David Przepiorka ha venduto la sua casa per amore degli scacchi
5 min read
(R. Moneta)
Ditemi: quanti possono essere i personaggi che nella storia del nostro gioco hanno saputo ricoprire ad un notevole livello la veste di giocatore, quella di compositore di studi e problemi, quella di organizzatore e quella di giornalista?
Però, attenzione: bisogna aver vinto almeno un oro olimpico e un primo premio in un concorso problemistico! Forza, ditemi un nome in meno di 16 secondi e possibilmente scrivetene un articolo da pubblicare qui da noi.
Fatto? E ancora: ditemi il nome di uno scacchista che per contribuire allo sviluppo del gioco nel suo Paese si sia venduto la propria casa. Qui niente, eh?
Bene, quel nome allora ve lo faccio io, che quelle domande mi sono posto e alle quali ho risposto (un blitz, anche se non ci crederete) in 8 secondi precisi: Przepiorka. Sapete chi fu? Parliamone un poco, ché il personaggio lo merita ampiamente.
David Przepiorka era nato a Varsavia il 22 dicembre del 1880 (quando la Polonia ancora faceva parte dell’impero russo) in una benestante famiglia ebrea di proprietari terrieri e costruttori. Nessuno gli insegnò gli scacchi, che scoprì per caso intorno ai 9 anni guardando una rubrica che veniva pubblicata sul giornale “Kurier Warszawski” (Il ‘Corriere di Varsavia’) e dei quali s’innamorò perdutamente.
A 12 anni gli riuscì l’impresa di battere un forte giocatore, il franco-polacco Jan Taubenhaus. La stampa di allora parlò di una brillantissima partita, peccato che non sia stata conservata. A 14 anni lo stesso giornale citato gli pubblicò uno studio.
Nel 1904 ottenne a Coburg il titolo di maestro e restò in Germania a studiare matematica, prima a Gottinga e poi a Monaco. Ma lasciò presto, dopo Varsavia e l’azienda di famiglia, anche la matematica per dedicarsi interamente agli scacchi.
Nel 1907 fu 4° al torneo di Berlino alla pari con Leonhardt, quindi 4° a Sanremo nel 1911 alla pari con Kostic. La prima guerra mondiale frenò tuttavia molto l’attività agonistica di tutti.
Nel 1910 David Przepiorka sposò a Monaco Melania Silberast. La coppia, con una figlia ed un figlio, trascorse in Svizzera gli anni della Grande Guerra, più tardi i quattro tornarono a vivere a Varsavia.

Gli anni Venti, nonostante l’età non giovanissima, furono ancora prodighi di eccellenti risultati per lui: 2° a Gyòr nel 1924, 1° ad Hastings 1924 con Steiner e Tartakower. Di lusso fu l’annata 1926: 1° a Monaco davanti a Spielmann e Bogoljubov, 1° a Varsavia nel primo Campionato polacco e 2° a Merano alle spalle di Edgar Colle. Nel 1928 giunse 2° a L’Aja dietro Euwe, che però sconfisse nell’incontro diretto in 42 mosse con i colori neri.
Tra le sue migliori partite ho scelto la seguente, che ottenne il premio di bellezza al torneo di Debrecen del 1925 vinto da Hans Kmoch:
David Przepiorka – Lajos Steiner 1925
Gli anni Venti e Trenta vedevano la Polonia ai vertici degli scacchi mondiali, la passione scacchistica prendeva tutti, non ne restò escluso neppure il noto maresciallo Joszef Pilsudski (primo ministro nel 1926). Tuttavia i giocatori polacchi non poterono partecipare alla competizione a squadre “pre-olimpica” di Londra 1927, proprio in quanto considerati dei professionisti.
Ma si rifecero nel 1930 alle Olimpiadi di Amburgo, con una fortissima squadra composta da Akiba Rubinstein, Savelij Tartakower, David Przepiorka, Kazimiercz Makarczyk e Paulin Frydman. Da notare che quest’ultimo (da non confondere con il connazionale Henrik Friedman che invece giocò le Olimpiadi del 1935) era il nipote di Simon Winawer. I magnifici 5 precedettero gli ungheresi già vincitori di Londra 1927, e Przepiorka ottenne in terza scacchiera 7 vittorie contro 2 sconfitte e 4 patte. Non male andò David neppure alle Olimpiadi di Praga 1931 (con la Polonia in argento, superata di un punto dagli Stati Uniti) con 6 vittorie contro 3 sconfitte e 8 patte.

