Auguri a Jeroen Piket
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(Riccardo M.)
E’ piuttosto raro incontrare uno scacchista di alto livello che è stato giocatore attivo, per propria scelta, nell’arco di soli 12 anni circa.
(Piket a Lucerna in una gara a squadre nel 1989, foto da “Die Schachwoche”)
E’ quanto accaduto al GM Jeroen Piket. Piket è nato il 27.1.1969 a Leida, cittadina situata fra L’Aja ed Amsterdam. A 19 anni ha vinto la medaglia di bronzo con l’Olanda alle Olimpiadi di Salonicco ed è diventato GM E’ stato 4 volte campione nazionale (‘90, ‘91, ‘92 e ‘94), vincitore a Dortmund (’94) e Tilburg (‘96). Molti lo ricordano anche per un match con Karpov, nel 1999, terminato 4 pari (tutte patte).

E’ ancora più raro che qualcuno di noi incontri nella sua vita un uomo che gli offra lavoro e agiatezza e lo convinca a lasciare lo scacchismo professionista. Anche questo è accaduto appunto a Jeroen Piket quando conobbe Joop van Oosterom (classe 1937), miliardario, fondatore del gruppo software “Volmac”, scacchista e mecenate olandese, noto come il finanziatore della serie di tornei “Melody Amber” (Amber è il nome della figlia) che si giocarono a Montecarlo fra il 1992 e il 2011.
Dal 2001 Jeroen Piket è il segretario personale del miliardario, vive a Monaco e lo si deve considerare effettivamente ritirato, ad appena 32 anni, dal gioco attivo.
Uno dei suoi ultimi tornei è stato quello di Montecatini Terme (nel 2000, “il torneo dei campioni”, vinto da Ivanchuk), dove è giunto appena terz’ultimo. Eppure negli anni novanta lui era stato tra i più temibili giocatori d’Europa, considerato che ha vinto a Groningen 1992 (davanti a Beliavsky), a Dortmund 1994 (lasciando a metà classifica gente come Karpov, Korchnoi e Timman) e a Tilburg 1998 (lasciandosi alle spalle Gelfand, Shirov, Leko, Karpov e Adams).
Stranamente, nel 2005 il sessantottenne Joop van Oosterom ha vinto il campionato del mondo “per corrispondenza”. In proposito, il giornalista olandese Tim Krabbé (nato nel 1943 e anche giocatore discreto) scrisse così: “Il turco (*) è stato gestito da William Schlumberger, Mephisto (**) da Isidor Gunsberg, Ajeeb (***) da Harry Pillsbury, e Joop van Oosterom è gestito da Jeroen Piket”.

(*) “il turco” è l’automa costruito nel 1770 da Wolfgang von Kempelen per impressionare l’imperatrice Maria Teresa d’Austria. In realtà il turco è andato avanti a vincere partite per più di 80 anni, e quindi dietro di lui si sono alternati nel tempo diversi giocatori di buon livello.
(**) “Mephisto” venne costruito nel 1876 da Charles Gumpel e, a differenza degli altri due, non aveva un giocatore nascosto al suo interno, ma era invece controllato a distanza.
(***) “Ajeeb” è l’automa creato nel 1868 dall’ebanista Charles Hooper (ajīb in persiano significa “meraviglioso”) e che seppe attirare spettatori famosi, quali Roosevelt e il mago Houdini.
Beh, auguri a Jeroen, ormai ex giocatore di scacchi.
Un personaggio del quale non ricordo di averne mai sentito parlare; l’interessante accostamento all’Automa di Kempelen è molto calzante, del resto chi si nascondeva al suo interno smetteva di giocare e non appariva in pubblico…