Il Gambetto Blackmar-Diemer: introduzione
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(Marco B.)
Il gambetto Blackmar è un sacrificio di un pedone centrale per avvantaggiarsi nello sviluppo. Nel gambetto del centro dopo 1. e4 e5 2. d4 exd4 3. c3 il bianco specula sul fatto che dopo 3 … dxc3 4. Cxc3 due tempi di vantaggio, mentre il nero ha mosso solo un pezzo (il Pe5) che è stato pure catturato. Vale la pena? I teorici dicono di no, nella pratica non è chiaro. Sempre la teoria dice che contro un gambetto del genere la reazione immediata al centro è un’arma molto efficace. Quindi 3… d5 è una buona difesa; quale sia meglio è una valutazione molto soggettiva, preferite giocare in difesa con un pedone in più o controgiocare a pedoni pari?
Il gambetto Blackmar è l’immagine speculare del gambetto del centro. Dopo 1. d4 d5 2. e4 dxe4 3. f3 e ora se il nero gioca 3… exf3 4. Cxf3 il bianco ha compenso come nell’esempio precedente. Piccolissimo problema… la reazione centrale con 3… e5! smonta completamente il piano del bianco. L’apertura è speculare, ma la posizione iniziale a scacchi non lo è. Dopo 4. dxe5 il nero può cambiare le Donne togliendo l’arrocco al bianco 4… Dxd1 5. Rxd1. La posizione che ne risulta non è ovviamente persa per il Bianco, ma certamente non è l’obiettivo che si pone chi gioca gambetti.
Il Blackmar era stato perciò completamente abbandonato, finché negli anni ’30 del secolo scorso un maestro tedesco neanche troppo forte, ma in compenso matto come un cavallo, diede nuova linfa al gambetto giocando 1. d4 d5 2. e4 dxe4 3. Cc3! senza compromettersi con la mossa f2-f3 se non dopo 3… Cf6. Adesso 4. f3! e5? diventa un errore per il seguito quasi forzato 5. dxe5! Dxd1 6. Rxd1 Cfd7 7. Cd5
7… Rd8 (forzata) 8. Ag5+ f6 9. exf6 gxf6 10. Cxf6 Ae7 11. Cxe4 e il bianco dovrebbe vincere facilmente.
Il maestro tedesco era Emil Joseph Diemer, bizzarro e stravagante giocatore che ebbe il suo momento più forte dopo i cinquant’anni. Su Diemer scriverò un articolo a parte. Comunque riuscì a creare (dopo la guerra) un seguito notevole di adepti, che si scambiavano analisi e partite (a tavolino e per corrispondenza). Oggi, per quanto i soliti teorici dicano che il gambetto è scorretto, è comunque giocato, magari non dai top GM, ma da noi comuni mortali e vi assicuro che ci si diverte!
Questa è la posizione base del gambetto (BDG ovvero Blackmar-Diemer Gambir come oggi è chiamato).
Ovviamente il nero può accettare o rifiutare il gambetto a seconda delle sue convinzioni filosofiche, ma nel gambetto accettato si risponde “quasi” sempre con 5. Cxf3. Esiste un’altra possibilità ed è 4. f3 exf3 5. Dxf3?! detto normalmente gambetto Ryder e che offre un secondo pedone al nero. Il vero problema è che il nero può non farsi prendere dall’ingordigia e semplicemente tenersi il pedone in più e lasciare il bianco con una Donna malmessa in f3 e un Cavallo in g1 che non sa dove andare. Perché ne parlo allora?
Perché Diemer su 5. Dxf3 ci ha scritto un libro e bisogna ammettere che se il nero cattura in d4 allora ci sono i fuochi d’artificio sulla scacchiera!
Emil Joseph Diemer – Klaus Locher
Lindau, 1948
1.d4 d5 2.e4 dxe4 3.Cc3 Cf6 4.f3 exf3 5.Dxf3 Dxd4
6.Ae3 Dg4 7.Df2 e6 8.a3 Ce4?!
meglio svilupparsi, adesso il bianco guadagnerà altri tempi attaccando la Donna nera.
9.Cxe4 Dxe4 10.Ad3 De5 11.0–0–0 Cc6 12.Cf3 Dh5 13.g4!
Diemer non contava mai i pedoni!
13 … Dxg4 14.Cg5 Dh5 15.Ab5!?
Oggettivamente 15.Thg1 è molto meglio, ma Diemer tira un trappolone in cui il nero casca a capofitto.
15. … a6? (15… Ad6 e il nero è in vantaggio netto)
16.Axc6+ bxc6 17.Cxf7! (ahia!)
17. … Dxf7 18.Td8+! (che male!!) Re7 19.Ag5+ 1-0
un altro trappolone interessante c’è su 6)…..Db4 [invece di 6)…Dg4]; 7)0-0-0 e se 7)…Ag4; 8)Cb5 ed il Nero può anche abbandonare