Sfondamento e meta
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(Topatsius)
Quando negli scacchi un pedone è in settima, a volte tocca avere il coraggio di fare come si fa nel rugby quando l’ovale è ad un passo dalla linea di meta. Non ci si deve risparmiare, tutti avanti a sfondare per la meta: tre quarti ala e tre quarti centro, terze e seconde linee, mediani, se serve perfino l’estremo.
É il nostro pubblico a tifare e spingere (a proposito, ma dov’è il pubblico negli scacchi? Talora latita, vero?).
Se farete così, vedrete che non solo a Carlsen o a Kasparov spetterà di diritto uno spazio su “UnoScacchista” o su altri blog, ma anche a voi.
E’ capitato infatti varie volte che degli sconosciuti (o quasi) abbiano realizzato imprese notevoli. Ad esempio nel 1964 i giornali specializzati anglosassoni mostrarono la bellissima combinazione fra due poco noti giocatori: Patience e Tilson.
Guardate la posizione, fissate un attimo il vostro pedone in h7 e diteci cosa vi verrebbe in mente subito di giocare se foste voi al posto del conduttore dei pezzi bianchi.

Bravo Ettore, hai indovinato: tutti avanti spregiudicatamente verso la meta! E non dimentichiamo che qui siamo a due passi dal celeberrimo stadio di Twickenham: l’ispirazione non ci può mancare!
Infatti la mossa giusta è proprio 1.Dxd4+!! E così per intanto il Bianco si è liberato di un fastidioso alfiere, guardiano della casa h8.
1. … cxd4 2.Ag7+! (togliendo il Re Nero dalla casa h8) Rxg7 (ovviamente forzata), 3.Txe7+,Txe7 (il nero poteva pure andare in f6 con il Re, ma dopo Txe8 non avrebbe avuto altro che un paio di scacchi di Donna inutili), 4.h8=D+ (eccoci all’agognata meta!),Rf7 5.Th7+,Re6 6.Dc8+,Rf6 7.Df8+ 1-0
Facile entrare nei libri (o nei Blog) di storia, no? Ricordate: Sfondamento e Meta!