“Mission impossible” e creatività nello sport
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(Renato Tribuiani)
La creatività nello sport è definita come l’abilità di produrre decisioni rare, diverse e flessibili durante le competizioni. Tale abilità, in parte innata, può educarsi fin dalla più tenera età ed è compito precipuo della scuola e di istruttori sportivi, adeguatamente preparati, provvedere al suo sviluppo.
L’evento di una “mission impossible” è l’esito della creatività espressa in maniera estrema, non convenzionale, essenzialmente inconscia, solo a posteriori accettata dalla coscienza compiacente, solitamente critica verso decisioni istintive.
Ad esempio, nel Rugby:
La storica meta realizzata da Padovani ha dell’incredibile. Ad un minuto e mezzo dalla fine dell’incontro di rugby Galles-Italia, del torneo “Sei Nazioni 2022”, l’estremo azzurro Capuozzo recupera il pallone nella propria metà campo e con un prolungato slalom tra otto avversari lo consegna a Padovani per una storica vittoria.
Galles – Italia 21 a 22 !

Nel Calcio, un’impresa analoga, ma più difficile, superando in dribbling lo stesso numero di avversari, otto, la compì Maradona, prima di segnare “l’impossibile” gol del secolo in Argentina – Inghilterra 1986.
In ossequio alla par condicio sportiva, riporto due casi di “mission impossible“ negli sport della mente. Negli scacchi sarebbe d’obbligo scomodare Mikhail Tal, che ha incarnato il gioco come arte, invenzione, complicazione. Lo chiamavano “il Mago di Riga” per la capacità di evocare tutte le forze oscure che ogni posizione celava dentro di sé” (da ‘Il mago di Riga’, di Giorgio Fontana, Sellerio ed., 2022).
Ripiego, più modestamente, su un frammento di una mia partita, non soltanto allo scopo di testimoniare della personale esperienza del “flusso” (flow, più comunemente in inglese) e dello stato di “trance” durante il l’estasi creativa, ma per rilevare la incredibile performance della torre bianca 27. Th1, che in successive 8 mosse consecutive (otto, come Capuozzo e Maradona!) conquista di forza la vittoria.
Tribuiani-Luciani
Nereto (Te) 2006
(partita commentata integralmente dal Maestro FIDE Pierluigi Passerotti
su “Torre e Cavallo”, novembre 2007, pag. 35)
(Posizione dopo 22… A:f5)
(La posizione finale)
Infine, nel Bridge:
Da “Advanced bridge” di David Bird, presento una magia di Garozzo, seduto in Sud, alle prese con un contratto di 4 picche.

- Ovest attacca con K di quadri.
- Prosegue con Q di cuori che Garozzo non copre con l’Asso! (Ovest e’ indotto a credere che esso sia tra le carte del compagno).
- Piuttosto che giocare fiori per l’Asso (localizzato da Sud, ma non da Ovest), con ritorno a quadri e Garozzo andrebbe sotto di due prese, preferisce il ritorno “sicuro” verso l’Asso di cuori.
- Immaginate la sorpresa di Ovest quando Garozzo prende con l’Asso!
- Battute le atout finendo al morto, scarta la fiori perdente sul K di cuori.
- Alla fine gioca fiori per l’impasse di taglio scarta quadri su vincente di fiori.
- 10 prese fatte, contratto “impossibile” mantenuto!
Un capolavoro di “swindle”(inganno) da parte del leggendario Garozzo!
Concludendo: la creatività viene sempre più apprezzata in ambito sociale, lavorativo in particolare. Persino i tetragoni d’oltralpe hanno riesumato il termine Querdenker, eliminando la leggera accezione negativa del significato: da quer (trasverso) e Denker (pensatore), cioè autore di soluzioni alternative e creative. Nello Sport la creatività favorisce, sia nelle motivazioni sia nei risultati, effetti sapidi e spettacolari, e talora riesce a sovvertire (‘mission impossible’) pronostici già dati per scontati.
Bibliografia:
- “Strangers to ourselves” di Timothy D. Wilson
- “Il cervello inconscio” di Marcos Quevedo Diaz
La foto sotto il titolo è tratta da “On Rugby.it”
Veramente mi sembra che le mosse consecutive della Torre siano nove, non solo otto! Dalla 5 alla 13 comprese, meglio di Maradona e Capuozzo!