Sfondamento col pedone di Donna e poi … mèta (parte terza)
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(Topatsius)
Riprendiamo un tema già qui RAPIDamente trattato in un paio di post di alcuni anni fa, “Sfondamento e mèta” e “Un altro sfondamento con mèta”. Lo sfondamento è l’abbattimento delle difese avversarie con ingresso decisivo nel campo avversario. Può essere centrale o laterale. Vediamo due esempi di sfondamento centrale, entrambi caratterizzati da una distruttiva spinta del Bianco in “d5”.
Lo sfondamento centrale negli Scacchi da parte dei pedoni “d” oppure “e” assomiglia un po’ alla sfondamento nel gioco del Rugby, dove i due “tre quarti centro” (centro di destra e centro di sinistra) rappresentano giocatori di sfondamento ai quali viene passata la palla, solitamente dal mediano d’apertura, per creare spazi fra la linea difensiva avversaria, e che poi giocano il pallone verso le proprie ali evitando che la difesa stessa si riorganizzi.
Ecco due semplici esempi, più che altro di carattere didattico.
Esempio n.1
Tratto al Bianco. In questa posizione, a favorire lo sfondamento da parte del conduttore dei pezzi bianchi, in una partita giocata a Budapest nel 1955, c’è un elemento tattico: l’inchiodatura del pedone “e6” sulla Donna nera. Quindi:
Vediamo un’altra posizione, tratta dalla partita Baumgartner – Weiss (Zurigo, 1957):
Esempio n. 2
In questa posizione l’attacco del Bianco è irresistibile, perché il Nero ha troppi guai: la sua Donna deve difendere il punto ‘f7’ e il pedone “f”, che a sua volta deve difendere il pedone g6 che a sua volta deve difendere la Torre h5. Lo sfondamento è in arrivo, molto spontaneo, direi elementare per uno scacchista di discreto livello, e si concretizza con:
N.B: la foto sotto il titolo è di Giuseppe Fama.