Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

A lezione da Bobby Fischer

3 min read

(Riccardo M.)
Robert Fischer nacque nel 1943. Gli anni Sessanta furono quelli della sua formidabile ascesa. Ricordo quella mattina di febbraio quando le riviste specializzate riportarono la tabella del campionato statunitense 1963-64 (15/12-4/1): “Questo qua è un campione!” Il campionato USA era anche torneo zonale, quinta zona (nordamericana), quindi valido per la selezione per il campionato del mondo. Negli stessi giorni un altro grande del XX secolo, Mikhail Tal, stava trionfando ad Hastings.

Fischer vinse il campionato USA per sei volte consecutive, ma mai come nel 1963-’64 così a mani basse, con una facilità irrisoria: 11 punti su 11, “en plein” come se avesse affrontato dei ragazzini inesperti. Eppure c’era gente del calibro di Reshevsky (in verità un po’ in declino), Mednis, i fratelli Robert e Donald Byrne, Bisguier, Mednis, Benko e Evans. Quest’ultimo giunse secondo con 7,5 punti, in pratica a due giri e mezzo di distacco. Benko finì terzo a 7 punti, subendo dai primi due le uniche sconfitte. E quella che il GM di origini ungheresi ebbe da Fischer fu una lezione straordinaria.

Ve la ripresento brevemente, con un mix di commenti dello stesso Bobby (tratti da le sue celebri “my 60 memorable games”) e del nostro Enrico Paoli. Bobby la definiva, senza modestia, “vittoria schiacciante”. Per qualcun altro fu “immortale”.

E infatti la vedete così qui:

Fischer – Benko, 1963 (difesa Pirc, attacco austriaco)
1.   e4                     g6
2.   d4                   Ag7
3. Cc3                    d6
4.   f4                    Cf6
5. Cf3                    0-0
6. Ad3

L’anno precedente a Curacao (torneo dei Candidati) lui aveva giocato 5.Ae2, andando incontro a una cocente sconfitta contro Korchnoi; non è che 5.Ae2 perda, è che anche i campioni hanno le loro fissazioni/convinzioni.
6. …                      Ag4 ?
7.   h3                  Axf3
8. Dxf3

Quel punto interrogativo alla sesta del Nero è di Bobby, cui non piace il sacrificio della “piccola qualità”; interessante il suo richiamo ad un commento di qualcuno, fra il pubblico, che cercava di spiegare la partita ad un principiante: “il Cavallo è stato eliminato, ma un altro pezzo del bianco lo ha rimpiazzato, perciò il Nero non ha realmente bloccato lo sviluppo del Bianco”
8. …                       Cc6
9.   Ae3                   e5
10.dxe5

Commenta Paoli: “è noto che la strategia del testo è quella esatta: prendere col pedone d ed avanzare quello f; spesso si vede, in posizioni simili, fare proprio il contrario!”
10. …                    dxe5
11.  f5

“minacciando di ottenere una posizione vinta con la spinta g2-g4-g5” (Fischer)

Fischer-Benko dopo 11. ... gxf5
Fischer-Benko, Camp. USA 1963, dopo 11. f5

11. …                    gxf5
Scrive Fischer: “all’immediata 11. … Cd4 seguiva 12.Df2 gxf5 13.exf5 e l’attacco del Bianco diventa presto dirompente”. Aggiunge Paoli: “altrimenti segue 12.g4 e 0-0-0 con ottime possibilità d’attacco per il Bianco”
12. Dxf5 
In caso di 12. exf5 era forte 12. … e4!
12. …                     Cd4
13. Df2                  Ce8
14. 0-0                   Cd6
15. Dg3                 Rh8

Fischer-Benko dopo 15. ... Rh8
Fischer-Benko, Camp. USA 1963, dopo 15. Rh8

16. Dg4                  c6
Bobby con 16. Dg4 voleva impedire f5, ma non poteva impedire c5; Benko però è troppo passivo e mal gliene incoglierà.
17. Dh5                De8 ?
Questo tratto perde subito, a detta di tutti; era necessaria Ce6, oppure, secondo Fischer, anche c5.
18. Axd4             exd4

Fischer-Benko dopo 18. ... exd4
Fischer-Benko, Camp. USA 1963, dopo 18. … exd4

19. Tf6!!
“Un fulmine a ciel sereno”, scrive Fischer, “ una brillante zwischenzug (mossa intermedia) che Benko non aveva previsto. Lui si aspettava 19.e5, che avrebbe controbattuto con 19. … f5!”
“Spettacolare mossa! Col brillante blocco del pedone effe tutto è finito” è il commento di Paoli.
19. …                  Rg8
Su 19. … dxc3 o 19. … Axf6, segue 20.e5 con veloce matto (Fischer).
20. e5                   h6
21. Ce2!      abbandona

Fischer-Benko dopo 21. Ce2
Fischer-Benko, Camp. USA 1963, dopo 21. Ce2

Infatti su 21. … Cb5 vince 22. Df5, mentre su 21. … Axf6 il bianco dà rapidamente matto dopo 22. Dxh6 (Fischer).

Bobby Fischer da ragazzo lasciò la scuola superiore Erasmus Hall di Brooklyn perché “la roba che ci insegnano non serve a niente, voglio dedicarmi solo agli scacchi“. Questa partita dimostra che forse il campione americano non ha avuto tutti i torti.

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1 thought on “A lezione da Bobby Fischer

  1. A proposito di campioni, oggi un augurio di buon compleanno a Garry Kasparov, numero uno al mondo per quasi 20 anni!

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