Stallo in 10 mosse!
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(Riccardo M.)
Qualche giorno fa nella sede ufficiosa di UnoScacchista si stava decidendo la programmazione per il mese successivo, ovverosia i consueti (come minimo) 30-articoli-30 per non deludere le ormai decine o centinaia di migliaia di lettori di tutto il mondo! Sì, proprio di tutto il mondo: avete mai fatto caso che nella “home page” abbiamo la funzione “google translate”, che consente di selezionare ben 103 lingue di tutto il globo? Guardateci!
[Immagine dal “Dizionario di scacchi” di Daviddol (circolo scacchistico pistoiese)]
Alla periodica riunione il solo Claudio era assente giustificato, in quanto impegnato con i suoi allievi (ma era pur sempre in collegamento skype!). Terminata con successo la dibattuta programmazione, si doveva scendere in pizzeria, ma il pessimo clima non lo consentiva: ho una memoria altrettanto pessima e già non ricordo più se pioveva “a catinelle” oppure si era prossimi ai 40 gradi celsius, temperatura alla quale noi romani (e non solo) ci dovremmo ormai abituare. In ogni modo si è deciso di ordinare la pizza, ma di restare in casa a giochicchiare qualche partitella.
Beh, ad un certo momento Marco e Roberto, apparentemente scherzando, hanno chiesto ad Uberto e a me se ci andava di scommettere che avrebbero fatto patta in 10 mosse grazie ad uno stallo! Meno male che, ben conoscendo Marco e la sua bella fantasia, la posta sia stata semplicemente la pizza!
Come si fa a far stallo in 10 mosse? Impossibile, dite voi? Macché, è semplicissimo! Guardate come si fa:
E Marco qui ci ha rivelato l’enigma: a inventarsi questa roba non è stata la sua immensa fantasia, ma quella, altrettanto immensa, del celebre compositore americano Samuel (o Sam) Loyd. Si tratta infatti di un suo lavoro del 1866!
Precisa Marco che “la soluzione data può avere un’inversione di mosse (4.Dxc7 e 5.h4), ma so che ce ne dovrebbero essere anche altre”.
Samuel Loyd (Filadelfia 1841, New York 1911) fu un bravo ma non indimenticabile giocatore. Intervenne ad un solo torneo di rilievo nella sua vita, quello di Parigi 1867, dove giunse 9° su 13 partecipanti (e dove vinse von Kolisch davanti a Winawer e Steinitz), come ho scritto decine di volte e quindi già saprete tutti; e a chi non lo sapesse consiglio di consultare ogni tanto questa ponderosa fatica di Claudio e mia.
Ma torniamo al Loyd, che come originale ed umoristico problemista non ebbe verosimilmente rivali, tanto che ancora oggi lo possiamo annoverare tra i grandi di ogni tempo.
“Di lui” (ci dice Marco) ”si potrebbe parlare per giorni e settimane, e sicuramente ne parlerò nei miei prossimi post”.
“Marco,” (interviene qui la curiosità di uno storico come Roberto) “qualcun altro si è poi inventato uno stallo in meno di 10 mosse?”.
“No, Rob, che sappia io il record è imbattuto, però ne esiste una diversa versione, questa qua”:
Grazie, Marco, per averci fatto divertire quella sera e per quest’articolo praticamente a quattro mani sul quale la sola firma di Riccardo non è stavolta del tutto meritata. Alla prossima riunione!
Scusatemi, per motivi tecnici non ci è possibile oggi rettificare il diagramma: è comunque evidente, dalla ricostruzione della partita, che la figura nera in “h7” è una Donna e non un Alfiere, come invece appare.
Diagrammi corretti (e adesso notazione interattiva per seguire la costruzione dello stallo).