Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

(4/4) Sam Loyd ne inventava una più del diavolo: pure questa sarà sua?

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(Topatsius)
Il diavolo in verità “fa le pentole ma non i coperchi”, e Sam Loyd voleva forse fare pentole e coperchi. In pratica, dopo aver visto quel libro citato nella precedente puntata, sorge il sospetto che Loyd potrebbe aver ingannato molte persone e molto più spesso di quanto si sia detto.

Ad esempio, a parte i puzzle, sarà vero che questi “scherzi scacchistici” li abbia partoriti effettivamente lui? Attenzione, perché la mia fonte (il mensile italiano “La Scacchiera”) precisava che le precedenti tre creazioni scacchistiche che vi ho mostrato, e quella di quest’ultima puntata, sono apparse per la prima volta, e a firma di Sam Loyd, nel 1866 sulla rivista “American Chess Journal”. Tuttavia nella loro presentazione e “per eccesso di correttezza”, Loyd scriveva “che egli aveva visto quesiti simili in Breitenfeld, Max Lange, dr.Moore e nella vecchia rivista olandese “Sissa”, ma che tutti si risolvevano in un numero di mosse minore di quello ideato dagli autori”. Che dite, gli vogliamo credere veramente?

Beh, in ogni modo siamo ormai alla quarta ed ultima puntata e quindi guardiamo insieme il quarto quesito, partendo da (indovinate un po’?) la solita ormai abituale posizione, questa:

Il quesito stavolta è: “trovare un modo per forzare lo stallo in 10 mosse”. Curioso, vero? E mica tanto semplice … ma probabilmente esisteranno altri modi.

La scappatoia per i frettolosi o i meno abili sta qui, nella …

Un dubbio, per finire: come giocava a tavolino Samuel Loyd? Rarissime sono state le sue apparizioni con un vero avversario dall’altra parte della scacchiera. Una di queste, forse l’unica che ci sia nota, fu a Parigi nel 1867, dove vinse il barone von Kolisch, al quale andò in premio (C.Sericano in “i luoghi degli scacchi”, 2015) “lo splendido piatto in maiolica del valore di 5.000 franchi dono di NapoleoneIII” . Dietro di lui giunsero Winawer, Steinitz e Neumann. Loyd si classificò 10° su 13 partecipanti, con 6 vittorie, una patta e 17 sconfitte. In pratica l’unico giocatore abbastanza noto che Sam riuscì a piegare nei mini-match di due partite (2-0) fu il cubano Celso Golmayo Zupide.

Ecco una partita di Loyd da questo torneo:

Steinitz – Loyd
Parigi, 1867

Un personaggio intelligente e amante della combinazione come Loyd non poteva non accorgersi che, dopo la eventuale presa del Cavallo, il suo castello dal ritardato sviluppo si sarebbe inesorabilmente sbriciolato nella Senna.

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