Da quel momento David Przepiorka cessò di partecipare all’attività agonistica, ma intanto già dal 1926 aveva assunto la guida del comitato organizzatore che avrebbe fondato la Federazione polacca di scacchi, di cui fu vice-presidente fino alla morte.
Nel 1935 fu il principale protagonista dell’organizzazione a Varsavia della sesta Olimpiade di scacchi, che lui, nel frattempo entrato anche a collaborare con la FIDE, volle fortemente nella capitale polacca.
Per raggiungere questo obiettivo, economicamente impegnativo per una giovane federazione, egli non esitò a impegnare una grossa somma derivante dalla vendita della propria casa di Varsavia. Per riconoscenza la FIDE gli attribuì il titolo di “membro onorario” della stessa, mentre dal governo polacco ricevette la “Croce d’Oro” al merito.
Dunque: giocatore, organizzatore, presidente, mecenate … cosa manca? Sì, il giornalismo, naturalmente: David non scrisse dei libri ma fu un assiduo collaboratore di varie pubblicazioni polacche, fra le quali il mensile “Swiat Szachowy” e il settimanale “Tygodnik Illustrowany”.
E veniamo infine allo Przepiorka compositore, che vide i suoi problemi raccolti da Henry Weenink nel volume “David Przepiorka, a master of strategy” (1932) e in seguito in russo da Alexander Guljaev (1958) in “Problemi scelti di D. Przepiorka”.
Nel 1984 su “Europe Echecs” il suo connazionale IM Krzysztof Pytel scrisse che i lavori profondi e logici di David erano stati i migliori della sua epoca e che avrebbero potuto tranquillamente ben figurare anche nei concorsi degli anni Ottanta. Non a caso una raccolta della FIDE relativa al periodo 1914-1945 conteneva ben 19 suoi problemi.
Ne presento uno con cui vinse un primo premio:
D. Przepiorka, Swiss Chess Review, 1916, 1° premio
Il Bianco matta in 4 mosse
Non va bene 1.Tg4+ Axg4 2.Dg6+ Df5
La soluzione è: 1.Te6! Axe6 2.Tg4+ Axg4 3.Dg6+ Af5 (se 3…Df5 4.Dxc6 matto) 4.Dg2 matto
Arriviamo al gennaio del 1940, con la Polonia invasa dai tedeschi.
Una sera la Gestapo fece irruzione nella caffetteria Kwiecinski, in via Marszalkowska (secondo altre fonti in un appartamento privato), dove si riunivano diversi giocatori di scacchi di Varsavia, e arrestò tutti i presenti. Alcuni vennero rilasciati dopo pochi giorni, ma Przepiorka ed altri giocatori ebrei furono poi giustiziati dai nazisti a Palmiry, nei pressi della capitale. David non aveva ancora compiuto i 60 anni. Non si conosce però esattamente la data della sua morte: chi scrive lo stesso mese di gennaio, chi parla di aprile, mentre Chicco e Porreca scrivono, certamente per errore, 27.8.1942.
Nazismo e guerra furono un castigo atroce per l’intera famiglia di David Przepiorka, spazzata via dall’odio: morirono anche la moglie e la figlia, mentre del figlio non si seppe più nulla. Ci restano oggi, di quella famiglia, solamente i problemi e le molte partite di David, testimonianza incancellabile di cosa sia un grande amore per gli scacchi.
Note:
La foto di apertura è del 1932.
Fonti principali del presente articolo: “When Poland Was a Chess Superpower” di Marek Kepa in “Culture.pl” april 2020, “Dawid Przepiorka, Polish Chess Player” in “peoplepill.com”, “David Przepiorka 1880-1940” in “Europe Echecs” 1984, Chicco-Porreca “il Dizionario enciclopedico degli scacchi”.