(Topatsius)
Un matto silenzioso, lieve, elegante. E una firma mitica, quella di Bronstejn, amico silente di tante, eccitanti avventure scacchistiche. La posizione è tratta dalla partita Ivo Nei – David Bronstejn, giocata nel Campionato URSS del 1960.
1. … Af2! e poi 2. … g5 scacco matto. Che volete di più? L’intera partita? E’ qui.
Di famiglia lituana, mi sono trasferito in gioventù in Svizzera, dove ho inventato per la Chessburger la famosa e inimitabile “scacchiera coi buchi”. Da sempre interessato agli scacchi, continuo a cercare le combinazioni migliori in giro per il mondo. Collaboro con la rivista “Matas, bet ne katės” (in italiano “Matti, ma non gatti”) e pubblico saltuariamente sul blog “UnoScacchista”.
Matto finale bello e inaspettato! Bronstein era veramente un artista!