsch 10,5/15, 2°-3°Liberzon, Kavalek 10, 4°-5°Fuchs, Uhlmann 9,5, 6°Bobotsov 9, 7°Antoshin 8, 8°-10° Trifunovic, Hennings, Zinn 7,5, 11°Golz 7, 12°Barcza 6,5, 13°Malich 6, 14°Liebert 5,5, 15°Sajtar 4,5, 16°Opocensky 1,5


Puoi trovare “I luoghi degli scacchi” nelle principali librerie on-line, come MondadoriStore, ibs e laFeltrinelli.

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