Nikolai Ryumin fra i grandi di tutti i tempi?
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(Riccardo Moneta)
Nel quinquennio fra il 1930-31 e il 1934-35 c’erano a Mosca due grandi giocatori, grandi promesse (e qualcosa in più) dello scacchismo sovietico: Mikhail Botvinnik e Nikolai Ryumin.
I due erano molto diversi fra di loro. Botvinnik, di 3 anni più giovane, delineava un futuro affidabile, col suo gioco solido e impenetrabile, quasi già proiettato sul percorso del titolo mondiale, mentre Ryumin era uno splendido e forse unico giocatore d’attacco, come un precursore del grande Mikhail Tal.
Nikolai Nikolaevich Ryumin (in qualche testo si trova la grafia Rjumin o semplicemente Riumin) era nato a Mosca il 5 settembre del 1908. Imparò il gioco soltanto a 16 anni. A 21 anni, nel 1929, si mise in luce giungendo 2° nel Campionato di Mosca, piazzamento che ripeté nel 1930. Definitiva consacrazione ebbe nel 1931, prima col largo successo in un match contro Nikolai Grigoriev (6,5 a 1,5), poi con la larga vittoria nel campionato di Mosca (10,5 su 12 punti) e principalmente con il posto d’onore (11,5/17), dietro Botvinnik, nel 7° Campionato assoluto dell’URSS. In questo Campionato Nikolai fu ad un passo dal successo: si trattò di un testa a testa emozionante con Botvinnik, purtroppo risolto al 15° turno da una sconfitta fondamentale contro il futuro campione.
Nel 1932 Ryumin vinse il ‘Torneo dei Maestri’ a Mosca, nel 1933/34 fu di nuovo primo nel Campionato di Mosca. Nel 1934 giunse 2° nel torneo internazionale di Leningrado, alla pari con Romanovsky e dietro Botvinnik, tra l’altro battendo nello scontro diretto l’olandese Euwe, che sarebbe diventato campione del mondo l’anno successivo.
Nel 1934-35 fu 3°-4° (11,5/19) a Leningrado nel 9° Campionato URSS, a mezzo punto dalla coppia Levenfish-Rabinovich e alla pari con Bohatyrchuk. Nel 1935 altro primo posto a Goteborg e altro successo (13,5/17) nel Campionato di Mosca. Deluse un poco nel 2° Torneo internazionale di Mosca dello stesso anno (appena 11°), vinto da Botvinnik e Flohr; tuttavia in questa occasione sconfisse clamorosamente Capablanca nello scontro diretto, ricevendo grandi elogi dal cubano.

Una motivazione per quest’ultimo risultato deludente c’era, purtroppo. Si trattava forse dei primi sintomi della malattia che lo colpì. E così l’anno dopo Nikolai Ryumin decise di porre fine alla sua brillante quanto brevissima carriera col 7°-10° posto (7,5/18) nel 3° Torneo internazionale di Mosca. Stavolta fu uno 0-2 con Capablanca (che vinse il torneo davanti a Botvinnik, Flohr e Lilienthal), ma qui gli riuscì di prevalere contro un altro Campione del mondo: Emanuel Lasker. Non gli riuscì invece di battere Botvinnik, che stavolta salvò contro Ryumin un finale (80 mosse) di Cavallo e pedone contro Alfiere e 2 pedoni.
Finché poté, Ryumin si dedicò ad attività sociali nell’ambito degli scacchi e dello sport in genere. Nel 1940 ricevette il titolo di “Maestro dello Sport dell’URSS”. Il suo fisico, minato dalla tubercolosi, non superò le difficoltà della guerra e si spense durante l’evacuazione ad Omsk, in Siberia, il 17 novembre del 1942. Aveva appena 34 anni. Impossibile sapere quali risultati avrebbe potuto ancora raggiungere negli scacchi.
Oggi il suo nome resta agganciato a due varianti di apertura: la variante Ryumin della difesa Indiana di Donna 1.d4 ♘f6 2.c4 e6 3.♘f3 b6 4.g3 ♗b7 5.♗g2 ♗b4+ 6.♗d2 ♗e7 e la variante Ryumin della difesa Siciliana 1.e4 c5 2.♘f3 d6 3.d4 cxd4 4.♘xd4 ♘f6 5.f3 (che è chiamata pure variante Rauzer).
Si scrisse dello stile di gioco originale di Ryumin, un gioco privo di compromessi e votato all’iniziativa che infatti gli consentì di vincere più di una volta dei premi di bellezza. Nikolai Ryumin era una persona alta, magra e gentile e, come scrisse Botvinnik, “un maestro di posizioni complicate e a doppio taglio”. Di lui si ricorda in particolare la capacità di unire la non comune rapidità di gioco alla profondità di calcolo.
Da questa posizione sconfisse in bello stile l’ex campione sovietico Boris Verlinsky, il quale nel 1929, vincendo quel campionato, era anche diventato (prima di essere raggiunto da parecchi altri) il primo Grande Maestro nella storia dell’URSS.
B.Verlinsky – N.Ryumin
Campionato di Mosca 1933
(posizione dopo 25.Axg7)
Evidentemente a Nikolai piaceva avventarsi come un lupo sugli arrocchi lunghi del Bianco. Eccone altro esempio:
S.Slonim – N.Rjumin
Mosca 1931
(posizione dopo 13.exd5)
Chiudo con quest’altra simpatica combinazione, che in verità non è difficile da trovare ma che è ugualmente molto bella da vedere.
V.Popov – N.Rjumin
Mosca 1929
(posizione dopo 26.Dc2-d2)
Una curiosità per concludere. Non credo sia accaduto troppo spesso nella prima metà dello scorso secolo che un giocatore abbia potuto vantare di aver sconfitto nello spazio di due anni (1934-1936) ben 4 fra ex campioni del mondo o futuri campioni del mondo: Euwe, Capablanca, Lasker e (nel 1936 a Mosca) Vera Menchik. Tra l’altro nella prima metà del ‘900 non c’erano in giro tanti campioni del mondo … Potevano anche essere 5 i Campioni battuti da Ryumin, ma Botvinnik si salvò per un soffio. Potevano essere perfino 6, ma Ryumin non poté mai affrontare Alekhine… Ebbene, possiamo o no inserire Nikolai Ryumin fra i grandi di tutti i tempi?
P.S.: nella immagine sotto il titolo, N.Ryumin è sulla sinistra, contro Lev Kayev (circa 1933)
Un sentito ringraziamento a Riccardo Moneta, che permette ad appassionati scacchisti come me, di conoscere personaggi meritevoli di essere ricordati, che altrimenti cadrebbero nell’oblio.
Grazie a te, Michele! Sono i commenti come questo tuo che ancora mi spingono a cercare altre figure del passato fra i miei ricordi e le mie carte. A risentirci!