Un vecchio vocabolario del 1941
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(Roberto C.)
Chi ricorda più il vocabolario della lingua italiana, quel volume singolo di grande formato per l’uso scolastico ? Chi lo ricorda ancora, alzi subito la mano !
Ebbene, in casa mia è ancora presente anche se nessuno lo usa più da tempo e non ricordiamo a chi fosse appartenuto, forse a un vecchio zio o un altro parente.
Purtroppo è privo della copertina originale per cui nessuno della famiglia sa più nemmeno quale sia l’autore né l’editore; nell’ultima pagina c’è scritto “Finito di stampare nelle Officine Grafiche S.E.I. di Torino il 30 agosto 1941 – XIX” e, quindi, non un Devoto-Oli che iniziò le pubblicazioni nel 1971, probabilmente uno Zingarelli o un Palazzi, a quanto pare gli unici due dizionari dell’epoca degni di nota (approfondimenti).
Alla pagina 583, sotto la voce “Gioco”e non pop. Giuoco s.m.”, la NOMENCLATURA “Giochi e diporti ginnici (Sports)” e tra i “Giochi sulla scacchiera” c’è, oltre la dama, la tavola reale e il filetto, anche il gioco degli scacchi: 68 scacchiera, 69 scacco o casella, 70 fila, 71 colonna; trentadue pezzi, sedici bianchi, sedici neri; 72 re, 73 regina, 74 alfiere, 75 cavallo, 76 torre, 77 pedone o pedina (sic!); alcune voci proprie del gioco: mossa o tratto, apertura, arroccamento, cambio, scacco, scacco matto, stallo, soffiare (sic!); scacchista.
Ed alla pagina successiva, insieme a tante altre, le rispettive figure numerate.


Che sorpresa vedere disegnata questa tipologia di pezzi quando negli anni dell’autarchia italiana non si poteva (per legge!) importare nulla dall’estero. Questo valeva anche per i pezzi degli scacchi: né i Regence francesi, né gli Staunton inglesi, né da altre nazioni; tantè che vennero ideati, brevettati e prodotti sotto la stretta vigilanza della gerarchia fascista, gli scacchi ‘Italia’ che si sarebbero dovuti realizzare esclusivamente con legno italiano, essere di semplice fabbricazione per “farla tutta a tornio” e di basso costo. (approfondimenti).

(da L’Italia Scacchistica 3/1935 p. 50)
Il nostro vecchio vocabolario, dalla “A” prima lettera dell’alfabeto a “Zuzzerellone, Zuzzurullone, -ona” l’ultima parola, ha 1681 pagine e con quella sua economica rilegatura in cartone degli anni ‘70 del secolo scorso pesa 1715 grammi !
Voi, se ne avete ancora uno in casa, non moderno ma vecchio, controllate quante pagine ha, quant’è il suo peso e cosa c’è indicato al vocabolo scacchi, magari avrà dei disegni differenti. Avrete fatto un’azione che non facevate da tempo!
Potrebbe essere questo: Vocabolario della lingua italiana di Cerruti – Rostagno, anche lui stampato
nelle Officine Grafiche S. E. I. – Torino. QUI: http://www.coseinutili.it/annuncio/?id=144474 trovi in giro l’edizione del 1942, forse. Un saluto
Si zoppaz, credo sia proprio questo del link indicato perché alle stesse pagine (412 e 413) ci sono gli stessi vocaboli (l’ultimo è ‘Dipingere’) e gli stessi disegni della tavola ‘DIPINGERE: PITTORE, PITTURA’. Grazie, saluto ricambiato: ciao.