Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Tragedia in e6

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(Topatsius)
C’è chi asserisce che la casa “e6” sia quella più delicata per il Nero (ovviamente “e3” per il Bianco), la casa che nella storia ha visto le più belle combinazioni e i più terribili disastri. Altro che “h2” e “h7”!
Le due conclusioni che vi presento oggi dimostrano che costoro non hanno tutti i torti.

Alekhine – von Feldt
Tarnopol 1916

I punti esclamativi doppi sono dovuti anche alla circostanza che si trattò di una esibizione di Alekhine in simultanea alla cieca! La partita è però piuttosto misteriosa, in quanto si scrisse che non sarebbe mai esistito un Feldt o von Feldt e che questo avversario di Alekhine fosse in verità un avvocato, un certo dr. Fischer. Ma non apriamo il campo ad altri misteri e passiamo al secondo esempio.


Il protagonista è qui l’olandese Gert Ligterink (classe 1949). Ho sempre apprezzato, da giovane, questo giocatore, che ottenne il titolo di M.I. nel 1977 e che fu campione d’Olanda nel 1979.

Amsterdam IBM 1977, Torneo B – Ligterink in azione (Foto di Rob Bogaerts / Anefo)

Ligterink non riuscì ad arrivare al titolo di G.M. anche perché presto preferì la via del giornalismo scacchistico e del commentatore a quella del gioco vivo.

Gert Ligterink – Luben Popov
Amsterdam IBM (Gruppo B), 1977

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