Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Una lezione dal passato

3 min read

"Il Trattato dell'inventione et arte liberale del giuoco degli scacchi", Napoli, 1634 e "A Study Apiece", a cura di Gerhard Josten (Homburg, 2010)

(Enzo Giuseppe Minerva)
Nel mese di maggio del 2001 composi uno studio “super-miniatura” rimasto sul mio blocco per appunti, senza essere pubblicato. Conteneva una piccola nota d’interesse per la teoria dei finali.

Enzo Minerva
Lesa, 15.5.2001

Il Bianco muove e vince (2+2)

L’idea di attaccare l’Alfiere per guadagnare un tempo e poi di giocare immediatamente 2.♖g6!!, intrappolando il Re nero era originale, almeno per quanto riguarda le posizioni con il Re della parte attiva ancora al centro e le implicazioni che ne derivano.

1… ♗e3! è la miglior difesa in quanto forza il Bianco a trovare 2.♖g6!!, la sola mossa per vincere, non così evidente per il giocatore pratico.

Data la brevità dello studio, non lo considerai appropriato per un concorso. Lo conservai, con l’idea di creare in futuro un adeguato gioco introduttivo e renderlo così più accattivante per una pubblicazione.

Fu solo dopo circa sei anni che tornai a considerarlo. Durante una intera giornata di duro lavoro, riuscii finalmente a comporre uno studio che decisi di inviare al concorso della rivista italiana Best Problems.

Enzo Minerva
1ª Lode Best Problems, 2007
In memoriam Fulvio Minerva

Il Bianco muove e vince (5+4)


Vorrei ora portare la vostra attenzione, beh, non esattamente all’aspetto competitivo di questo studio (fu 4° in un contesto di 14 studi, dopo un Premio a Becker/Akobia, una 1a Menzione Onorevole a Becker, una 2a Menzione Onorevole a Gurgenidze/Akobia e davanti ad una 2a Lode ad Akobia e una 3a Lode a Mikitovics) e nemmeno ai suoi aspetti tecnici. Desidero invece soffermarmi sulla lezione che viene dal passato, appresa durante le ricerche riguardo alla teoria del finale Re e Torre contro Re e Alfiere.

Tutti i maggiori autori moderni riconoscono a Kling e Horwitz (Chess Studies, 1851) il merito di avere per primi dichiarato vinta per il Bianco la posizione ♔g6 ♖f7 contro ♔g8 con l’Alfiere nero sulle case scure.

Ma le cose stanno veramente così? Per quasi tutto l’intero XV secolo la Torre rimase il pezzo più potente. Solo verso la fine del ‘400, con i nuovi movimenti della Donna e dell’Alfiere, apparsi per la prima volta in Spagna e nell’Italia meridionale, nacquero due ulteriori pezzi a lunga gittata e la Torre non fu più il pezzo dominante sulla scacchiera! A questo periodo possiamo far risalire la nascita di alcune conseguenti nuove classi di finali, tipo il nostro di Torre contro Alfiere.

Damiano, Lopez de Segura e Polerio, durante il XVI secolo, trattarono in forma generica l’insieme dei finali e di sicuro nelle loro opere non si trovano esempi di Torre contro Alfiere. Dopo di loro arrivò il Salvio.

Alessandro Salvio
Il Puttino, altramente detto…, 1634

Il Bianco muove e vince (3+2)


Fu dunque Alessandro Salvio il primo autore nella storia della teoria dei finali, con le parole “e il Bianco vince facilmente”, a dichiarare vinta questa posizione, che potremmo con buona ragione chiamare “la posizione di Salvio”!

Per questa sottile lezione che ho ricevuto dal passato vorrei qui ringraziare il Grande Maestro Alessandro Salvio, così come il mio primo Maestro, mio padre Fulvio, alla cui memoria è dedicato il mio studio.


Bibliografia:

  1. H. Sarratt, The Works of Damiano, Ruy-Lopez and Salvio on The Game of Chess, (Londra, 1813)
  2. A. Spinhoven/F. S. Bondarenko, De Strijd tussen Toren en Loper, (Venlo, 1983)
  3. Chicco/A. Rosino, La Storia degli Scacchi in Italia, (Venezia, 1990)
  4. van der Heijden, Endgame Study Database III, (CD-ROM, 2005)

Il contenuto di questo articolo è stato originariamente pubblicato all’interno dell’antologia di studi “A Study Apiece”, a cura di Gerhard Josten (Homburg, 2010).


 

Enzo Giuseppe Minerva è Maestro Senior ASIGC, CM e Istruttore FSI Dal 1999 si dedica anche alla composizione con predilezione per studi, retroanalisi e task records. Medaglia d’Oro al Campionato Italiano di Composizione 2010-2012, Sezione Retro, fra i vari primati detiene dal 2007 il record della sequenza più veloce che dalla posizione iniziale conduce allo stallo reciproco. Collabora con vari periodici specialistici.

About Author

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: