Mamaia, gli Europei juniores
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(Riccardo M.)
Si sono conclusi pochi giorni fa a Mamaia (Romania) i Campionati Europei giovanili. Se vi piacciono nomi e numeri, eccone qualcuno, molto sintetico. Se non vi piacciono ma volete lo stesso dedicare al Blog qualche minuto, potrete scegliere di leggere un altro articolo fra i 400 (!) che abbiamo qui pubblicato fino ad oggi.
[Tutti i giovani campioni – Foto di Tudor Panait, dalla pagina Facebook del torneo]
Orbene, anzitutto elenchiamo i nuovi campioni europei, che sono:
Donne: Sofya Svergina (Rus, U8), Veronika Shubenkova (Rus, U10), Galina Mironenko (Rus, U12), Govhar Beydullayeva (Aze, U14), Olga Badelka (Blr, U16), Sona Asatryan (Arm, U18)
Open: Tran Nam Giang (Hun, U8), Marc Andria Maurizzi (Fra, U10), Aydin Suleymanli (Aze, U12), Jonas Buhl Bjerre (Den, U14), Andrey Esipenko (Rus, U16), Jesper Sondergaard Thibo (Den, U18).
Balza anzitutto agli occhi l’imprevista e clamorosa doppietta dei danesi fra i ragazzi: forse ci sarà fra loro un novello Bent Larsen? Chissà?

Poi vediamo di proiettare nel futuro le nazioni medagliate. Immaginiamo di attribuire 3 punti alla medaglia d’oro, 2 all’argento, uno al bronzo. Cosa ne vien fuori? Questo.
Donne: Russia 17, Azerbaijan 6, Bielorussia e Armenia 3.
Uomini: Russia 7, Danimarca 6, Azerbaijan 5, Ungheria, Francia e Romania p.3
Complessiva: Russia 24, Azerbaijan 11, Danimarca 6, Bielorussia 4, Armenia, Ungheria, Francia e Romania 3.
Insomma, pare che i giocatori russi saranno ancora i dominatori nel prossimo futuro in Europa, minacciati in primis dagli azeri (benché Baku sia geograficamente assai più vicina alla Cina che a Vienna) e poi, forse, almeno da uno dei due ragazzi danesi.
Un nome su tutti ci piace menzionare oggi, quello della campionessa U16, la bielorussa Olga Badelka, ormai tra le migliori tre o quattro giocatrici al mondo nella sua categoria. Perché? Ma perché UnoScacchista è stato tra i primi sponsor della ragazza di Minsk, come vedete qui.

Olga, che all’Open di Riga in Agosto aveva pure sconfitto il nostro Michela Godena (e si sa quanto non sia semplice piegare Michele), a Mamaia ha dominato, partendo con un 5 su 5; poi ha prudentemente rallentato, chiudendo con 7,5 su 9.

E gli italiani?
Hanno partecipato due nostre bambine nell’under 8 (Sabina Artissi ed Elisa Cambria), una nell’U10 (Giulia Sala), poi c’era Silvia Bordin in U12, Marianna Raccanello in U14, Maria Andolfatto in U16 e la MF Tea Gueci in U18. Bravissima Tea, quinta con 6 punti su 9 (+4 =4 -1), brava anche Giulia, quindicesima con 6/9 (+6 -3), ma brave tutte per il coraggio dimostrato nel gettarsi in queste non facili esperienze internazionali.

Fra i maschi c’erano Albert Artissi, Stefan Mihaila Radu e Valerio Gabriele Rossi (U8), Lorenzo Candian (U10), Mattia Angelo Valtemara (U12), il MF Edoardo Di Benedetto (U16) e il MF Francesco Seresin (U18). Stessi elogi anche a loro. Purtroppo è mancato almeno un risultato di spicco, forse a causa della durezza dell’ambiente che ha pesato particolarmente sui due nostri maestri nella seconda parte della gara. Ma avranno occasione per rifarsi e mostrare il loro valore. L’importante è non demordere.
Si è giocato nel Centro Esposizioni di Mamaia dal 5 al 14 settembre, in un territorio marittimo anonimo e non di impeccabile accoglienza, un territorio ben lontano dalle tradizioni e dalla cultura ed arte rumena, quelle che noi occidentali identifichiamo per solito nei monasteri di pietra e nelle chiese fortificate della Transilvania e nelle misteriose stradine della medioevale Sighisoara, la città natale del famigerato Vlad Țepeș III, principe di Valacchia.