Dono greco in salsa olandese?
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(UnoScacchista)
Da quando giocare e studiare su internet è diventato un’abitudine, sento parlare sempre più spesso di “dono greco” (“Greek Gift“) in riferimenti al classico sacrificio di alfiere in h7 (o h2) per sfondare contro il re arroccato. Questa particolare definizione non era in uso quando ho imparato i primi rudimenti tattici (molti anni fa, ahimé) e non mi è chiaro del perché questo “dono” (che è un sacrificio) venga definito “greco”.
C’è chi dice che “greco” non sta a definire una presunta nazionalità , ma fa riferimento al grande Gioacchino Greco, ma allora in inglese di dovrebbe chiamare “Greco’s gift” e non “Greek gift”. C’è invece chi fa riferimento a un “dono che cela un’insidia”, probabilmente collegato al “Cavallo di Troia” (dono che i greci fecero ai troiani e in realtà celava al suo interno soldati greci) a al “Timeo Danaos et dona ferentes” dell’Eneide di Virgilio. Che poi… suvvia… riferirsi ad un Cavallo quando il sacrificio è di alfiere… non mi convince.

Come che sia, non c’è giocatore di scacchi, anche alle prime armi, che non conosca questo sacrificio e alcuni dei suoi principali sviluppi, con il Cavallo che dà scacco in g5 (g4) e la Donna entra in gioco in h5 (h4) o in g4 (g5) a seconda della disposizione dei pezzi avversari e di dove tenta di fuggire il Re.

In questi giorni si sta giocando il Festival Internazionale di Sitges (Spagna), uno dei tornei Open più famosi e frequentati degli ultimi anni. L’altroieri, nel terzo turno, l’olandese Jorden Van Foreest ha messo in scena un sacrificio in h7 che ricorda vagamente un “dono greco”, ma … “in salsa olandese”.
Questa è la posizione dopo la 12ª mossa della partita di Jorden contro il MI australiano Rishi Sardana.

Una combinazione originale da parte di uno dei membri del “team Carlsen” durante il match mondiale di Dubai di un anno fa. Come tradizione dei tornei di Sitges, i più forti GM sono invitati a tenere “lectio magistralis” e anche quest’anno il programma non deluderà gli appassionati: Safarli, Moussard, Alekseenko, Conquest, Cheng, Dharda, Korobov, Cheparinov, Ivanchuk, Adhiban ed Edouard sono alcuni dei GM che intratterrano il pubblico con i loro racconti e le loro spiegazioni. Anche Van Foreest ha tenuto la sua lezione, che di sicuro avrà contenuto molte idee originali che rivisitano le aperture classiche del passato, aspetto caratteristico del suo stile.

Al torneo partecipa anche Hans Niemann, che sta compiendo una sorta di tour in Spagna, visto che è reduce dal torneo di El Llobregat. Peccato che, avendo deciso di partecipare all’ultimo momento, non abbia potuto organizzare una sua lezione, date le molte partite interessanti che sta giocando in questi giorni.
Neanche il GM iraniano Tabatabaei si presenterà davanti al pubblico, e la sua partecipazione per ora si è fatta notare più per la sconfitta a forfait del primo turno contro l’israeliano Netanel Levi che per le sue partite. La causa del forfait è sicuramente l’obbligo intimato dalla Federazione Iraniana ai propri tesserati di non giocare contro avversari israeliani per chiari motivi politici, come potete leggere anche in questo mio post di qualche anno fa: “Notizie in chiaroscuro da Stoccolma“.
Invece di partite vinte a forfait, speriamo di vedere belle partite, magari con qualche altra mossa spettacolare di Ivanchuk, come la splendida Cd7 che ha giocato di recente a Gerusalemme, proprio contro Jorden Van Foreest.